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L - Amiga Magazine

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delle possibilità del formato XA model,<br />

quindi è il minimo comune multiplo tra<br />

tutti gli apparecchi.<br />

A un livello logico immediatamente su-<br />

periore ci sono gli standard per le trac-<br />

ce, che nel linguaggio dei CD-ROM so-<br />

no l'equivalente delle partizioni<br />

dell'hard disk. Le tracce possono esse-<br />

re di tipo audio (create partendo da file<br />

IFF, AIFF o WAV) a 16 bit stereo cam-<br />

pionato a 44100 Hz, video (MPEG, nel-<br />

le due varianti CD-I o VideoCD) Kodak<br />

(immagini in formato PCD) o dati.<br />

Per il momento, su <strong>Amiga</strong> non esistono<br />

programmi capaci di scrivere tracce vi-<br />

deo o Kodak, tuttavia per il formato Ko-<br />

dak esiste una soluzione alternativa che<br />

porta agli stessi risultati dell'originale.<br />

Esattamente come per gli hard disk,<br />

sullo stesso CD si possono registrare<br />

tracce di tipo diverso, fino a un massi-<br />

mo di 99. Tuttavia non è possibile me-<br />

scolarle a piacere, ma bisogna seguire<br />

le regole fissate dagli standard per i di-<br />

schi. Chiaramente non esistono proble-<br />

mi se tutte le tracce sono dello stesso<br />

tipo, mentre (per esempio) il formato<br />

"Enhanced CD" esige che la traccia<br />

dati sia una sola, incisa dopo le tracce<br />

audio, mentre il più comune "mixed-<br />

mode CD" esige che la traccia dati sia<br />

la prima e le tracce audio siano incise<br />

dopo.<br />

Esistono decine e decine di formati di<br />

dischi, per lo più ormai "morti", ma<br />

quelli che ci interessano più da vicino<br />

sono il formato CDTV e quello CD32.<br />

Essi sono basati sul formato CD mixed-<br />

mode ma, per consentire il boot da par-<br />

te del CDTV e CD32, hanno un campo<br />

"system identifier" nella TOC composto<br />

dalle lettere "CDTV", e nel caso del<br />

CDTV contengono in posizione oppor-<br />

tuna i file CDTV.TM e RMTM. Quasi tutti<br />

i programmi di masterizzazione per A-<br />

miga permettono di creare dischi CDTV<br />

o CD32 con un semplice click del mou-<br />

se in una casella del pannello di confi-<br />

gurazione, mentre ovviamente questo<br />

non è possibile con nessun programma<br />

per Macintosh, Linux o Windows. Il pro-<br />

gramma che supporta il maggior nume-<br />

ro di formati "strani" o poco comuni è<br />

Toast per l'ambiente MacOS, tranquilla-<br />

mente eseguibile anche su <strong>Amiga</strong> u-<br />

sando un emulatore Macintosh.<br />

Se si violano le regole dello standard<br />

per i dischi, il masterizzatore che ha<br />

creato il nostro CD Gold potrà leggerlo<br />

tranquillamente, mentre il lettore CD-<br />

ROM o CD audio lo rifiuterà (come se<br />

non ci fosse nessun disco nel vassoio)<br />

o leggerà solo qualche traccia.<br />

La divisione del disco in tracce spreca<br />

spazio e talvolta rallenta le operazioni<br />

di accesso ai dati, quindi se possibile<br />

va evitata: l'ideale è masterizzare il CD<br />

con una sola traccia di dati.<br />

Con un masterizzatore si possono crea-<br />

re facilmente CD ascoltabili su qualsiasi<br />

impianto Hi-Fi, contenenti i nostri modu-<br />

li o brani preferiti, campionati da regi-<br />

stratore a nastro o estratti da CD. Per<br />

convertire i dati nel formato AIFF o<br />

WAV, accettato dal programma di ma-<br />

sterizzazione, si può usare il program-<br />

ma Audiolab oppure Sox (da Aminet). Il<br />

programma di masterizzazione Burnlt<br />

contiene già un modulo di conversione.<br />

La divisione in tracce ha un effetto ne-<br />

gativo anche quando si creano i nor-<br />

