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Aprile 2010

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Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERI34 NEI DINTORNI VENERDÌ 30 APRILE <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 32Architetti premiatiin onore del pineseValerio GhivarelloIniziativa del PolitecnicoRotonde, non “salsicce”La Provincia modifica le due rotatorie in progetto sul Pino VecchioPINO TOR. - Trovare un mododiverso per ricordarlo sarebbestato difficile. L’architetturaera la vita di Valerio Ghivarello,il ventisettenne pineseche il 5 settembre 2008 èscomparso in un incidentestradale a Torino.I suoi progetti, spezzati daquella Fiat Uno che ha travoltola sua Vespa in corso Vigevano,tornano ora a riviveregrazie al “Premio Tesi ValerioGhivarello”, isitituito dalPolitecnico diTorino e dall’UniversidadPolitécnicade Valencia,dove avevafrequentatol’Erasmus. Unriconoscimentoalle migliori tesidiscusse negliultimi due annidai giovani architettiitaliani espagnoli. Giovedì,alle 13,15,nella sala dellecolonne del Castellodel Valentino,sede della facoltà di Architettura,sarà premiato dallafamiglia Ghivarello il vincitoreitaliano, il 14 maggio, aValencia, toccherà alla tesispagnola più meritevole. Ciascunodei vincitori avrà milleeuro da investire nei suoifuturi progetti: fondi messi adisposizione dalla famiglia edagli amici di Valerio e dall’universitàspagnola.«Il premio vuole essere un riconoscimentoai giovani architettiche, come Valerio, scelgonodi valorizzare il legametra i loro progetti nell’ambientein cui si inseriscono - spiegapapà Giorgio Ghivarello, checon la moglie Maria abita instrada Valle Miglioretti 29 -Nostro figlio è sempre statomolto riservato, ma gli scrittie gli schizzi che ha lasciato suisuoi taccuini neri ci hannospinto a voler premiare chi lavoracon la sua stessa passione.Con la sua fidanzata Annalisaavevagià realizzatodei progetti. Lostudio dove hasvolto il tirociniolo stava perconfermare».Dei 101 lavoripresentati alpremio, sei sonostati selezionatiper lafase finale. Dalunedì sarannoesposti nellasala delleValerio Ghivarello Colonne delValentino insiemealla tesi con cui Ghivarellosi è laureato: il progettodi un centro di talassoterapiaa Valencia.«La commissione giudicanteè stata guidata dai due docentiuniversitari che hanno segnatola vita di di nostro figlio:Pierre Alain Croset, suo relatoredel Politecnico, e il co-relatoreCarlos Campos, dell’Univesitàdi Valencia. Grazie aloro, Valerio si è innamoratodell’architettura».PINO TOR. - Niente più "salsicce" ma rotatoriecircolari. La Provincia ha chiesto ed ottenutoche le due rotonde sulla strada del PinoVecchio (la Provinciale 5) agli incroci conle strade di Cento Croci e dell’Eremo abbianola forma più consueta.I progetti precedenti, a causa della limitatadimensione della strada, prevedevanodelle "isole" centrali allungate e non rotonde.Poi però la Provincia ci ha ripensato. Echiede che si torni alla forma più consueta.«Questo perché secondo il disegno precedenteavrebbe limitato lo spazio del magazzino dimateriali e mezzi della Provincia proprio vicinoa quelle aree», spiega il sindaco AndreaBiglia.Dunque sono state riprogettate. Dallo stessoingegner Carlo De Blasio di Palizzi incaricatodal Comune. La prima, salendo da Torino,è piccola: il diametro della rotonda è dicirca 19 metri. Sarà sormontabile, per nonrendere difficoltoso il passaggio dei mezzistr. Cento CrociLe nuove rotonde disegnate per regolare i flussi lungo il ‘Pino vecchio’più grossi come il bus della linea 30. Per noncreare problemi al magazzino provincialesarà più vicina all’incrocio con via