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Aprile 2010

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Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI30 NEI DINTORNI VENERDÌ 23 APRILE <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 30Poirino chiama i ‘suoi’ stranieriLettere a islamici e romeni per coinvolgerli. Avranno bancarelle alla fieraMAROCCHIElementariaperteancoradue anni▼ POIRINODon Ottavio PagliettaUn breviarioper i 30 annidi don PagliettaPOIRINO - «Hanno cercato dinon far trapelare la sorpresa,ma avevo intuito che c’eraqualcosa in ballo...». Sorridedon Ottavio Paglietta:il parroco di Santa MariaMaggiore è stato festeggiatodomenica per i suoi 30 annidi vita alla guida della comunitàpoirinese.Don Ottavio è arrivato aPoirino il 20 aprile del 1980,dopo 17 anni trascorsi a Virle:«Ero accompagnato daalcuni poirinesi e da un miocompaesano – racconta il sacerdote72enne, originario diPancalieri – Ho trovato moltafede e disponibilità. Nonpensavo di restare tanti anni,ma alla durata non ci sipensa proprio perché non dipendeda noi: mi fermerò aPoirino quanto la salute e imiei superiori mi concederanno».Don Ottavio è entrato inseminario nell’ottobre 1949:«Avevo l’esempio del mioparroco ed ero spinto dall’entusiasmodi fare bene lamia missione – racconta –La vita di un prete e di unaparrocchia è come il matrimonio:va rinnovato ognigiorno perché quando si i-nizia non si sa come sarà».Momenti profondi, momentibelli e anche difficiliin questi questi trent’anni.Come il furto avvenuto inparrocchia: «Vedere la statuadell’Assunta devastataè stato straziante. Hannoportato via tutti gli angeli enon hanno avuto rispettoper cosa rappresenta quellastatua».Domenica per festeggiarlosono arrivati sacerdoti datutta la zona: i due poirinesidon Piero Del Bosco e donFelice Serra, don Mietek O-lowski parroco di Cambianoe moderatore dell’UnitàPastorale, don Lio de Angelisparroco di La Longa, donTonino Marchisio che è statoseminarista a Poirino neglianni ’90, il salesiano donMatteo Bosco e il domenicanopadre Vincenzo Mattei.Insieme anche al giovaneviceparroco don GiovanniManella, quasi regista dellasorpresa, hanno concelebratola messa delle 15,30. Aseguire, vi è stata la benedizionedei mobili nuovi per lasacrestia della parrocchia:il coro ligneo della confraternitadello Spirito santo èstato restaurato e trasformatoin armadio. La FilarmonicaPoirinese ha poi accompagnatoil corteo fino inoratorio, dove parrocchianie autorità hanno salutatodon Ottavio, che ha ricevutoin dono un orologio da polsoe un breviario nuovo.Sara BauduccoPOIRINO - Due bancarelle conprodotti alimentari e di artigianatoromeno per la Fieradi Maggio. E’ questo il primorisultato dello sforzo per unamaggiore integrazione deglistranieri residenti in paese.E’ la risposta che ha ottenutoil consigliere Alberto Bosio.A lui il sindaco Sergio Tamagnoneha affidato l’incaricodi tenere i rapporti con lecomunità straniere.Che sono piuttosto numerose.Secondo i dati dell’anagrafegli immigrati dall’Est sonocirca 500 persone radunatein 170 famiglie: 162 di romeni,8 di moldavi. Raggiungecirca le 120 unità la comunitàmarocchina composta di35 nuclei famigliari. Otto le famiglieprovenienti dall’Albania.Si contano sulle dita di u-na mano gli stranieri di altreprovenienze, come il Sudamerica.Alle famiglie delle due comunitàpiù consistenti Bosioha inviato una lettera, tradottanella loro lingua per facilitarneal massimo la comprensione,in cui comunica ilsuo incarico, dice come siaCASTELLO DI PRALORMOXI tulipani ora