Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIVENERDÌ 30 APRILE <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 32NEI DINTORNI27MISTEROa PoirinoSfere di luce dentro la criptaCosa c’è in quelle foto? «Energia, forse unione di anima e intelligenza»POIRINO«Andiamo a cacciadi orbs?». Il giovane “acchiappafantasmi”è pronto con lasua attrezzatura fotografica.E’ una “caccia” in una… riserva:in un luogo, cioè, doveAlessandro Basso ha già avvistatopalle luminescenti edove, addirittura, ha assistitoa una manifestazione decisamenteinconsueta: un orbs cheperde la forma globulare e sidiffonde in una sorta di nebbia.Il luogo è il cimitero di Ternavasso,poco fuori la frazionepoirinese.Piccolissimo,chiuso da un muro di cinta,POIRINO - Misteriose sfere di lucedentro una cascina abbandonatanelle campagne di Poirino;altre nelle cripta del cimiterodi Ternavasso. Invisibiliall’occhio umano, si materializzanonelle fotografie.Si chiamano Orbs (Orbitalreduction ball shine), che significa“palla luminescente ridottaorbitale”, e negli ultimimesi un giovane poirinese hacominciato a catturarle e lanciarleon line.Alessandro Basso, 21 anni,commerciante, da un anno èuno dei moderatori del forum“Paranormale – MysticWorld”. Ha deciso di iniziarela ricerca sul campo e ora hapubblicato le sue immagini degliorbs attraverso internet all’indirizzohttp://mysticworld.forumcommunity.net.Con lui una ragazzapoirinese, che si cela dietro al“nickname” di Angel_92.«Andiamo a fare sopralluoghiin case abbandonate o inluoghi dove si dice avvenganostrani fenomeni – racconta A-lessandro - La nostra attrezzaturaè semplice: una microcameraa infrarossi wireless,una macchina fotografica digitale,una videocamera, un registratoredigitale e un registratoremagnetico. Pur avendoiniziato da poco tempo, abbiamogià ottenuto qualche risultatointeressante».L’attrezzatura di ripresae di registrazione ha unadoppia ragione.Sia per testimoniare che ifenomeni sono reali, sia perchécerte manifestazioni nonsi colgono a occhio nudo, mentresi rivelano in fotografia.Questo è per esempio ilcaso degli orbs.In una casa abbandonata,nei pressi di Poirino, ne ho fotografatouno che si è materializzatoin tre scatti, quasivolesse scendere da una scala,e poi è scomparso.Ma gli orbs che cosa sono?Qualcosa di soprannaturale?Credo si tratti di un qualcosache può essere spiegato,ma la scienza non ha ancoratrovato una ragione.“Qualcosa” di che genere?In altoun’immaginedella strananebbiolinacomparsanella cripta.A lato, nellostesso luogoun orbsluminosocomparesul lato destrodella foto.A destraAlessandroBassonel cimiterodi TernavassoEntità, energia… forseun’associazione tra l’animaspirituale e l’intelligenza u-mana che, in particolari condizioni,si rende visibile….A questo proposito, A-lessandro ha una teoria.Quando si manifesta l’orbs,è perché l’entità è raccolta, inmovimento. Quando invece siferma si espande, quasi diventasseuna nuvola.Gli scettici associano gliorbs a fenomeni ottici.E’ sempre la stessa storia:la scienza afferma che esistesolo ciò che si può spiegare.Ma non tutto può avere unaspiegazione razionale.Allora qui si va nel trascendente:qual è la tua posizione?Credo che qualcosa ci abbiacreati. Non so se sia Dio o unaenergia intelligente, una sortadi grande Luce al centro ditutto, e che si trova anche nellanatura.Le manifestazioni di cuitu ti interessi rientrerebberoin quest’ambito?Penso di sì. Io le spiego comedifferenti forme energetiche.Potrebbero anche essereQui sotto, uno scorcio del cascinale abbandonato