Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di Per Poirino informazioni:sito web: http://archivio.lastampa.itemail: archivio@lastampa.itCARABINIERI. TRA BRA E CARMAGNOLA Presa gang dei passamontagnaFurtie rapine con il volto mascherato. Due donne da apripista Bloccati insette originari del Torinese I colpi messi a segno da dicembre agennaioPubblicazione: [24-04-<strong>2010</strong>, STAMPA, CUNEO, pag.55] -Sezione:Autore: ASSELLE ERICAERICA ASSELLE MARISA QUAGLIA BRA Le due donne avevano il compito difare i nei locali presi di mira. Poi i complicientravano, con un passamontagna bianco calato sul volto (e in alcunicasi impugnando una pistola 9x21). E proprio dalcopricapo ha preso il nome l'Operazione . Il si e' ripetuto 7 volte tra il 26 dicembre 2009 e il 12 gennaio <strong>2010</strong>:il primo colpo in un'agenzia per le scommesse a Carmagnola, poi unatabaccheria sempre a Carmagnola, successivamente in un negozio dialimentari a Ceresole, in una tabaccheria e un piccolo supermercatoa Sommariva Bosco, in un centro scommesse di Poirino. L'ultimo colpoalla tabaccheria di Sanfre'. Non tutti i tentativi di rapina eranoandati a buon fine: a Ceresole i malviventi erano stati messi infuga da un'anziana, mentre dopo l'ultimo colpo, a Sanfre', MaurizioBarone era stato arrestato in flagranza, mentre raggiungeva la suaabitazione a Carmagnola. L'indagine della Compagnia carabinieri diBra, agli ordini del capitano Pasquale Iovinella con il sostitutoprocuratore Laura Deodato, ha permesso di ricostruire la rete di 7pregiudicati (oltre a Barone, Christian Talluto, Michele Mazzilli,Maurizio Machi', Virginia Sanda Opris, Maurizio Quaranta, HethelTalluto). Di eta' compresa tra i 24 e i 48 anni, sono originari delTorinese, ad esclusione di una romena. I responsabili delle rapinesono stati individuati grazie ad un lavoro minuzioso di esame deivideo registrati nei negozi rapinati. La rapina e' il reato piu'frequente sul nostro territorio.
Rassegna stampa <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> Comune di PoirinoLunedì 26n° 33 settimana 17 CRONACAL’INFORMAZIONE DEL TERRITORIOil Corriere <strong>Aprile</strong> <strong>2010</strong> 29LA DIFESATORINO - Venerdì 30 aprile laprima sessione penale della Corted’appello di Torino prenderàin esame la sentenza emessa il 14aprile del 2006 dal tribunale diAlba nei confronti di Flavio Bordizzo,56 anni, commerciante albesedi tartufi e socio amministratoredella “Tartuflavio”.Bordizzo doveva rispondere dell’accusadi aver prodotto falsefatturazioni in merito alla compravenditadi tartufi, con l’obiettivodi evadere il fisco. Insiemecon lui erano imputati PaoloSviato, 45 anni, di Castagnito eAldo Lai, 45enne di Cherasco.Al termine del processo di primogrado, il giudice monocraticodottor Roberto Croci aveva condannatoFlavio Bordizzo, difesodall’avvocato Igor Curallo di A-sti a 4 anni e 6 mesi di reclusione,Aldo Lai, patrocinato dall’avvocatoRenato Cravero, adue anni e 3.000 euro di multa ePaolo Sviato, difeso dal legale albeseDario Gramaglia, a 2 anni e8 mesi di reclusione.«Riponiamo concrete speranzenel processo d’appello. In primaistanza - ricorda Dario Gramaglia- si cercò di far rilevareSOSTIENE L’INNOCENZA. FORTI PROBABILITA’ DI PRESCRIZIONEFalse fatturazioni: al via l’appelloIn primo grado era stato condannato il commerciante Flavio BordizzoI tartufi al centro del caso giudiziarioquanto sia difficile avere il perfettocontrollo, anche amministrativo,di una merce tanto particolare,deperibile e soggetta acalo peso quale è il tartufo. Anchele transazioni avvengono inmassima parte per contanti percui questo mercato è un’esperienzadel tutto peculiare. Ricordatoquesto, mi pare che insede d’appello le difese punterannosui termini di prescrizionedel reato che, risalendo ad anniprecedenti il 2000, rientrerebbeINIZIATO PROCESSO PER POSSESSO DI STUPEFACENTIALBA - È cominciato lo scorso venerdì 23 aprile,presso il Tribunale di Alba, il processo a carico di N.R., 40enne albese accusato di detenzione e spacciodi sostanze stupefacenti. Secondo l’accusa, infatti,l’uomo si sarebbe rifornito di cocaina ed eroina sintetica(nota come “white” negli ambienti della tossicodipendenza)per poi offrirla e