sono fioritiPRALORMO - Finalmente in fiore. Dopouna lunga attesa, sono sbocciati i tulipanidel Castello di Pralormo. Possonotirare un sospiro di sollievo gli organizzatoridi “Messer Tulipano” che,dopo quasi tre settimane di apertura(e a quattordici giorni dalla chiusuraprevista per il 2 maggio) senza vederel’ombra di un bocciolo a causa delletemperature ben poco primaverili,possono finalmente offrire ai visitatorila principale attrazione della manifestazione:70.000 tulipani del parcoall’inglese del Castello.Fra le novità, ci saranno originalicreazioni come i tulipani “viridiflora”screziati di verde e il tulipano dedicatoquest’anno al Castello di Pralormo,di colore rosa sfumato con i petalisfrangiati. Tra le altre tipologie difiori si potranno notare peonie e narcisidai colori particolari, mescolatinel parco alle miriadi di violette.Ed è proprio il colore e la vista il filoconduttore dell’edizione di quest’annodi Messer Tulipano, come dimostratoanche dalla mostra suglisgargianti vasi olandesi, ospitata nelporticato del Castello, e da “Giochi dicolore”, la mostra dedicata alla formazionedei colori a cura di DanielaRissone, arricchita dalle proiezioni didattichedel Museo Nazionale del Cinemadi Torino.Da ieri, per la “Settimana della Cultura”l’ingresso al parco sarà di 5 euro,mentre negli altri giorni gli adultipagano 6,5 euro e i ragazzi dai 4 ai 12anni 3 euro (gratis fino a 4 anni). Il parcoapre alle 10 e chiude alle 18 in settimana,mentre al sabato e nei festivila chiusura è ritardata di un’ora. Perinformazioni e prenotazioni si puòchiamare lo 011-88.48.70.possibile contattarlo (fornendoaddirittura il suo numerodi cellulare) e allega tre paginecon indirizzi e orari di tuttii servizi comunali e sanitaridel paese.L’iniziativa è stata avviataa gennaio. Poi la ricerca di traduttoriesperti e il "censimento"di tutte le famiglie straniereresidenti. «Pochi giornifa sono già state inviate tutte lelettere a romeni e moldavi - precisaBosio - mentre ora stiamoinviandole alle famiglie maghrebine.Per queste c’è statoCOMMEDIA SABATO SERAXVino avvelenato a PoirinoPOIRINO - Un detto dice che il vino fabuon sangue… ma che succede quandogli si aggiunge una dose di arsenico?“Vin… al velen” è la commedia inlingua piemontese che l’Avis ha sceltoper festeggiare i suoi 50 anni. Domani,sabato, alle 21 sul palco del SaloneItalia di passeggiata Marconi andràin scena la Compagnia dei miracolidi Santena con uno spettacolo intre atti, tratto da “Arsenico e vecchimerletti” di Joseph Kesserling. L’ingressoè gratuito.«Ho tradotto e riadattato il testo inmodo da renderlo più comico e leggero– presenta lo spettacolo ValerianoTosco, anche regista e attore – È lastoria di due simpatiche vecchiette cheper alleviare le pene dei poveri viandantidanno loro da bere vino avvelenato».Le arzille vecchiette nascondono iL’Avis celebra il mezzo secoloma non sa che futuro avrà a PoirinoPOIRINO - Il passato è glorioso,per il futuro non ci sono invececertezze. Almeno per quantoriguarda la sede. L’Avis festeggeràda sabato il mezzo secolodalla fondazione della sezionepoirinese, ma ancoranon è stato trovata la soluzionedefinitiva per i futuri localidove effettuare i prelievi.L’anniversario verrà celebratoin tre tempi. Domani alSalone Italia con la commediabrillante ”Vin... al velen”; poiil sodalizio sarà presente domenica9 maggio durante laSagra dell’asparago; infine,domenica 30 maggio il tradizionalepranzo sociale.Su tutto incombe però losfratto dalla sede attuale, al secondopiano dello stabile divia Indipendenza 48. Mancainfatti dei requisiti essenzialiprevisti per legge: la stanza èinferiore a 100 metri quadrati,non c’è ascensore e la manutenzionede impianti e paretidi tutto l’edificio comunalenon è dei migliori. Il 31marzo è scaduto l’ultima prorogaper consentire di mettersiin regola: se non ci saràuna nuova sede, il prossimoprelievo a maggio avverrà subus attrezzato.