a Poirinopubblicato sul sito internet “Mystic World”, come pure l’orbsche appare nella sua scala interna (sopra)«Andiamo a caccia di Orbs»Nel cimitero di Ternavasso compaiono sfere e nebbiolineche ha l’aria di non essere piùusato da tempo. Il cancello èspalancato: entriamo.All’esterno le tombe sonovetuste. L’unica costruzione èla cappella della Vergine delSuffragio, eretta nel 1900. Allasua destra, un locale intitolatoal Soldato Ignoto. A sinistra,la scritta “Ossario” conducealla cripta. «Dobbiamoscendere qui»Una scala in muratura portaun paio di metri sotto terra.Ora siamo in un locale in cuialcune lapidi testimoniano sepolturerelativamente recenti:una risale alla fine degli anniSettanta.Il locale è spoglio, in penombra:riceve un po’ di lucedall’alto, da un finestrone o-vale. Ovunque ci sono tracced’umidità.«Cominciamo?», domandaAlessandro. Cominciamo. Sitratta di scattare foto a caso,usando il flash oppure no. Congli Orbs è come andare a pescare:ogni tanto si tira su lalenza sperando che qualcosaabbia abboccato.E’ qui che Alessandro, mentrestava fotografando, è statoavvolto in una nube misteriosa,di cui s’è accorto però solocontrollando le anteprime dellefoto sullo schermo della suadigitale.Qui è come se fosse “di casa”:e infatti è lui a centrare ilbersaglio. La palla luminosa,invisibile a occhio nudo, simaterializza sulla destra, a circaun metro e mezzo da terra,quasi se fosse uscito da un secondolocale verso il quale lacripta si prolunga.«Hai visto? – commenta soddisfatto– Ecco un bell’orbs. Eappartenute a persone, perchéil corpo credo sia un contenitoretemporaneo, mentre lospirito sopravvive e continuaa evolvere.Pensi che possano esserepossibili dei contatti, tranoi e gli spiriti di chi è giàmorto?Credo anzitutto che di ciarlataniin circolazione ce ne sianoparecchi. Quelli che affermanodi poter comunicare a-bitualmente con l’aldilà. Peròcredo esistano entità che sonoancora tra noi, e che si possonomanifestare.Chi potrebbero essere?Gli spiriti di chi ha subitouna morte traumatica, oppuredi chi non si rende ancoraconto di essere morto e nonriesce a staccarsi dalla nostradimensione.C’è chi cerca il contattoattraverso le sedute spiritiche.Ci hai mai provato?No, anche se conosco chi loha fatto. Ma sono ai primi passinella mia ricerca e al momentosono concentrato sugliorbs.In realtà Alessandro haregistrato già anche un avvistamentodi altro genere:una Bol (Ball of light), cioèuna palla di luce.E’ successo la scorsa estate,mentre di sera ero fermo suun piazzale fuori Poirino, indirezione di Villanova. Si èmanifestata una sfera luminosarossa, grande quantoun’albicocca. Volava ad altezzad’uomo a una ventina dimetri di distanza. A un certopunto si è anche appoggiata aterra, poi è scomparsa”.Quale sarebbe il prossimoposto in cui ti piacerebbesvolgere le tue indagini?Di sicuro il castello dellaRotta, poco distante da Moncalieri:si dice sia pieno di fantasmi.Però i proprietari nonincoraggiano le visite dei curiosi….Enrico Bassignanaqui non si può certo dire che cisiano polvere, fumo, oppure u-midità sospesa nell’aria».E io, dove stavo fotografando?Perché nei miei scatti diorbs non c’è traccia, nemmenouno schizzetto.Può darsi però che sia destinoe che le entità paranormalitendano a schivare i giornalisti(soprattutto quelli scettici…).Un fatto che non misorprende: perché io, in quelcastello oggi inaccessibile incui Alessandro vorrebbe entrare,una volta ci sono stato.Con un gruppo di sensitivi. Ementre attendevo con unaparte di loro l’uscita di unospirito