CentoCroci.Un po’ più grossa la seconda, all’intersezionecon strada Eremo. Un punto particolarmentepericoloso per i veicoli che da quest’ultimavia devono immettersi verso Pinoe ancor più per chi scende a Torino. La visualeè scarsa per la vicnanza della curva.La rotonda avrà un diametro di 25 metrie sarà arredato con piante.Resta immutata la previsione di spartitrafficoprima e dopo le due rotonde per canalizzare(e quindi rallentare) il traffico.Insieme alla revisione delle rotatorie è statorivisto anche l’impianto di illuminazione.Ora si pensa di dotarlo di lampioni conlampade "led" che consumano molto menodi quelle tradizionali sebbene non diano u-na luminosità della stessa potenza.Nonostante le modifiche resta immutatala previsione di spesa: 230.000 euro. Di essi105.000 sono un contributo della Provincia;il resto fondi propri delle casse pinesi. Lostanziamento è già previso nel bilancio dell’annopassato, quindi i lavori potranno iniziarenon appena sarà completato il progettoesecutivo e terminato l’iter burocratico.Quando, non è ancora possibile prevederlo.SILVIA GIULIANOXL’arte di una pinese incornicia la SindoneSilviaGiulianoall’operadurantei lavoridirestaurostr. Eremostr. Pino VecchioPINO TOR. - E’ stata la mano dellapinese Silvia Giuliano a realizzarela cornice a trompel’oeil modanata in finta pietra,che incornicia la teca che o-spita la Sindone. I lavori, realizzatiin circa una settimana,si sono svolti poco prima dell’ostensionein corso.«La decorazione riprende lapietra nera di Frabosa presentein duomo – illustra la pittrice,classe 1972, di casa in viaTetto Nuovo - Il trompe l’oeil èuna tecnica già in uso già nell’anticaGrecia. Consiste nel dipingereuno sfondo apparentementereale su una parete perfarla sparire alla vista». Lacornice della teca era statarealizzata per l’ostensione del1998 da Gianpaolo Lanza, scenografodella Scala di Milano.L’intervento di Giuliano èstato realizzato su progetto degliarchitetti Maurizio e ChiaraMomo, su richiesta dell’impresatorinese Zoppoli &Pulcher alla società di restauroDe La Ville di Aosta,con la quale la pinese collabora.Silvia Giuliano si occupa didecorazioni e restauro da circa14 anni. E’ autrice di immaginia soffitto e murali indiverse abitazioni private epubbliche. Tra i suoi interventipiù noti, le decorazionisui soffitti del corridoio e dellesale della musica a Cittàdellarte,alla fondazione Pistolettoa Biella. Oppure i restaurial Castello di Aymaville,in Valle d’Aosta, e al Palazzodel Valentino, a Torinoo ancora al Duomo Inferiore,l’attuale sede del Museo Diocesano.A Pino ha decorato ilocali interni della commissioneurbanistica del municipio;ha restaurato decorazioninella parrocchia sulla voltadel coro, nella prima cappelladella navata di destra all’ingresso,nella cappella esternadedicata alla Vergine Mariainsieme all’architetto DanielaAvellini. E’ inoltre autricedello stemma sulla facciata delmunicipio insieme a ValentinaFarassino ed è autrice dellafacciata del Museo delleContadinerie a Valle Ceppi.▼ PECETTOCortometraggioin bibliotecaParla l’autricePECETTO - Per il ciclo “Incontricon l’autore”, martedì alle21 nella sala incontri dellaBiblioteca Comunale(piazza Rimembranza 9)verrà proiettato il cortometraggio“Qualcosa di me”.Maddalena Maccaro vive lasolitudine nel suo borgo conarmonia e profonda saggezzama, agli occhi estranei, ilsuo isolamento è consideratocome un problema acui porre rimedio. Non vorrebbelasciare il suo borgo,ma quando conosce Nando,carabiniere originario diquelle zone, avverte che conlui può avvenire lo scambio,che lui saprà farsi carico diciò che lei lascerà e che, inqualche modo, sentirà