«Purtroppo non ci sono novitàcerte su questo argomento– è diretto il presidente DomenicoRubinetto – La Giuntacomunale ci aveva assicuratoche entro il 31 marzo a-vremmo avuto nuovi spazi a disposizionein via Alfazio, doveuna volta c’era il centro anziani,invece ancora siamo inattesa».Attualmente quegli spazisono occupati dai bambini cheandranno nel nuovo nido.«Dal municipio ci hanno dettoche li stanno mettendo a postoe presto ne prenderemo possesso.La speranza è quella di poterinaugurare la sede durantei festeggiamenti del cinquantenario...».Sede che sarà comunqueLA STORIAIl parroco Mainacosì volle aiutarei terremotati islamici◗◗ POIRINO - «Siamo nati cinquanta annifa, subito dopo il terremoto». La catastrofeè quella di Agadir in Marocconel febbraio del 1960, il soggettoin questione è invece l’Avis poirinese.Dall’altra parte del Mediterraneo,in quei mesi di primavera, giungevanoaoppelli disperati a doinaresangue in soccorso di migliaia di vittime.L’atto costitutivo dell’associazionedi donatori del sangue porta la data29 luglio 1960, firmato alla presenzadell’allora segretario provincialeRoberto Colli e del sindaco DomenicoMinelli, e fu redatto per iniziativadel parroco don GiovanniMaina. A quella riunione parteciparonoben 33 poirinesi soci fondatori,che elessero nel direttivo don Mainacome presidente, Bartolomeo Bosiovicepresidente, Antonio Marocco segretario,e i consiglieri Felicita Mosso,Albino Besuzzo, Carlo Del Bosco,Giovanni Carmignato. Direttore sanitarioresponsabile del servizio diprelievo era invece il dottor GianniOddenino.Dopo don Maina si sono seguitinella carica di presidente Luigi Grinza,Carlo Fabaro, Antonio Marocco,Melchiorre Serra, Giuseppe Musso,Antonio Appendino, Gaspare Serrae nel 2009 è stato eletto Domenico Rubinetto.«Quest’anno festeggiamoun’attività che ha visto almeno 1.200poirinesi arrotolare la propria manicaper donare il sangue – fa i contiRubinetto – Sono 50 anni da moltiplicareper una media di circa 250 donazioniall’anno».Le prime donazioni avvennero nellasede del municipio, al piano terra.Da poco più di vent’anni la sede è stataspostata in via Indipendenza 48. I-nizialmente al piano terra, poi l’Avisha lasciato gli spazi alla CroceRossa e si è “rifugiata” al secondopiano, dove si trova attualmente.temporanea, perché il progettodel Comune è di creare unun polo sanitario in piazzaReggimenti Alpini che dovrebbeospitare l’Asl, la CroceRossa, l’Avis e l’Aidas.A seguire la vicenda sedesarà tutto il direttivo dell’associazioneche comprende, oltreal presidente DomenicoRubinetto, il vicepresidenteRino Serra, il segretario ValentinoGerbaudo, il tesoriereClaudio Bosco, i consiglieri ElsaRosa, Giovanna Sirigu, RemoSviato, Silvia e Danielacorpi senza vita in cantina, ma il nipotescopre il loro segreto e cerca dimettere una toppa a questo problemain modo del tutto originale. Se allastoria si aggiunge poi un altro nipoteun po’ matto che si crede re VittorioEmanule, due poliziotti imbranati,una dolce e ingenua fanciulla e ilcattivo di turno, ci sono tutti gli ingredientiper una commedia fatta diequivoci e situazioni grottesche.Sul palco saliranno Valeriano Tosco,Graziella Quartini, Deborah