femminile da una portamurata, nel grande salone,sentimmo delle grida arrivaredal cortile. Là si stava manifestandoun fantasma. Ricordolo scalone sceso a rotta dicollo. Ma lo spettro andava difretta: quando arrivammo disotto se n’era già andato…▼ DIBATTITOIl cimitero di TernavassoPer gli scetticisono riflessidella polvereCome si distingue un orbsautentico da uno taroccato?Ma soprattutto: esistono veriorbs, cioè le luci sfericheche compaiono solo in fotografia?Sono questioniche ottengonorisposte diverse; perchéle tesi dei ”credenti” sonoben diverse da quelle degliscettici.Tra chi crede che le “palleluminescenti” non abbianouna spiegazionescientifica ”semplice” circolanopiù ipotesi: che sianoparticelle energetiche catturatedall’atmosfera nelpassaggio della Terra attraversola coda di una cometa,oppure entità viventi conla stessa provenienza; chesiano entità ”extradimensionali”(cioè prodotte dall’attivitàtellurica del pianeta,entità disincarnate ocreature di altre dimensioni);e ancora: sonde di e-splorazione, o di natura a-liena oppure inviate dal futuro;infine, che siano le a-nime di persone trapassate.Che cosa ribatte il frontescettico? Secondo il Cicap(Centro italiano per il controllodelle affermazioni sulparanormale), gli orbs nonsarebbero altro che il riflessodel flash sulle particelledi polvere o di umiditàin sospensione nell’aria. E’possibile produrre orbs apiacimento agitando in ariaun piumino per la polvereabbastanza sporco, e poi fotografandole particelle svolazzanti,oppure spruzzandoin aria acqua nebulizzatacon una comune pompettada giardino o, più semplicemente,puntando l’obiettivonel buio mentre stapiovendo. In tutte questecondizioni si produconoorbs a volontà: ma per giustificarlinon è necessariochiamare in causa le stellecomete...
Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoCORRIERE DI CHIERIVENERDÌ 30 APRILE <strong>2010</strong> - ANNO 66 - NUMERO 32NEI DINTORNI33Traffico illecito di rifiuti pericolosiInizia il processo su Cascina RubinaPoirino teme per la salute: «C’è anche dell’amianto»Cascina Rubinaè tuttora invasada cumuli di detritiSecondo Angelita Mollosono comparseanche scorie d’amianto▼ POIRINOTele “africane”in mostranel CafféPOIRINO - Scenari africanial Caffè della Riva.Proseguirà sino al31maggio la personale“La scuola di Ebadiore altri sogni” dell’artistamoncalierese MarinaTabacco che e-sporrà le sue opere neglispazi del bar di viaPasseggiata Marconi.Otto opere che la pittriceha dipinto dal2004 ispirate prima daun’esposizione e poidai suoi viaggi in Senegal.«La passione è natanel 2002 con la mostra“Capolavori d’arte a-fricana” alla Gam diTorino. Un momentofolgorante. Poi la sceltadi partire per l’Africa.Conoscevo un senegaleseche abita a Torino emi ha ospitata nel suovillaggio Brindiago nelquartiere di Ebadior. -continua l’artista - Sonoandata in Senegalper la prima nel 2008.In questa regione, da 25anni, c’è una guerrad’indipendenza dimenticae irrisolta».I quadri esposti sonotempere e acrilici su teledi un metro per metro,dove l’arte contemporaneaastratta simischia a echi di pitturaafricana.«Quando sono tornatain Italia ho iniziatoa raccoglie soldi, tra parentie amici, per procurareai bambini di lìacquarelli, pennelli e albume aiutarli ad e-sprimersi. Credo nelloscopo sociale dell’arte espero che questa mostrapossa aiutare a sensibilizzarele persone».POIRINO - Pare che la loro storiasia cominciata quando Napoleonepassò da Poirino. Seci sia un legame diretto fraquell’evento e la FilarmonicaPoirinese, non si sa; però il1810 viene testimoniato da u-na vecchia ricerca come l’annoin cui i musici del paese sidiedero uno statuto.Duecento anni sono la ricorrenzache il sodalizio festreggeràin pompa magnacon mostre, concerti e iniziativevarie fino a dicembre,quando le celebrazioni verrannocoronate da un librosulla storia della banda.