10.07.2015 Views

Aprile 2010

Aprile 2010

Aprile 2010

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI10 CHIERI E DINTORNI MARTEDÌ 13 APRILE <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 27Neppure la datazione con la tecnica del Carbonio 14 ha messo la parola fine alla lunga disputaSINDONEe ostensionePARERIGli storici si dividonoChi crede all’autenticitàdella reliquiafa risalirela sua datazionealla Palestinadel primo secoloLa tradizione la identifica comeil lenzuolo usato per avvolgereil corpo di Gesù nel sepolcro,ma la storia della Sindone- che sino al 23 maggioresterà esposta nel Duomo diTorino a dieci anni dalla precedenteOstensione del GrandeGiubileo del 2000 - è segnatada tanti misteri, oltre cheda continue controversie sullasua autenticità.La Sindone è un lenzuolo dilino, di forma rettangolare edimensioni di circa 442x113cm, sul quale è visibile la doppiaimmagine “in negativo”del corpo di un uomo sottopostoa una serie di torture einfine crocifisso. Nella partesuperiore e in quella inferiorel’immagine è segnata dalletracce dell’incendio che si sviluppònel 1532 nella cappelladel castello di Chambery,dov’era custodito il lenzuoloripiegato in una cassetta d’argento.L’Ostensione <strong>2010</strong>, tral’altro, è la prima dopo il restaurodel 2002, nel quale sonoIl mistero della SindoneIl telo avvolse un uomo crocifisso: scienza e devozione a confrontostate rimosse le toppe appostedalle Clarisse di Chambery.Tutti gli storici ritengonodocumentata la storia della reliquiaa partire dalla metà delXIV secolo, data della sua apparizione.Sulla sua storiaprecedente e sulla sua antichitànon c’è accordo: la datazioneradiometrica con latecnica del Carbonio 14, eseguitanel 1988 e ritenuta inadeguatadallo stesso ideatore,il chimico americano WillardFrank Libby, ha datato la realizzazionedel lenzuolo tra iljkjjkjk1260 e il 1390, ma i sostenitoridell’autenticità della reliquiasostengono che i campioni u-tilizzati potevano anche provenireda parti rammendatedopo l’incendio del 1532. Alcunistudiosi ritengono che laSindone sia l’autentico lenzuolofunebre di Gesù. Secondoquesti la Sindone di Torinorisalirebbe alla Palestinadel I secolo. Gode poi dimolto credito l’ipotesi che essasia da identificare con il“mandylion” o “Immagine diEdessa”, un’immagine di Gesùmolto venerata dai cristianid’Oriente, scomparsa nel1204 (questo spiegherebbe l’assenzadi documenti che si riferiscanoalla Sindone in taleperiodo).Innumerevoli gli esamiscientifici e medico-legali cuiil reperto è stato sottoposto.Studi sindonici del 1981, compiutidall’italiano Baima Bollonee dagli statunitensi Hellere Adler, hanno scoperto sucampioni dei fili tracce di sangueumano del gruppo AB; dalcanto suo il biologo svizzeroFrei Sulzer ha individuato sultelo pollini di oltre 50 piante,presenti non solo in Europa,ma anche nelle aree palestinesee anatolica. Ricercatori i-sraeliani hanno inoltre rinvenutotracce di piante appartenentialla zona di Gerusalemme.La Chiesa cattolica non siesprime ufficialmente sullaquestione dell’autenticità, lasciandoalla scienza il compitodi esaminare le prove a favoree contro, ma ne autorizzail culto come reliquia o i-cona della Passione di Gesù.Diversi pontefici, da Pio XI aGiovanni Paolo II, hanno i-noltre espresso il loro personaleconvincimento a favoredell’autenticità. C’è attesa perquello che dirà Benedetto X-VI nella sua visita a Torino,domenica 2 maggio. Tra gli ultimistudiosi a sostenere la veridicitàdella Sindone, è statal’archivista vaticana BarbaraFrale, autrice di un recente librosull’argomento, secondocui alcune scritte in greco, latinoed aramaico impresse sultelo, che risalirebbero agli annidell’imperatore Tiberio, sarebberouna sorta di certificatodi morte di un uomo dall’inequivocabilenome di “GesùNazareno”.VISITE - Accesso dai Giardini realiPiatti fiamminghi dall’AnnunziataAl Museo Diocesano oggetti sacri da Chieri, Andezeno e Poirino▼ GUIDAI pellegrini durante il tragitto verso il duomo dove vedranno da vicino il teloPrenotazionion lineo telefonicheIn fila per oreLa visita alla Santa Sindoneè gratuita e la prenotazionepuò essere effettuataal bookshop dipiazza Castello a Torino,on line sul sito ufficialewww.sindone.org per visitesingole o di gruppo;al termine del processodi prenotazione on lineverrà rilasciato un codiceche, insieme al cognome,chi prenota potràutilizzare