Carena,Giovanni Bosio, Renzo Previtali,Michele Uragano, Luisa Smeriglio,Adriano Bussi, Barbara Tallonee Luciano Alessio. Assistente di scenaè Franca Vassallo, le scene sono diLuciano Alessio, Michele Uragano eValeriano Tosco, luci e suoni a curadi Andrea Bertero e Martina Teora,al trucco Roletto Acconciature.un piccolo ritardo a causa diun errore nella stesura dellalettera che è stata rifatta».Il costo della spedizione è limitato.Gran parte delle letteresono state recapitate a manodal messo comunale mentreera in giro anche per altriincarichi. «Molte famiglie diimmigrati dell’Est hanno trovatocasa in centro paese, mace ne sono anche abbastanzanelle frazioni maggiori e in numerominore nelle borgate. E’a questi ultimi che le lettere sonostate spedite per posta», precisail consigliere.Lo scopo è un maggiorecoinvolgimento nella vita sociale,«così da favorire l’integrazionepiù completa, solamaniera per attenuare gli attritio le ostilità preconcette espesso immotivate».Primo risultato: l’allestimentodei due gazebo alla fieradi maggio dell’asparago. Cipensano i romeni: in uno e-sporranno prodotti della lorogastronomia e nell’altro oggettidi artigianato. «Sono tentativisperimentali e limitati aquesta occasione e poi magarialla festa patronale. Al Comunenon costa nulla più che laconcessione gratuita dello spazioper i banchetti».Mario GriecoA sinistra i donatori di sangue dell’Avis poirinesenella foto ricordo scattata quarant’anni fa per festeggiareil primo decennio di vita. Qui sopra l’ex presidente Luigi Grinza (asinistra) premiato dal sindaco Minelli.Oggi Domenico Rubinetto (qui sotto) presiede il sodalizio fondatodal parroco don Giovanni Maina (in basso)Gallo.Ma non è solo la mancanzadi sede a “preoccupare” il presidenteRubinetto, anche il numerodi nuovi donatori nonpuò lasciarlo più di tanto tranquillo.Gli effettivi sono attualmente130 e il ricambionon è abbondante. «Alcuni giovaniarrivano perché portatidalla famiglia o dagli amici,ma sono in aumento coloro chedonano il sangue solo un paiodi volte e poi basta, perché nonsuperano le visite mediche. Nonso se sia un problema di alimentazioneo di aumentata libertàdi comportamenti dei giovanidi oggi».Non ha di questi problemiinvece Lorenzo Gamba chequest’anno al pranzo socialericeverà il distintivo con diamante,che sottolinea il raggiungimentodi 130 donazioni.Moreno StrazzaPOIRINO - Le elementari deiMarocchi non sono a rischiochiusura, almeno per i prossimidue anni. I 45 alunnimarocchesi occuperanno ancorale aule di via del Lobettosicuramente fino al 2012,poi molto dipenderà dalle decisionidi Stato e Regione.Queste le rassicurazioniche il comitato di zona ha ricevutonella riunione di lunedìscorso. Presenti, oltreai rappresentanti del comitato,il sindaco Sergio Tamagnone,il vicesindaco condelega all’istruzione RosarioDi Fiore, l’assessore maroccheseDelfina Novara, la dirigentedell’istituto comprensivoLuisella Crotta e alcunemaestre elementari.«Abbiamo convocato questariunione per capire meglioquale futuro ci sarà perla scuola della frazione – abbozzaun resoconto MarioRampi, tra i portavoce delcomitato – Avevamo sentitovoci discordanti sulla questione,qualcuno parlava dichiusura, qualcuno di mancanzadi personale. Abbiamopensato allora di chiedere direttamenteall’Amministrazionecomunale cosa accadrà».Come più volte sottolineato,il sindaco e la Giuntahanno confermato il loro sostegnoaffinché la scuola nonchiuda. Il prossimo anno sonoprevisti dal Provveditoratoagli studi dei tagli alpersonale Ata (i bidelli) ed èprobabile che non