«L’idea è della presidentessaAnna Stuardi - introduceMatteo Avataneo, responsabileper la ricerca dei materialidel libro – Abbiamo cominciatopubblicando un calendario,che finanzierà le successivainiziative. Ogni mese siripercorre un momento dellavita della banda con foto d’epocae attuali. Per il MaggioPoirinese, oltre al consueto concerto,allestiremo una mostradi vecchi spartiti, strumenti antichie fotografie». Tra le altreiniziative un’esibizione per ilPOIRINO - Iniziato con un’udienzafiume il processo peril traffico di rifiuti ammucchiatinel deposito poirinesedi Cascina Rubina. Fra i 7imputati anche Alberto Rovere,l’ingegnere di Albugnanoche avrebbe favoritouna delle aziende coinvoltenell’inchiesta falsificando u-na relazione tecnica.Il caso era esploso nel2008, quando i rifiuti ammassatia Poirino avevanocominciato a riversarsi sullastrada comunale e sui terreniconfinanti, ma l’attivitàdi stoccaggio andava avantida almeno un anno.Tuttora la situazione nonè migliorata: il piazzale eparte del magazzino continuanoa essere invasi da maceriee detriti. Il gruppo consiliareLa Svolta teme chepossa verificarsi un incendiocome quello che ha distruttola Pegaso di Santenae ha presentato un’interrogazioneal sindaco SergioTamagnone.Di Cascina Rubina si eranooccupati per primi Arpae polizia municipale, che a-vevano eseguito accertamentie inviato una segnalazionealla Procura. Le indagini,coordinate dal pmAndrea Padalino, hannopermesso di fare luce su unapresunta associazione a delinquerefinalizzata al trafficoillecito di rifiuti pericolosi,che venivano inviati aI musici figli di NapoleoneLa Filarmonica cerca foto e reperti per un libroXI DUE SECOLI DELLA BANDA POIRINESEXsolstizio d’estate a giugno, i festeggiamentidi Sant’Orsola aottobre e Santa Cecilia a novembre.Esplorare il passato dei musicinon sarà semplice: «Le notiziedurante tutto l’Ottocentosono nebulose - considera A-vataneo - Il 1810 corrisponderebbeal passaggio di Napoleonea Poirino e alla redazionedegli statuti».La data compare negli scrittidel 1956 del professor GiacomoSerponi, storico poirinese.«Purtroppo non sappiamoancora come Serponi fossegiunto a quella data: probabilmente,i documenti cui Serponisi riferisce sono andati dispersi.Però pensiamo sia attendibile,perché altri scritticonservati a Poirino indicanomolte iniziative avvenute inquel periodo».La banda potrebbe essereanche più antica: «Ci sono testimonianzedel ’700, che dimostranoil pagamento di musiciper le feste. Succedeva conPoirino e nei siti di stoccaggiodi San Mauro e Caselle.Secondo le accuse, al verticedel sodalizio c’era StefanoBaussano, imprenditore54enne di Leinì, che sarebberiuscito a ottenere l’iscrizioneall’albo dei gestoriambientali producendo falseattestazioni per trattarecarichi provenienti dalla Puglia.Determinante sarebbestato il ruolo di Rovere cheavrebbe “falsamente attestatoper la ditta Baussanola sussistenza dei requisiti”.La scorsa settimana si èsvolta la prima udienza delprocesso che vede alla sbarrail consulente di Albugnanoe altri 6 imputati. L’ottavo,Federico Castoldi, amministratoredelegato dellaCrioengineering, è già statocondannato a 3 anni di reclusionecon rito abbreviato.Era stato proprio Castoldia