distribuirla ad avventorie clienti del circolo privato albese di cui eracontitolare.Le indagini, condotte dai Carabinieri, avevano presoavvio già nel 2005, a seguito di una morte per o-verdose: gli accertamenti e le attività di controllo suun gruppo di 5 extracomunitari che esercitavanoun’intensa attività di spaccio nell’albese, con baseampiamente nei termini di prescrizione».Dalle indagini delle FiammeGialle era infatti emersa la realizzazionedi una fatturazione fittizia- nel periodo fra il 1997 e il1998 - per un ammontare di oltre2 miliardi di lire. Inoltre fra il1998 ed il 1999, Flavio Bordizzoavrebbe emesso fatture perconsentire l’evasione fiscale anchedi altre aziende.Beppe Malòoperativa in corso Piave, hanno quindi permesso difar emergere un giro di spaccio in pieno centro storico,con la cessione di dosi di sostanze stupefacentiin via XX Settembre, nei pressi delle Poste, in vicolodel Pozzo e in via Ospedale.Il coinvolgimento di N. R. nel processo, subito rinviatoal prossimo 17 settembre, si basa sulle intercettazionetelefoniche. «Il mio assistito - spiega l’avvocatoalbese Roberto Ponzio, difensore dell’imputato- respinge le accuse a suo carico e chiederà latrascrizione integrale delle intercettazioni su cui sifonda la prova d’accusa, perché ritiene che la letturaintegrale possa escludere la cessione a terzi dellesostanze stupefacenti». (P. R.)I tagliandi potrebbero essere stati contraffatti primaTruffa alla Ferrero, prima udienzarespinte richieste di prescrizioneIl processo per truffa riguarda unconcorso legato ai “Kinder Bueno”ALBA - Si è aperto lunedì il procedimentopenale a carico di 59persone chiamate a rispondere ditentata truffa in seguito alla denunciaquerela presentata dalla FerreroSpa in relazione alla presentazionedi 300 tagliandi “vincitori” diun concorso a premi - collegato allalinea Kinder Bueno - per il qualeerano previsti solo 20 tagliandivincenti un quad del valore di13.000 euro. Nel corso dell’udienzail dottor Giacomo Marson ha respintol’eccezione preliminare diprescrizione presentata da alcunilegali ritenendo che il reato sia statocommesso successivamente alladata d’invio degli incarti e solonel momento in cui, preso atto dellaposizione della multinazionalealbese che ricusò tutti i tagliandi ricevuti,i falsi vincitori perseverarononel reclamare la vincita.I legali della Ferrero, parte civilecon l’avvocato Gianclaudio Andreis,hanno ribadito la remissionedi querela nei confronti degli imputatiche rinunceranno al premio.«Con ogni probabilità - spiegal’avvocato albese Dario Gramagliache patrocina numerosi imputati -alcuni degli accusati e tra essi anchequalche mio assistito vorrannoavvalersi di questa via d’uscita.Le perizie eseguite dimostrerebberoche tutti i tagliandi sarebberocontraffatti e questo potrebbe farpensare ad una regìa precedentel’entrata in possesso dei tagliandida parte dei presunti vincitori. Nelcorso delle prossime udienze vedremocome evolverà la situazione».Il dottor Marson ha poi disposto ildifferimento dell’udienza al prossimo8 novembre per la formale a-pertura del dibattimento.B. M.FRA SANFRE’ E SOMMARIVA BOSCO AVEVANO PRESO DI MIRA LE TABACCHERIEArrestata banda di rapinatori che aveva agito nel RoeroTutti residenti nel Torinese, sono considerati responsabili di 7 colpi anche a CarmagnolaGli inquirenti che hanno portato a termine la delicata indagineALBA - Le forze dell’ordine hannobrillantemente chiuso l’operazione“Mefisto”, arrestando settepersone considerate responsabilidi alcune rapine avvenuta fra il dicembredel 2009 e il gennaio diquest’anno fra Torinese e alcunipaesi del Roero.Le indagini sono state portate a-vanti dai carabinieri della Stazionedi Bra, guidati dal Capitano PasqualeIovinella e coordinate dalsostituto Procuratore Laura Deodatoe hanno condotto alle accusedi rapina nei confronti di MaurizioBarone, Christian TallutoMaurizio Machì, Michele Mazzilli,Virginia Sandra Opris (rumena),Hethel Talluto e MaurizioQuaranta, tutti italiani, tranne laOpris, di età compresa fra i 24 e i48 anni, tutti residenti nell’area delTorinese, alcuni di loro pregiudicati.La banda era ben organizzata, o-gnuno ricopriva il suo ruolo all’internoper compiere colpi veloci.In questo modo