per modificareo eliminare la prenotazionestessa; il bigliettodella prenotazioneverrà recapitato viaemail.Per prenotare telefonicamente:comporre ilnumero verde0080007463663 attivo dallunedì al venerdì dalleore 9 alle 17; da mobilecomporre il numero+390114399901.Gli orari di visita sonotutti i giorni dalle 7sino alle 19,45, da martedì18 a sabato 22 maggiosino alle 22,15.Il percorso che i pellegrini compiono a Torino perraggiungere il Duomo prevede il passaggio attraversola Manica Nuova di Palazzo Reale.L’accesso si trova ai Giardini reali in viale 1° Maggioangolo corso Regina Margherita, dove ci sonole postazioni di accoglienza e controllo delle prenotazioni;a seguire il passaggio per il parco retrostanteil Museo di Antichità, costeggiando i Bastioni.I pellegrini entrano poi negli infernotti della ManicaNuova di Palazzo Reale per sbucare nell’areadel Teatro Romano, risalire fino al piazzale del campaniledel Duomo (dove è stato realizzato il padiglionedella “prelettura”, un percorso con immaginie spiegazioni che preparano alla visione del Telo)ed entrare finalmente nella cattedrale passandodal sagrato.Uscendo dal Duomo sul lato di Palazzo Chiablesei pellegrini possono dirigersi verso la cappella dellaPenitenzieria, nei locali di Palazzo Chiablese, doveè possibile fermarsi in preghiera per l’adorazioneeucaristica e accostarsi al sacramento della confessione.Il percorso ha un unico ingresso, cui si accede –come già nel 1998 e nel 2000 – con il biglietto di prenotazione,coperto e senza barriere architettoniche;in piazza Castello vi è un “punto di accoglienza” perturisti e pellegrini (presso il Palazzo della Regione,all’angolo con via Palazzo di Città), dove vengono rilasciateanche prenotazioni “immediate”, a secondadella disponibilità dei posti.All’interno del Duomo il percorso si sviluppa sutre livelli, per consentire al maggior numero di personepossibile di poter vedere la Sindone in manieraottimale.Il percorso scelto, frutto della collaborazione strettafra Comitato per la Sindone e Direzione regionaledei Beni culturali, intende armonizzare le esigenzedi contenere i costi realizzando però opereche potranno essere riutilizzate per il servizio allearee museali e alla città.Inoltre, in questo modo si fa “coesistere” il pellegrinaggioalla Sindone con le necessità dei cantieriche sono aperti nell’area: per il restauro dellaCappella del Guarini, il trasferimento della GalleriaSabauda e i lavori di Palazzo Reale.Chi parteciperà a Torino all’Ostensionedella Sindone potràintegrare il suo percorsovisitando il Museo Diocesano,in piazza San Giovanni, sottoil Duomo: alla mostra provvisoriaallestita in concomitanzacol grande evento religiosoconcorrono anche tanti oggettisacri provenienti da Chierie dai dintorni.Il museo racchiude infattigrandi tesori di arte e di fede.Ma per l’Ostensione della Sindone,ora che i visitatori sonomigliaia, i suoi curatori hannovoluto allestire una collezionespeciale. Per metterla insiemehanno chiesto l’aiuto di tuttala diocesi, con l’intesa che glioggetti in prestito saranno restituitia Ostensione terminata.Tre oggetti arrivano daChieri, dal santuario dell’Annunziata.Si tratta della teladell’Annunciazione, dipintada Giovanni Crosio (1583-1653),nella prima metà XVIII secolo;di un quadro che rappresentadue angeli che sostengonola testa mozzata di SanGiovanni Battista, eseguito daMichele Antonio Milocco(1690-1772) verso la metà del X-VIII secolo; di un raro “piattoper le offerte” di provenienzanordica, del XVI secolo, in ottonesbalzato e cesellato. (Unaltro piatto coevo con la testasbalzata del Battista provenientesempre dall’Annunziataè esposto in modo permanentea Palazzo Madama)Gli ultimi due oggetti si riallaccianoal fatto che, nel santuario,dal 1676 ha sede la Confraternitadella Misericordiao di San Giovanni Decollato,nata nel 1577. La sua prima sedenon fumolto distante dall’Annunziata:era nella chiesadi San Pietro (ora demolita),che sorgeva all’incrocio tra viaSan Pietro e via del Gualdo. Laconfraternita nacque per offrireassistenza ai carcerati, alleloro famiglie e ai condannatia morte. Nel1817, per averequalcheentrata supplementareda destinarealla manutenzionedellachiesa, ottenneil privilegiodi poterorganizzarein cittàle gare di tiroa segno. Oggi, invece, la confraternitasi occupa di assistenzaalle associazioni di volontariato.DALL’ANNUNZIATAL’Annunciazionee