La locandiera
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DEJANIRA: Io son romana; ma sono stata a Napoli, e<br />
appunto per un mio interesse desiderava parlare con<br />
un cavaliere napolitano.<br />
CONTE: Vi servirò, signore. Siete sole? Non avete uomini?<br />
MARCHESE: Ci sono io, signore: e non hanno bisogno<br />
di voi.<br />
ORTENSIA: Siamo sole, signor Conte. Poi vi diremo il<br />
perché.<br />
CONTE: Mirandolina.<br />
MIRANDOLINA: Signore.<br />
CONTE: Fate preparare nella mia camera per tre. Vi degnerete<br />
di favorirmi? (Ad Ortensia e Dejanira.)<br />
ORTENSIA: Riceveremo le vostre finezze.<br />
MARCHESE: Ma io sono stato invitato da queste dame.<br />
CONTE: Esse sono padrone di servirsi come comandano,<br />
ma alla mia piccola tavola in più di tre non ci si<br />
sta.<br />
MARCHESE: Vorrei veder anche questa...<br />
ORTENSIA: Andiamo, andiamo, signor Conte. Il signor<br />
Marchese ci favorirà un'altra volta. (Parte.)<br />
DEJANIRA: Signor Marchese, se trova il fazzoletto, mi<br />
raccomando. (Parte.)<br />
MARCHESE: Conte, Conte, voi me la pagherete.<br />
CONTE: Di che vi lagnate?<br />
MARCHESE: Son chi sono, e non si tratta così. Basta...<br />
Colei vorrebbe un fazzoletto? Un fazzoletto di quella<br />
sorta? Non l'avrà. Mirandolina, tenetelo caro. Fazzoletti<br />
di quella sorta non se ne trovano. Dei diamanti se<br />
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