sul nostro territorioall’inizio dell’anno avevanoagito a Sommariva Bosco il 7e il 9 gennaio presso una tabaccheria,a Poirino presso un’agenziadi scommesse e il 12 gennaioavevano rapinato ancora una tabaccheriaa Sanfré. Quest’ultimaazione ha rappresentato un puntodi svolta per l’indagine, visto chenell’occasione venne arrestatoMaurizio Barone. Al gruppo è ancheattribuito un tentativo di rapinafallito in un supermarket di Ceresole,quando il giorno della festadi Halloween una anzianacliente aveva messo in fuga unmalvivente, pensando si trattassedi uno scherzo legato alla festività.Per il resto le indagini sono stateportate a conclusione grazie alletestimonianze, alle comparazionidelle immagini delle telecamereposte nei locali colpiti. Alcuni diloro avevano agito a volto scoperto.Attualmente sono attribuite allabanda 7 colpi, ma non si escludene abbiano commessi altri, leindagini proseguono. Gli arrestisono stati confermati anche dalTribunale della libertà.Diego De FinisForse per un malore ha perso il controllo dell’automezzo finendo contro un lampioneMorto corriere della “Olio Carli” sulla Cortemilia-Santo StefanoGiuseppe Schellino 46 anni di Costigliole d’Asti stava rientrando alla guida del furgoneROCCHETTABELBO - Avevaappena terminato il suo giro diconsegne per conto della ditta “OlioCarli”. Giuseppe Schellino, corrieredi quarantasei anni di Costiglioled'Asti, è morto nel pomeriggiodi giovedì alla guida del suofurgone mentre percorreva la provinciale592 “Cortemilia-SantoStefano Belbo”. L’incidente è avvenutoverso le 17 a RocchettaBelbo, molto probabilmente a causadi un malore. L’uomo si è sentitomale prima di imboccare l’ingressodi una piccola galleria- paramassinel centro del paese : haperso il controllo del furgone a-ziendale andando a finire la corsaprima contro un lampione e poicontro un muretto di cemento.L’impatto non gli ha dato scampo,è deceduto sul colpo. Sul posto sonointervenuti i vigili del fuoco, isanitari del 118 e i carabinieri diSanto Stefano Belbo per la ricostruzionedella dinamica dell’incidente,nel quale non sono rimasticoinvolti altri veicoli. L’ultimo incidentemortale a Rocchetta avvennecinque anni fa quando un ciclistafu investito da una macchinain pieno centro abitato. “Abbiamosegnalato più volte alla Provinciala pericolosità della strada dove ilcorriere ha perso la vita- commentail sindaco Alessandro Pio-, è unrettilineo dove le macchine passanoa velocità troppo elevata. Occorreche si prendano provvedimentiper garantire maggior sicurezza.”.M. A.PREGIUDICATO TORINESE AVEVA ANCHE PRESO ALCUNE BOTTIGLIE DI VINO PREGIATOFalso turista “scrocca” una permanenza ad Alba senza pagareALBA - Accade anche che ad Alba,tra i tanti turisti italiani e stranieripresenti in città in occasionedella 34 a edizione di Vinum, ci siaqualche truffatore. Un 50enne pregiudicatodi Torino, nello scorsoweek-end, ha prenotato infatti u-na stanza singola in un lussuoso albergodel centro storico albese dicendosimolto interessato a visionaregli stand della fiera enogastronomica.L’uomo è regolarmentearrivato in hotel ed ha richiestodi poter usufruire della pensionecompleta e quindi pranzo eVANDALISMO DENUNCIATI TRE GIOVANIALBA - Denunciati alla Procura della Repubblica tre ragazzi operaied una ragazza disoccupata, di età compresa tra i 18 ed i 22 anni,per il reato di concorso in danneggiamento aggravato. I giovani,alcune notti fa, dopo aver partecipato ad una festa di compleanno,mentre percorrevano a piedi una via del centro storico,hanno cominciato a prendere a calci alcune auto in sosta, a romperegli specchietti retrovisori di altri veicoli e a forare qualchepneumatico.L’episodio, però, è stato registrato dalle telecamere del sistema divideo-sorveglianza comunale posto su un crocevia.L’intera scena, che riproduceva con chiarezza gli atti vandalici compiutidagli indagati, è stata acquisita dai carabinieri la mattina seguente,quando in caserma si sono presentati per sporgere denunciai proprietari delle vetture danneggiate. Le vittime potranno otteneredirettamente dagli autori del reato il risarcimento dei danniquantificati sino ad ora in più di 2 mila euro. (M. A.)cena per tre giorni consecutivi (venerdì,sabato e domenica) nel