mali CD audio. Infatti i masterizzatori<br />

che operano in modo tao (si veda oltre<br />

per una spiegazione del termine) crea-<br />

no un simbolo di fine traccia audio sui<br />

CD scrivibili (Gold) diverso da quello u-<br />

sato sui CD prodotti in serie, per impe-<br />

dire la copia digitale non autorizzata<br />

(specifiche OSTA). L'effetto è una pau-<br />

sa di due secondi tra una traccia audio<br />

e la successiva. Usando certi apparec-<br />

chi o software di masterizzazione, I'ini-<br />

zio del brano è accompagnato da un<br />

breve disturbo ("click"). Per creare di-<br />

schi audio (CD-DA) privi di pause tra i<br />

brani bisogna utilizzare il metodo di re-<br />

gistrazione dao (si veda oltre), suppor-<br />

tato solo da alcuni masterizzatori e dal<br />

software Burnlt.<br />

Standard per i file system<br />

Tutti i CD-ROM, con l'unica eccezione<br />

dei primi titoli per Macintosh e DOS, se-<br />

guono un solo standard base per la<br />

memorizzazione dei dati, il celebre ISO<br />

9660. Nel corso del tempo, a questo<br />

standard sono state aggiunte una cin-<br />

quantina di estensioni da parte di una<br />

dozzina di organismi normativi diversi,<br />

creando così una foresta che compren-<br />

de un centinaio di formati ad alto livello.<br />

In caso di incompatibilità, il lettore CD<br />

leggerà senza problemi tutte le tracce,<br />

mentre il file system ISO causerà un er-<br />

rore di sistema dell'<strong>Amiga</strong>, mostrerà dei<br />

nomi troncati e tutti a lettere maiuscole,<br />

o non visualizzerà alcuni file e directory.<br />

Questo problema è quindi circoscritto<br />

al software.<br />

Le estensioni partono tutte da un punto,<br />

che si può riassumere così: lS09660<br />

specifica un modo per disporre i file e<br />

le directory nel CD, ma lascia la libertà<br />

di inserire nel CD delle "directory alter-<br />

native" dove i file sono raggiunti in altre<br />

maniere. Quando si sfrutta questa pos-<br />

sibilità, si dice che il CD è conforme a<br />

lS09660 Level2. Tipicamente ogni si-<br />

stema operativo ha "il suo tipo" di Le-<br />

ve12, diverso dagli altri.<br />

Un ulteriore standard (Rock Ridge<br />

Extension) specifica un'estensione a<br />

lS09660 per inserire sullo stesso CD<br />

un numero a piacere di estensioni<br />

Level2, tra cui ciascun sistema può<br />

individuare e usare la propria. Esso<br />

però è subito caduto in disuso: infatti<br />

il 99% dei computer utilizza Windows,<br />

che usa il più limitato tra i Level2 esi-<br />

stenti, mentre chi impiega sistemi ope-<br />

rativi più evoluti, tipicamente non è inte-<br />

ressato a leggere su Windows i propri<br />

CD.<br />

l'estensione <strong>Amiga</strong><br />

L'estensione Level2 per <strong>Amiga</strong> è simi-<br />

le a quella di molti sistemi Unix, e pra-<br />

ticamente è identica all'estensione di<br />

MS-DOS con in più il supporto ai file<br />

con nomi lunghi o a lettere minuscole<br />

(standard ASCII esteso con caratteri a<br />

8 bit Roman2). Tuttavia le prime ver-<br />

sioni di Master Iso e IsoCD di Pantaray<br />

(il software Commodore) creavano<br />

questa "directory Level2" non in ag-<br />

giunta a quella Level1, ma in sostitu-<br />

zione. Ciò causava una incompatibilità<br />

tra MS-DOS e CD <strong>Amiga</strong>, risolta con i<br />

software più recenti come MakeCD o<br />

Burnlt!.<br />

Inoltre, MakeCD ha espanso l'esten-<br />

sione <strong>Amiga</strong> con la possibilità di me-<br />

morizzare gli attributi dei file, sfruttan-<br />

do le estensioni Rock Ridge dello<br />

standard IS09660; tuttavia i bit di pro-

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