comesuo.Saranno presenti l’autricedel soggetto e della sceneggiatura(Enza Longo), ilregista (Vito jr. Battista) eRuth Anne Henderson (cheinterpreta Maddalena Maccaro).Il cortometraggio havisto la partecipazione anchedi Giulia Cicerale, GermanoGiordanengo ed EzioSega. Le musiche sono dellaShotGun Formation,mentre il direttore della fotografiaè Aldo Ferrero.LABORATORI - Davanti e dietro alla cinepresa per raccontare il loro mondo. Partecipano 17 classi delle medieCiak, si gira tra i banchi di scuolaIl cinema fatto dai ragazzi del Chierese per “Corti in Provincia”PECETTO - La manutenzione spetta a Torino: interventi minimi e non prima del 2011Asfalto trappola alla Maddalenacroce mattutina dei pendolariPECETTO - Un cortometraggioper imparare come si fa cinemae quanto valgono i libri.Quattordici ragazzi diterza media hanno conclusoil ciclo di quattro incontri delprogetto “Corti in provincia<strong>2010</strong>”. Prima hanno seguitodue incontri per capire le basidel cinema e poi, nei dueincontri successivi, hannorealizzato un piccolo cortometraggio.In questa seconda fase i ragazzi,tutti volontari, seguitidalla troupe di Acting Out,hanno toccato con mano tuttoil lavoro che sta dietro larealizzazione di una pellicola:sono diventati attori, scenografi,tecnici, attori. «Anchela sceneggiatura è stata scrit-Horror o commedia, thrillero drammatico: questi i generiattraverso cui i giovani studentidelle medie Chieresiraccontano su pellicola il lororapporto con i genitori, icoetanei e il mondo degli a-dulti. In questi giorni sono inpieno svolgimento le lezionidi cinema del progetto “Cortiin provincia”.Partecipano i ragazzi diChieri, Trofarello, Carmagnola,Santena, Cambiano,Pecetto, Poirino, Riva e Pino.In totale sono 17 classi di prima,seconda e terza media,più 3 laboratori extrascolastici.I giovani coinvolti sonocirca 400, tutti di età compresatra 11 e 14 anni.L’iniziativa punta a promuovereil cinema nelle scuoleattraverso alcune lezioniteoriche e la realizzazione diuna serie di cortometraggi; aportare avanti il progetto l’associazionetorinese BlueLoop, guidata dal giovaneTommaso Caroni, grazie alsostegno della Provincia, dialcune fondazioni bancarie edei Comuni che vi aderiscono.«Gli incontri con le scuolesono cominciati la prima settimanadi febbraio e si concluderannonella seconda settimanadi maggio – illustraCaroni – Per ogni classe coinvoltail laboratorio prevede 5appuntamenti da 2 ore, con 5ore teoriche e 5 di riprese».Ogni gruppo elabora unapropria sceneggiatura originalee tutti i ragazzi sonocoinvolti nelle riprese: alcunidanno una mano con ilDue fotogrammi tratti dai filmati dei ragazzi a Cambiano (sopra) e a PecettoAvventura e un tesoro di libriPronto il cortometraggio degli alunni di Pecettota insieme a loro – raccontaTommaso Caroni, responsabiledel progetto - Per realizzarlahanno dovuto partiredalla parola “fotografia”, chegli è stata suggerita da noi».La storia: un gruppo di ragazziviene sgridato da unprofessore che per punizionefa riordinare loro un armadio.Mentre lo mettono a posto,trovano una vecchia paginadi giornale in cui c’è u-na foto della scuola com’eraalcuni anni prima; accanto,un titolo dice che nella bibliotecaè stato trovato un tesoro.I ragazzi allora corrono allasua ricerca nella stanza,che però è in gran disordine;per poter guardare bene, bisognariordinarla tutta, cominciandodai libri sparsi o-vunque. Alla fine del duro lavoro,non trovano alcun tesoro.Un po’ sconsolati, riprendonoin mano il vecchio fogliodi giornale per cercare dicapire il perché. E così, leggendol’articolo, scopronoche il tesoro erano proprioquei libri che hanno appenafinito di riordinare sugli scaffali.ciak e i microfoni, altri conl’audio e le registrazioni e u-na parte si adopera nella recitazione.Alla fine i vari cortometraggiconcorreranno inun festival creato appositamenteper questo progettoche si terrà sabato 29 maggioal Salone Italia di Poirino. Lìverranno proiettati tutti i lavorie una giuria specializzatapremierà i migliori.