individuare il sito poirinesecontrattando direttamentecon il proprietario,Filippo Gariglio.La Crioengineering a-vrebbe dovuto trattare plasticae macinazione legno enon poteva accumulare materialesuperiore a un mesedi lavoro. Invece ci mise pochigiorni a riempire l’interomagazzino di semilavoratiprovenienti da cantieriedili. Poi un’altra ditta poirinesecominciò a reclamarelo spazio che si era riservatae così parte dei rifiutivenne ammassata sul retrodell’impianto. Gli affitti nonvennero più pagati, intervennel’agenzia di protezioneambientale Arpa e scoppiòil caso.Il pm intende ora dimostrareche le aziende coinvoltefingevano di smaltireLa Filarmonica intorno al 1915. A sinistra sopra il titolo le nuove leve a inizio anni Settantala Confraternita di Sant’Annunziatae di San Rocco».Nel 1892 la “Antica FilarmonicaPorinese” - come sichiamava allora - si scisse indue: i Sacratu, che si dedicavanoalle celebrazioni religiose,e i Môntrun, che suonavanoper divertimento. Ilfascismo impose nel 1934 unain siti autorizzati, mentrescaricavano nelle campagnedi Poirino e di altre localitàdel Torinese. In aula moltitrasportatori, ascoltati cometestimoni, hanno confermatol’esistenza del sistema del“doppio stoccaggio”, mal’avvocato Francesco Romeo,difensore di Rovere,nega ogni coinvolgimento:«Al mio cliente viene contestataesclusivamente una falsarelazione tecnica. La firmasul documento, però, nonè la sua e abbiamo chiesto u-na perizia calligrafica».Su questo punto il Tribunalescioglierà la riserva nellaprossima udienza, ma nelfrattempo crescono le preoccupazioni:«Ci risulta che aCascina Rubina siano comparsinuovi rifiuti, fra i qualianche eternit – sostiene AngelitaMollo, capogruppo diLa Svolta – Chiediamo chealmeno il sito venga recintato».Replica il sindaco: «Si trattadi una proprietà privata ec’è un procedimento giudiziarioin corso: il Comunepuò fare ben poco. Il proprietario,che non ha nullache fare con l’inchiesta, nonè in grado di accollarsi losmaltimento che costerebbecentinaia di migliaia di euro.Attendiamo l’esito del processo».Massimo Massenzioriunificazione forzata del cuisuccesso è lecito dubitare, datoche la filarmonica tornò ufficialmenteun corpo bandisticounico solo il 7 maggio1945, riprendendo il nome diFilarmonica Poirinese.Il libro sulla storia dellabanda ripercorrerà questi ealtri aneddoti, raccolti attraversole testimonianze deicomponenti. Preannuncia A-vataneo: «Siamo solo all’iniziodella ricerca. I materialiper ora scarseggiano, anche seci sono già delle chicche. Speriamoche le persone pian pianoci aiutino nella raccolta».Chiunque avesse scritti, foto,reperti sulla banda e volessemetterli a disposizione,può contattare Matteo Avataneodopo le 20,30 allo011.94.51.031, oppure passaredirettamente in sede in viaPaolo Gaidano a Poirino, a-perta tutti i lunedì sera per leprove dalle 21.«Il libro inizierà con un inquadramentostorico del periododi formazione della banda:saranno analizzati sia glieventi di Poirino che della storiad’Italia. Verbali, foto, reperti…Una parte sarà dedicataalle persone che non ci sonopiù ma che sono state pietremiliari della banda - concludeAvataneo - L’aiuto piùgrande lo abbiamo avuto daGiuseppe Genesio e GiovanniBrossa, due ex maestri, nati nel1920, che hanno dato la vita perla Filarmonica Poirinese. Dedicheremodello spazio ai personaggipiù significativi comeLorenzo Vacca o la famigliaCremona. Ma parleremo anchedei personaggi storici, dellastoria contemporanea, dellefamiglie che si sono tramandateil filo della passione perla