ci sarà u-na figura fissa in tutte le orea sorvegliare la scuola. Perovviare a questo problemaalcune persone iscritte alprogetto dei cantieri di lavoroandranno a occupare ibuchi lasciati dal personalescolastico. Un sostegno chegià avviene quest’anno e chel’Amministrazione garantiràanche per i prossimidue.Ma il comitato marocchese,che si dichiara apoliticoe apartitico, non si interessasolo della scuola. Nato dopole ultime elezioni comunalisotto la richiesta del Comune,è formato da volontariche si incontrano per valutarequali richieste fare almunicipio per migliorare lavita ai Marocchi. «Cerchiamodi rendere la frazione più o-mogenea, cerchiamo il mododi far aggregare le persone,di formare una comunità».Sono gli stessi obiettiviche si era prefissato il gruppoMarocchiaperti, che peròdopo quattro anni di attivitàha gettato la spugna lo scorsonovembre. Causa? Troppemalelingue e scarso supportoda parte dei concittadini.Voi non temete la stessasorte? «Noi siamo una cosadiversa – sottolinea Rampi– Non abbiamo alcunapreclusione e se qualcuno diloro volesse far parte del comitatonon ci sarebbe nessunproblema, sono tutti ben accetti».In questi mesi il gruppo hapromosso e organizzato la festadi Carnevale per i bambini,ha sollecitato l’Amministrazionecomunale affinchémigliorasse la puliziadelle strade e si è battuta perla sperimentazione del mercatoil mercoledì pomeriggio.«Questo è solo il primoanno: la nostra idea è quelladi organizzare in futuro festee manifestazioni che richiaminoun po’ di persone in frazione».Proprio come facevaMarocchiaperti.PRALORMO - Dal centro del paeseal lago della Spina, a piedio in bicicletta. E’ stato a-perto il nuovo sentiero, chevuole portare i visitatori nelpaesaggio della campagnapralormese.Lo ha disegnato il presidentedella pro loco, StefanoSorba, in collaborazione conil Comune. E’ lungo circa 6chilometri e mezzo e dellasua sistemazione si sono occupatii ragazzi della pro loco,coordinati dal consiglierecomunale Tommaso Novo.Con l’occasione hanno ancheripristinato il vecchioAPERTO A PRALORMOXDalla piazza fino al lagoseguendo il nuovo sentierotratto di strada che collega ilpilone di San Donato con viadel Caramello, la sterrata cheporta alla diga. Il percorsoparte da piazza Vittorio E-manuele e giunge fino al lagodella Spina (attualmenteinaccessibile per i lavori dimessa in sicurezza) e costeggiail bosco fino al santuario.I cartelli in legno presentisul sentiero sono stati realizzatida Barbara Genova,giovane santenese residentea Pralormo e appassionata didécoupage. Nei punti di particolareinteresse, come il pilonedi San Donato, il lago oil santuario, i visitatori possonotrovare, oltre all’indicazione,una breve descrizionedel luogo e della suastoria.Il percorso sarà attivo finoa giugno, ma il sindaco pralormeseLorenzo Fogliatovuole di più: «L’idea dell’amministrazioneè quella dimantenere il sentiero in buonostato di manutenzione, inmodo che sia percorribile tuttol’anno. In attesa del completamentodei lavori di messain sicurezza della diga,questa iniziativa rappresentaun primo piccolo passo versola riqualificazione del lagodella Spina».Su internet è possibile visualizzarela mappa del percorso,lasciare commenti esuggerimenti collegandosi alblog del Comune www.pralormocomunicazione.blogspot.com.Il Comune ha ancheaperto una pagina su Facebookper saperne di più:“Sentiero Pralormo-Lagodella Spina”.Giuseppe TotaroIl sindacoFogliatoassiemea un gruppodi pralormesiapreil percorsodi circa seichilometri

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