La locandiera
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CAVALIERE: Va al diavolo ancor tu. (Il Servitore parte.)<br />
Bevo il vin, cogli occhi poi, faccio quel che fate<br />
voi? Che brindisi misterioso è questo? Ah maladetta,<br />
ti conosco. Mi vuoi abbattere, mi vuoi assassinare.<br />
Ma lo fa con tanta grazia! Ma sa così bene<br />
insinuarsi... Diavolo, diavolo, me la farai tu vedere?<br />
No, anderò a Livorno. Costei non la voglio più rivedere.<br />
Che non mi venga più tra i piedi. Maledettissime<br />
donne! Dove vi sono donne, lo giuro non vi anderò<br />
mai più. (Parte.)<br />
SCENA DECIMA<br />
Camera del Conte.<br />
Il Conte d'Albafiorita, Ortensia e Dejanira.<br />
CONTE: Il Marchese di Forlipopoli è un carattere curiosissimo.<br />
È nato nobile, non si può negare; ma fra suo<br />
padre e lui hanno dissipato, ed ora non ha appena da<br />
vivere. Tuttavolta gli piace fare il grazioso.<br />
ORTENSIA: Si vede che vorrebbe essere generoso, ma<br />
non ne ha.<br />
DEJANIRA: Dona quel poco che può, e vuole che tutto<br />
il mondo lo sappia.<br />
CONTE: Questo sarebbe un bel carattere per una delle<br />
vostre commedie.<br />
ORTENSIA: Aspetti che arrivi la compagnia, e che si<br />
vada in teatro, e può darsi che ce lo godiamo.<br />
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