musica».Debora PaseroFERITA - Appello per poterlo identificarePirata all’incrocioTampona, si fermapoi risale e scappaPOIRINO - Il danno: essere tamponatimentre si va al lavoroe subire lesioni al collo per 20giorni. La beffa: vedere il responsabiledell’incidente chefugge dopo la promessa di farela constatazione amichevoleappena liberato l’incrocio.A raccontare la disavventuraautomobilista e a cercaretestimoni dell’accaduto è GabriellaAngeleri, poirinese di56 anni, professoressa di ingleseall’istituto superioreNorberto Bobbio di Carignano.Stava andando a lezionequando giovedì scorso, 22 a-prile, è statatamponata aVillastellone,all’incrocio semaforicotra lastrada per Carignanoe regionale393.«Erano all’incircale 7,45-7,50 - raccontal’insegnante,che era alla guidadi una FiatStilo blu - Dopo aver attraversatoil centro di Villastellone,ho raggiunto il semaforo della393 e mi sono fermata perché e-ra giallo. E’ in quel momentoche quell’auto mi ha tamponatocon violenza. Credo fosse u-na Opel Agila».Prima che Angeleri riuscissea scendere dall’auto, laconducente della vettura chela seguiva, si sarebbe avvicinata.«Aveva tra i 45 e i 50 anni,era alta circa 1,65 e avevacapelli rossicci corti e corporaturanormale - la descrive - Vestivacon un giubbotto di pellenera e dall’accento sembrava i-taliana: mi ha detto che il dannoera lieve e mi ha chiesto dinon compilare il modulo CidLA DINAMICAper evitare di coinvolgere l’assicurazione».Angeleri accusava però giàdolori alla schiena. «Ho insistito.E a quel punto la donnami ha chiesto di liberare l’incrocioe di fermarci subito dopoper scambiarci tutti i dati: misembrava una richiesta ragionevole».Parole dietro le quali si nascondevala beffa. «Io sono ripartitae mi sono fermata nellaprima stradina a destra. Leiinvece ha proseguito: non ci potevocredere».La professoressa non ha a-vuto nemmeno il tempo diprendere latarga dell’autoche l’ha tamponata.«Proprioper questovorrei chiedereun aiuto a chi,in quel momento,passavadall’incrocio:forse qualcunoha visto epuò aiutarmia rintracciare quell’auto».Nel frattempo Gabriella Angeleriè andata all’ospedale diChieri per farsi curare il colpodi frusta e si è rivolta ai carabinieridi Poirino per sporgeredenuncia: «Ho riportatouna distrazione del rachide cervicaleche mi impone di portareil collare ortopedico per ventigiorni: non potrò andare ascuola e in questo periodo dell’annoè un vero problema peri ragazzi - considera - In piùsarò costretta a pagare oltre350 euro per risistemare il paraurtidell’auto: spero chequella signora si metta la manosulla coscienza e ritorni suisuoi passi».P.Ch.L’insegnante di Poirinoè stata centrataal semaforodi Villastellonegiovedì 22 apriledi prima mattinaforse da un’Opel AgilaPOIRINO - Proiettato in anteprima davanti al presidente Napolitano. «Voleva far entrare i giovani nel mondo del lavoro, invece...»L’uomo che infranse la scala mobileIl regista Balla documenta la storia di Tarantelli, assassinato dalle Brigate RossePOIRINO - Venticinque anni faveniva ucciso dalle BrigateRosse l’economista Ezio Tarantelli.La sua “colpa”: avereinfranto il tabù della scalamobile. La sua storia viene o-ra ripercorsa attraverso unfilm documentario voluto dalregista poirinese Pietro Ballainsieme alla moglie MonicaRepetto.Il film, prodotto dalla FondazioneTarantelli e dalla“Deriva Film”, è un documentariodi 63 minuti in cuiLuca Tarantelli, il figlio trentottenne,narra la vita dell’economistaattraverso le testimonianzedi quanti l’hannoconosciuto. Ricordi inframmezzatida filmini