La locandiera
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non so che di estraordinario; ma non per questo mi lascerei<br />
innamorare. Per un poco di divertimento, mi<br />
fermerei più tosto con questa che con un'altra. Ma per<br />
fare all'amore? Per perdere la libertà? Non vi è pericolo.<br />
Pazzi, pazzi quelli che s'innamorano delle donne.<br />
(Parte.)<br />
SCENA DICIASSETTESIMA<br />
Altra camera di locanda.<br />
Ortensia, Dejanira, Fabrizio.<br />
FABRIZIO: Che restino servite qui, illustrissime. Osservino<br />
quest'altra camera. Quella per dormire, e questa<br />
per mangiare, per ricevere, per servirsene come comandano.<br />
ORTENSIA: Va bene, va bene. Siete voi padrone, o cameriere?<br />
FABRIZIO: Cameriere, ai comandi di V.S. illustrissima.<br />
DEJANIRA: (Ci dà delle illustrissime). (Piano a Ortensia,<br />
ridendo.)<br />
ORTENSIA: (Bisogna secondare il lazzo). Cameriere?<br />
FABRIZIO: Illustrissima.<br />
ORTENSIA: Dite al padrone che venga qui, voglio parlar<br />
con lui per il trattamento.<br />
FABRIZIO: Verrà la padrona; la servo subito. (Chi diamine<br />
saranno queste due signore così sole? All'aria,<br />
all'abito, paiono dame). (Da sé, parte.)<br />
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