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R<br />
egistrare un CD-ROM con <strong>Amiga</strong>,<br />
cioè "masterizzarlo", non è più<br />
un'impresa esoterica o riservata ai<br />
fortunati possessori di <strong>Amiga</strong> superespansi.<br />
Con il prezzo dei masterizzatori<br />
e dei dischi vergini è sceso anche quello<br />
dei programmi per masterizzare su<br />
<strong>Amiga</strong>, che si sono moltiplicati e riempiti<br />
di nuove funzioni. Prima di iniziare gli<br />
acquisti, basta chiarirsi le idee e scegliere<br />
il prodotto più adatto.<br />
La foresta degli standard<br />
Con il successo commerciale, anche<br />
nel campo dei CD-ROM è esploso il nu-<br />
mero di standard, che oggi sono oltre<br />
100 tra principali e secondari. Ma ai fini<br />
della compatibilità si possono tutti ri-<br />
condurre a due categorie: standard di<br />
basso livello e standard per i file sy-<br />
stem.<br />
Gli standard a basso livello riguardano i<br />
masterizzatori e lettori CD, e dettano il<br />
modo in cui dev'essere scritto il loro<br />
firmware perché possano riconoscere o<br />
creare i vari formati di dischi. Le rego-<br />
le di compatibilità sono fissate dall'or-<br />
ganizzazione OSTA (su Internet, www.<br />
osta.org). OSTA ha anche armonizzato<br />
le caratteristiche tecniche dei laser di<br />
scrittura usati sui masterizzatori, per fare<br />
in modo che qualsiasi masterizzatore<br />
possa usare qualsiasi marca di CD<br />
Gold (i CD-ROM scrivibili). Naturalmen-<br />
te esistono vecchi masterizzatori che<br />
non seguono questa regola e funziona-<br />
no con una sola marca di Gold Disk.<br />
Sfandard a basso livello<br />
I formati fondamentali per i dati sono il<br />
CD-ROM XA Model e il CD-ROM XA<br />
Paolo Canali<br />
Mode2, che descrivono i dettagli a bas-<br />
sissimo livello come la codifica dei bit<br />
nei settori.<br />
Mode2 lascia sul disco più spazio per i<br />
dati, ma la sua strategia di correzione<br />
degli errori di lettura è più debole di<br />
quella del Model e per giunta non è<br />
compatibile con molti lettori CD Ix (co-<br />
La masteuuizzazìone<br />
dì CD con <strong>Amiga</strong>:<br />
soluzioni soflware<br />
struiti alla fine degli anni '80) e con certi<br />
lettori di CD audio. Per questo motivo<br />
dev'essere usato solo per realizzare<br />
CD-ROM particolarmente pieni di dati.<br />
Alcuni programmi non consentono nep-<br />
pure la creazione di CD in modalità XA,<br />
ma solo di CD-ROM standard. Questa<br />
modalità rappresenta un sottoinsieme<br />
Trucchi e suggerimenti<br />
Per evitare arrabbiature, dischi da ce-<br />
stinare e perdite di dati bisogna essere<br />
prudenti. Prima dell'acquisto si deve<br />
verificare che il programma di maste-<br />
rizzazione per <strong>Amiga</strong> sia compatibile<br />
con il masterizzatore prescelto. La pri-<br />
ma prova di masterizzazione va fatta<br />
con una cinquantina di Mb di archivi<br />
compressi, che non costringono ad at-<br />
tese di decine di minuti, ma sono già<br />
sufficienti per una verifica. Terminata<br />
la masterizzazione, tutti i file del CD di<br />
prova devono essere controllati con il<br />
compattatore, alla ricerca di dati cor-<br />
rotti. Se l'esito è quello sperato, si crea<br />
una seconda sessione per riempire il<br />
CD e si controlla allo stesso modo: co-<br />
sì vengono messe alla prova anche la<br />
capacità multisessione e la conformità<br />
allo standard della zona più esterna<br />
del CD.<br />
Aggiungendo una sessione al CD, si<br />
mettono a repentaglio tutte le prece-<br />
denti: basta un errore o un black-out<br />
per rendere l'intero CD illeggibile. Per<br />
questo motivo non si devono mai ag-<br />
giungere sessioni a un CD se non è di-<br />
sponibile una copia di riserva dei dati<br />
delle sessioni precedenti.<br />
Prima di cancellare i dati trasferiti, bi-<br />
sogna sempre provare a rileggere I'in-<br />
tero contenuto del CD appena creato,<br />
alla ricerca di difetti di masterizzazio-<br />
ne. Per esempio, si possono copiare<br />
tutti i file nel device NULL: (non quello<br />
di sistema ma quello prelevabile su A-<br />
minet). Spesso gli errori di masterizza-<br />
zione si manifestano come singoli file<br />
o directory assenti o inaccessibili, e<br />
quindi non si scoprono fino a che non<br />
servono.<br />
Quando si deve trasferire su CD il con-<br />
tenuto di un hard disk dal comporta-<br />
mento sconosciuto, per esempio quel-<br />
lo di un amico, è meglio creare I'im-<br />
magine ISO sul proprio hard disk inve-<br />
ce di fare una copia diretta.<br />
L'hard disk alieno potrebbe essere<br />
troppo lento, o magari avere problemi<br />
di Mask o MaxTransfer, o ancora ave-<br />
re qualche errore di lettura che cause-<br />
rebbe l'inevitabile buffer underrun.<br />
Quando vengono trasferiti sul CD, i fi-<br />
le "si gonfiano": a causa della diversa<br />
lunghezza dei blocchi e della presenza<br />
delle zone di lead-in e lead-out, occu-<br />
pano più spazio sul CD che sull'hard<br />
disk. Il computo esatto si può avere<br />
solo creando un'immagine ISO, co-<br />
munque in generale i 660 Mb teorici<br />
del Gold Disk diventano circa 600 Mb<br />
"pratici". Meglio sprecare 50-60 Mb<br />
di spazio vuoto sul CD (che valgono<br />
poche centinaia di lire) che rischiare di<br />
sprecare un disco intero e quindi but-<br />
tar via una decina di migliaia di lire.