amatorialidi famiglia e “ufficiali”reperiti dalle teche Rai.E’ stato proiettato in anteprimail 23 aprile nella Facoltàdi Economia della Sapienzadi Roma alla presenzadel presidente Giorgio Napolitano.Accolto con favore daicritici dei maggiori quotidiani,in questi giorni viene anchepresentato in Canada all’HotDoc, mercato internazionaledel documentario.Cinquantadue anni, nato aPoirino da una famiglia provenientedal Roero, capostazionea Pessione dal 1979 finoa quando venne chiusa circauna decina d’anni fa, Balla o-ra è in servizio a Villanovad’Asti. Da sempre si dividefra cinema e ferrovia. E fraPoirino e Roma, dove vivonola moglie e i due figli, Simonedi 12 anni e Maria di 2 e mezzo.Il suo incontro con l’economistaucciso dalla Br ha radicilontane: Balla lo conobbenegli anni Ottanta a Roma,quando redigeva la sua tesiPietro Balla, autore del film insieme alla moglie Monica Repetto.in scienze politiche propriosulle teorie di Tarantelli.«Avevo cominciato a costruirela tesi studiando le sueteorie di modernizzazione delmondo del lavoro - ricordaBalla - Per un paio d’anni,dall’83, sono andato a Romauna volta al mese proprio perincontrare direttamente Tarantellie i suoi collaboratori.Poi, dopo il suo assassinio, horivisto tutto quanto e il miostudio s’è incentrato sulla suafigura».Del film ha scritto la sceneggiatura,insieme alla moglieche ha curato la regìa.«Il documentario ricostruiscela vita e l’opera dell’economistaattraverso gli occhi delfiglio Luca, ora divenuto unostorico - spiega l’autore - Unfiglio che non ha avuto moltotempo per conoscerlo. Avevacompiuto da tre giorni tredicianni quando il padre venneucciso. Attraverso questa vicendapassa anche un pezzodella storia sociale e nazionaledi quegli anni».Co-autore, voce narrante einterprete è lo stesso Luca Tarantelli.Con lui la madre, CaroleBeebe. Tanti i testimonidi rango: dall’ex presidentedella Repubblica Carlo AzeglioCiampi (all’epoca governatoredella Banca d’Italia esuo mentore che mandò il giovaneeconomista a studiarenegli Stati Uniti), ai sindacalistiPierre Carniti e Aris Accornero,all’ecomista GuidoROGOVisibili le periziesulla maternadistruttaRey, al successore di CiampiAntonio Fazio per citare soloi più noti.Da una ventina d’anni Balladirige o scrive le sceneggiatureper film d’impegno sociale.Fra gli ultimi ricordiamonel 2007 "Cocaina" e "Operai"l’anno dopo (entrambitrasmessi da Raitre) e l’annoscorso quello sulle vittime all’acciaieriaThyssen di Torino,presentato anche alla Mostradel cinema di Venezia. O-ra Tarantelli.Oltre al fatto di aver studiatole sue teorie ed averloconosciuto, cosa l’ha spinto aricordarlo con questo documentario?«Era una personadi grande carisma - rispondeil regista poirinese - I giovani,◗◗ POIRINO - Cosa è successonel rogo dellascuola materna di stradaAntica delle Postenell’agosto scorso? Ilgruppo di minoranza La Svolta chiede di nuovo idocumenti conservati in Municipio sull’incendioche ha mandato in fumo, insieme all’edificio quasifinito, 1.300.000 euro.Gli stessi consiglieri avevano già chiesto di vederele relazioni all’indomani dell’incendio. Ma ilsindaco Sergio Tamagnone le aveva negate. «Orala faccenda è chiusa, non ha più senso secretare queidocumenti», dicono Mollo, Nicco e Sisca. Il capodella Giunta è d’accordo: «Adesso che le perizie dell’assicurazionesono finite e il risarcimento è assicuratosi può fare».Ma perché prima no? «Una parte dei documentierano verbali fatti sul momento, approssimativi -sostiene - redatti da personale non specializzato.Forse addirittura da capisquadra e vigili del fuocovolontari. Valutazioni che potevano dare informazioniimprecise, magari anche creare allarmi ingiustificati».anche chi non era sulla suastessa linea, gli riconoscevanol’onestà e la forza delle sue idee(di qui il titolo). E soprattuttovedevano che il suo lavoro erain funzione del benessere generalee non certo per il tornacontopersonale».E’ stato difficile mettere insiemetutto il materiale necessario?