«Per quel che riguarda i titolidei diversi cortometragginon è stato deciso ancora niente,ma posso cominciare a direle tematiche che sono andateper la maggiore – offreun’anticipazione Caroni – Iragazzi di Chieri e Carmagnolasi sono buttati sui generihorror e commedia, mentreSantena farà una ricostruzionestorica per celebrare Cavour.A Cambiano hanno volutoriflettere sui rapporti trai ragazzi e le differenze tra generazioni;Poirino si è divisatra storie con finali drammaticie scherzi in classe».Quando le telecamere sispegneranno e la rassegna diPoirino sarà ormai alle spalle,i ragazzi potranno comunquecontinuare a comunicaretra loro commentandol’esperienza vissuta.«Creeremo una comunità virtualesu internet. Chi ha partecipatoal progetto potrà incontrarsie dialogare su quelloche abbiamo svolto insiemedurante l’anno».Daniele MaruccoChe cosa se ne farà adessodi questo mini-filmato? «Sabato29 maggio verrà proiettatonel Salone Italia a Poirino,in concorso con tutti quelliprodotti dai ragazzi dei diversicomuni del circondarioche hanno aderito al progetto».La gara prevede che la giuriaassegni i premi per il migliorlavoro, alla regia, allamiglior attrice e al miglior attore,alla sceneggiatura e ilpremio speciale per l’impegnomesso nella realizzazionedel cortometraggio. Ad i-nizio giugno invece verràproiettato nella scuola mediadi Pecetto durante la seratain cui si terrà anche lo spettacoloteatrale di fine anno.PECETTO - La strada scorregiù dalla Maddalena strettae tortuosa come un ruscello.Troppo simile a unruscello. Crateri profondi10-15 centimetri nell’asfalto,trappole micidiali perle sospensioni di centinaiadi pendolari che la usanocontro gli intasamenti dellestrade maggiori.Lo sa bene Cesare Bertolino:da due anni e mezzoquella strada si sgretolanell’abbandono e lui,che la usa tutti i giorni perunire la sua casa di Pino allavoro nel capoluogo, hadeciso che è venuto il momentodi finirla. Ha pensatoche qualcuno deve andarea descrivere le condizionidella via all’autoritàcompetente; così, di sicuro,tutto verrà messo prontamentea posto...«I salti distruggono lemacchine - sbotta il pineseindicando l’asfalto tra l’Eremodei Camaldolesi e ilfaro della Maddalena -rompono sospensioni, equilibraturae convergenza».Il problema si è fatto ancorapiù forte durante loscorso inverno: «Gli spazzaneve,passando per liberarela strada, ovviamentehanno grattato via l’asfalto.I buchi già esistenti sonostati dilatati. Ora che staarrivando la bella stagionesi devono assolutamenteriparare, altrimenti cosasuccederà il prossimo inverno?».Giusto. Ma qual è l’autoritàche non sa del degrado,quella da avvertiree che, con solerzia, si faràcertamente carico dellaquestione? Il signor Bertolinosi è posto la domandaed è entrato in uno dei giochipreferiti dall’amministrazionepubblica italiana:il rimpallo.