ristorantedella struttura ricettiva. Pertutto il giorno era in giro a fare ilturista, salvo poi a consumare i pastiin albergo, dove veniva vistorientrare sempre con bottiglie di vinod’annata acquistate in città (Baroloe Barbaresco in particolare).Domenica sera, dopo aver cenato,ha fatto perdere le sue tracce e nonha provveduto a saldare il contonella direzione dell’hotel. Ha caricatoil vino nel bagagliaio dellasua auto ed è andato via come senulla fosse. L’indomani ai titolaridell’albergo non è restato altro chedenunciare il fatto in caserma ed icarabinieri hanno immediatamenteavviato le indagini sul conto deltruffatore. I militari sono risaliti all’identitàdel disoccupato torinesecon svariati precedenti penali specificiper ferie in hotel e pasti consumatiin ristoranti e non pagati invarie località di villeggiatura italianee lo hanno denunciato per ireati di truffa ed insolvenza fraudolenta.L’ammontare del raggiroattuato ai danni dell’albergo e ristoranteammonta ad oltre 700 euro:le indagini sono tuttora in corsoper stabilire dove il truffatore torineseabbia acquistato le tante bottigliedi vini pregiati o d’annata cheè stato visto poi caricare in macchina.Non si esclude infatti chepossa trattarsi di altre truffe ai dannidi commercianti vinicoli od e-spositori della manifestazione Vinumai quali l’indagato può averpagato con assegni scoperti o conaltri sistemi truffaldini di pagamento.M. A.IN BREVEIN CARCERE PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZAALBA - Si può finire in carcere anche per guida in stato di ebbrezzaalcolica, come è successo ad un operaio di Asti. Domenica 15 a-prile i carabinieri di Alba hanno fatto scattare le manette ai polsi dell’operaioedile 40enne, torinese d’origine e da diversi anni abitantead Asti, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso a suo caricodal Tribunale di Asti per il reato di guida in stato di ebbrezzaalcolica. L’uomo, avendo saputo dai suoi parenti che da alcuni giornile forze dell’ordine lo stavano cercando a casa e sul posto di lavoro,dopo essersi reso irreperibile per un po’ di tempo, ha preferitopoi recarsi nella caserma di Alba per costituirsi. L’astigiano devescontare una condanna definitiva a 15 giorni. (M. A.)DUE ANZIANI INVESTITI AD ALBAALBA - La scorsa settimana due pedoni sono stati investiti sulle stradealbesi. In corso Cortemilia V. V. di 22 anni ha colpito M. T. 77enne,mentre attraversava il corso su passaggio pedonale, l’anziano,portato in pronto soccorso, è stato dimesso con una prognosi di 10giorni. In corso Langhe, B. V di 82 anni, è stato investito dall’autocondotta da C.R., 64enne, mentre attraversava le strisce pedonali,senza gravi conseguenze. (D. D. F.)ARRESTATO PER POSSESSO DI DROGAALBA - E’ finito in manette con l’accusa di detenzione per lo spacciodi sostanze stupefacenti il 30enne disoccupato monregalese, L.G., già in passato arrestato e denunciato sempre per reati in materiadi droga. Il giovane, alla guida di un’auto sportiva, percorreva la tangenzialealbese sulla quale era di pattuglia una gazzella del Radiomobilein servizio di controllo alla circolazione stradale. L’uomo,avendo superato già ad elevata velocità il mezzo di servizio, ha acceleratoulteriormente uscendo allo svincolo Alba centro. La vetturaè stata bloccata poco dopo dall’equipaggio di una seconda gazzella.Durante il controllo, il conducente si è mostrato insofferenteverso i militari. I carabinieri hanno perquisito l’abitacolo dell’autorinvenendo una bustina contente 5 grammi di cocaina. Per lui inevitabiliquindi le manette. (M. A.)TRUFFATA VIA INTERNET COMMERCIANTE ALBESEALBA - Una commerciante di Alba che, pensando di fare un ottimoaffare ricorrendo ad acquisti on line, è stata invece raggirata daun truffatore. La donna aveva intenzione di regalare alla figlia un I-Phone di ultima generazione e aveva pensato di poter risparmiare ricorrendoagli acquisti in rete sul sito E-bay. Aveva trovato l’I-Phonenuovo a 420 euro e lo aveva comprato con la propria carta di credito.Il pacco è arrivato regolarmente salvo il fatto che si trattava diun telefonino di fabbricazione cinese, di seconda mano, del valore diuna trentina di euro. il responsabile è stato denunciato (M. A.)