S. Giovanni decollatosono le due tele espostein mostra insieme alpiatto per le offertedel XVI secolodi provenienza nordicaA proposito del piatto per leofferte, è da segnalare come laconfraternita ne possedessedue di particolare valore: il secondo,in bronzo dorato, è e-sposto al Museo civico di PalazzoMadama, a Torino.Da Poirino,invece, sono approdatial museodiocesano duebusti reliquiari,attribuiti a un a-nonimo maestropiemontese dellaseconda metàdel XVII secolo:sono in legno doratoe policromo,e appartengonoalla Confraternita di SantaCroce.Infine, da Andezeno, arrivala tela di Giovanni FrancescoDa sinistra in senso orario: la tela del Milocco con S.Giovanni decollato, la Madonna del Sacchetti e il piatto perle offerte cinquecentesco provenienti da Chieri e Andezeno.A sinistra: il piatto coevo in mostra a Palazzo MadamaSacchetti (1663-1720) che riproducela “Madonna conBambino e i Santi Francescoe Santa Elisabetta d’Ungheria”:venne eseguita nella primametà del XVII secolo e conservatain parrocchia.Il Museo Diocesano ha sedenella “chiesa inferiore” delDuomo rinascimentale, fattocostruire dal cardinale Domenicodella Rovere nel 1491. Illocale riproduce fedelmente lachiesa soprastante, anch’essaia croce latina, divisa in tre navate.Riportata al primitivosplendore con un’accurata o-pera di restauro, la “chiesa inferiore”ospita il museo che èstato inaugurato dal cardinaleSeverino Poletto nel dicembre2008. Non si tratta però diuna semplice esposizione dioggetti sacri: il museo si proponeinfatti di documentare ilpercorso compiuto dalla Chiesatorinese in venti secoli distoria nell’ambito del culto,dell’evangelizzazione e dellacarità. La sala principale è dedicataall’allestimento liturgicorealizzatosecondo le disposizionidelConcilio diTrento (1545-1563): altare,paramentali,paliotti, oreficeriae statuaria.Vi è inoltreuna riccapinacoteca,che dà ampiospazio alle“pale d’altare”: dipinti di grandedimensione la cui funzioneera di celebrare le figure delSalvatore, della Vergine o diqualche santo particolarmentevenerato dai fedeli. Fino al2 giugno il Museo Diocesanosarà aperto al pubblico dal lunedìalla domenica, ore 9,30-18,30.DINTORNIDa Poirinodue busti reliquiariin legno doratodella seconda metàdel XVII secoloDa Andezenouna tela di SacchettiIl biglietto interocosta 5 euro,poi ci sonovarie agevolazioniper giovani,studenti e anziani.E’ possibileprenotare lavisita on line, apartire dal sitowww.diocesi.torino.it/museooppure telefonandoallo 011-4400155 dalle 9 alle 12, dal lunedìal venerdì.Enrico Bassignana▼ PRIMO GIORNODodicimilapassaggiin duomoI primi a mettersi in coda,dopo l’anteprima riservataalle autorità, sono stati dueconiugi astigiani. Dietro diloro tanti italiani e stranieri.E’ boom di pellegrini, aTorino, per l’Ostensionedella Sindone. Sono oltre 12mila quelli che nel primogiorno di pellegrinaggiohanno già posato gli occhisulla celebre reliquia. E altri45 mila il giorno dopo.«Siamo molto credenti,non potevamo mancare aquesto appuntamento», spiegaLuciano Verri Saglietta,65 anni di Nizza Monferrato,che con la moglie Rosalindaha varcato per primol’ingresso della cittadelladella Sindone. Due passi attraversoi Giardini Reali, ilpassaggio lungo la ManicaNuova di Palazzo Reale poil’ingresso nel Duomo di SanGiovanni e l’incontro con ilsacro lino che raffigura unuomo flagellato e crocifisso.La sosta è breve, dai 3 ai 5minuti, ma sufficiente perfarsi prendere dall’emozione.«E’ impressionante, grazieItalia», si lascia andareunacoppia di libanesi cheparla un inglese stentato.Il tema scelto per l’Ostensione,“Passio Christi,Passio hominis”, mette inrelazione la passione del Signorecon le sofferenze u-mane di tutti i giorni. E alloraecco spuntare tra i primipellegrini anche la mammae il fratello di FrancescoAlighieri, uno dei due poliziottimorti un anno e mezzofa nel casertano, in un incidentestradale, mentre inseguivanoun auto sospetta.Il loro è un pellegrinaggiodi preghiera, un viaggio difede e di speranza. Comequella che l’arcivescovo diTorino, cardinale SeverinoPoletto, ha riposto nelle autoritàche hanno visitato inanteprima la Sindone. Politicie manager, tra cui presidentee amministratoredelegato del Gruppo Fiat,Luca Cordero di Montezemoloe Sergio Marchionne:«Ricordatevi dei problemidel mondo del lavoro», è l’appellodel porporato.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!