«Per quanto riguardale testimonianze, no -assicura Balla - Erano tutti felicidi collaborare esendo legatial suo ricordo da grandeamicizia e rispetto. Se mai èstata impegnativa la ricostruzionedel suo percorso intellettuale,renderne sempliceil suo racconto. Ma è stato fondamentaleil supporto del figlioe della moglie».Il montaggio di tutta lamassa di materiale raccolto èstato affidato al torinese BeppeLeonetti.«Abbiamo colto al volo la ricorrenzadei 25 anni dall’omicidioper ricordare una figuracertamente importantedella nostra storia recente manon notissima fra le giovanigenerazioni - aggiunge MonicaRepetto - Eppure egli harappresentato alla fine degliAnni Settanta il teorico di unpensiero economico che non restaconfinato alla sua epoca,ma tocca argomenti fondamentaliancora oggi».Per esempio? «Una politicaeconomica che consenta ai giovanidi entrare nel mondo dellavoro - prosegue Repetto - Untentativo di combattere la disoccupazionee modernizzareil mondo del lavoro abbattendoi meccanismi che lo rendevanorigido».Forse l’esito sociale,trent’anni dopo, non è quelloche lui avrebbe sperato: la radicedelle sue idee avrebbe dovutoportare frutti più generosiper tutti: «Penso propriodi sì. Lui era alla ricerca delNew Deal che in Italia non c’èmai stato - riconosce la regista- Era un uomo "scomodo",che aveva una fede incrollabilenella forza delle sue idee ecredeva nella meritocrazia».Ma attraverso la figura diTarantelli c’è anche il tentativodi "rileggere" quegli Annidi piombo: «Ritornare aguardare quel periodo dalpunto di vista delle vittime -conclude Balla - E per noi diguardare a quegli anni da unaltro punto di vista, quello appuntodei parenti delle vittime».Mario GriecoDOMENICACamminatanelle terredi tinchee asparagiPOIRINO - Asparagi, tinche epelobati: questi sono i tre“tesori” della natura poirinesee in loro omaggio l’Unitre,in associazione con ilConsiglio di biblioteca, organizzaper domenica 2maggio la quarta edizionedella “Camminata”. L’appuntamentoè rivolto a tutti,non solo ai soci, per unpercorso pianeggiante dicirca 7 chilometri. Per i-scriversi c’è tempo ancoraoggi, venerdì.Il ritrovo sarà alle 9,30 inpiazza Italia. Partenza alle10 con destinazione Tetti E-lia, e prima sosta con visitaguidata all’oasi naturalistica.Alle 11,15 è previsto l’arrivoin frazione Avatanei,con punto di ristoro e visitealla chiesa di San Carlo e allacappella della Madonnadi Lourdes. La camminataprosegue verso frazione Favaricon la visita guidata allachiesa parrochiale diSant’Antonio da Padova.Alle 12,30 pranzo nel saloneparrocchiale, con il seguentemenu: affettato, a-sparagi con salsa, risottocon asparagi, tinche, arrostocon contorno di patate,vino e acqua. Dopo mangiatosi prosegue verso CascinaBellezza, per ammirareil sito per la tutela del pelobatefosco, l’anfibio a rischiodi estinzione che da anni èprotetto nella campagne poirinesi.Conclusione della giornataalle 17,30 con rientro apiedi o con mezzi propri.Iscrizioni 18 euro alla bibliotecacivica di via CesareRossi 12, aperta in oirario 9-11,30 e 15-17,30. Per informazioni:011-945.01.14.