«Anzitutto ho telefonatoin Comune a Pecetto. Mihanno confermato che queltratto rientra nel loro territorio,ma la strada è provincialee la sua manutenzioneè di competenza dellaCircoscrizione 7 del Comunedi Torino».Bene. Bertolino prendeil numero della Circoscrizione7 e chiama i relativivigili urbani. Risposta:Asfalto spacca-macchine sulla strada che sale alla Maddalena«Secondo loro, la manutenzionedella strada spettaal Comune di Pecetto».Come sarebbe? Chi staPECETTOfacendo il furbo? Bertolinonon è un tipo arrendevole.Da cittadino dotato disenso civico (e scocciatoPINO TOR.XLa scuola a quattro zampePer educare cani e padroniPINO TOR. - Da mercoledì 5 maggio si andrà a lezione nel teatrinodella scuola media, in piazza del Municipio. Ma gli allievinon saranno i soliti: partirà la prima edizione di un corso diformazione per insegnare ai padroni come si educano i cani.L’iniziativa s’intitola “Uomo e cane, cittadini insieme” e prevedetre incontri (5, 12 e 19 maggio), in orario 20,45-22,15; più u-na prova sul campo sabato 22 maggio di mattina. Partecipazionegratuita, iscrizione obbligatoria. Per informazioni ci sipuò rivolgere agli uffici della polizia municipale, tel.011/811.72.14.«Il corso è possibile grazie a un contributo della Regione, attraversoil Servizio veterinario dell’Asl – introduce l’assessoreFabrizio Radicati - L’obiettivo è di creare un approccio correttoall’educazione del cane, scoprendone aspetti etologici, motivazionipedagogiche e relazionali, tecniche educative virtuose».La docente Laura Ozella, veterinario comportamentalista,darà consigli pratici per la gestione del quadrupede in casa ecome capirsi. Si parlerà di razze e incroci, linguaggio del cane,norme sulla detenzione dei cani, problemi clinici e ruolo del veterinariocurante. Alle lezioni interverranno rappresentantidella Lega italiana a difesa degli animali, veterinari del paese,volontari del canile e agenti della polizia municipale.AFFRESCHI DI SAN SEBASTIANO: VISITE GRATUITE◗◗ Chiesa di San Sebastiano aperta al pubblico domenica.Dalle 15 alle 18, grazie al Gruppo Alpini, sarà possibilevisitare l’antica pieve all’incrocio fra strada Revigliasco e viaUmberto I. Al suo interno sono custoditi numerosi affreschirealizzati nel 1400, restaurati con un’operazione a tappedurata 7 anni e conclusa nel 2009. L’ingresso è libero.assai...) vuole trovare la risposta.Terza telefonata:Torino, assessorato comunalealla viabilità. «Subitomi hanno chiesto qualchegiorno di tempo per verificarein maniera definitivala situazione».Qualche giorno dopo,dalla circoscrizione 7 è arrivatal’ultima chiamata,che ha svelato l’arcano: «Lastrada è di loro competenzae la condizione in cui versaè stata segnalata all’ufficiocentrale del Comune diTorino. Che però in questomomento non ha intenzionedi intervenire, essendopiù concentrato sulle stradedella città e non della collina».Secondo i loro calcoli, sipotrebbero fare qualcosa dipiù tra il 2011 e il 2012. «Sitratterebbe però di lavoriche interesserebbero un brevetratto di strada, che a loroparere non è messa poicosì male».Meno controverso pareinvece l’ente a cui rivolgersiper farsi risarcire idanni patiti all’auto: la domandava inoltrata allaCircoscrizione 7, allegandole foto della strada e lafattura dell’officina. Alcunerichieste di risarcimentosono state presentateal Comune di Pecetto,che però le ha immediatamentegirate a Torino.«Qualche giorno fa è toccatoalla figlia di un amicodi famiglia: rottura dellasospensione anteriore, manon è l’unica. Ho sentito anchealtre persone che hannoavuto problemi di questogenere».Le telefonate del signorBertolino, comunque,qualche effetto l’hannoprodotto: «Verso la fine dellasettimana scorsa le buchepiù profonde sono statetappate dalla circoscrizione7, anche se solo con dellaghiaia. E’ stato un lavorofatto in fretta e furia, anchese è meglio di niente –attacca - Ma questo è soloun punto: il problema è che,forse, tutto l’asfalto di quelpezzo di strada è stato fattomale. I rappezzi non possonoresistere molto a lungo...».Matteo Dalla Francesca

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