infrastrutture / porto&<strong>diporto</strong>Rete Autostrade Mediterraneeal SIL di BarcellonaRAM Spa ha partecipato al SILdi Barcellona, nell’ambito delPadiglione italiano, per illustrarele iniziative a sostegno delle“Autostrade del Mare”.In un incontro con la stampa, l’Amministratoredelegato della Società,Tommaso Affinita, ha sottolineatoanzitutto l’esigenza che il sistema logisticoitaliano si misuri con le nuoveprospettive che si apriranno allorchéusciremo dalla grave recessionemondiale di questi ultimi due anni.“Sono prevedibili – ha detto Affinita- significativi mutamenti nelle dinamichedei flussi di movimentazionedelle merci su scala globale; vi saràcerto una ripresa del traffico containerizzato,che ha conosciuto unaforte flessione a seguito della cadutadei consumi sui mercati mondiali, maè probabile che l’utilizzo dei containersnon presenti più i ritmi intensidi crescita registrati prima della crisi;e ciò per le caratteristiche proprie diquesta modalità di trasporto contraddistintada una marcata rigidità, giacchèrichiede elevati volumi di investimentiin naviglio ed infrastrutture”.Professor Affinita, crescerannoallora gli spazi di mercato per iservizi ro-ro?Si, del resto questi servizi hannogià fronteggiato meglio l’attuale congiunturacon una flessione certamentepiù contenuta; il combinato strada–mare offre infatti una maggiore flessibilitàed una più rapida capacità diadattamento alle fluttuazioni delladomanda di merci. Il trasporto ro-ropresenta dunque forti potenzialitàdi crescita soprattutto nel contestoinfra - mediterraneo ed in particolarenell’interscambio sulla direttriceSud-Nord, cioè nel collegamento trai mercati dell’Europa comunitaria ele economie emergenti della spondaSud del Mediterraneo i cui tassidi crescita, com’è noto, sono ormai adue cifre, tra l’altro con massicci investimentiinfrastrutturali nella portualità,da Damietta e Port-Said fino adOrano e Tangeri. Il futuro dei trafficimarittimi nel contesto mediterraneoaffida dunque un ruolo essenziale adun reticolo di “Autostrade del mare”non soltanto come veicolo di relazionicommerciali, ma allo stesso tempocome strumento di una integrazioneeuro - mediterranea in chiave anchepolitica e culturale.Il sistema logistico italiano comeaffronta questo futuro?Il sistema logistico italiano ed inparticolare il cluster marittimo – portuale,è chiamato ad una sfida im-14 - <strong>giugno</strong> 2010
portante; per non perderla occorremettere mano alle persistenti carenzedella nostra portualità che necondizionano il posizionamento competitivoed in particolare – per quelloche riguarda più da vicino il mondodell’autotrasporto e le prospettive disviluppo delle Autostrade del mare– alle forti criticità del cosiddetto “ultimomiglio”, cioè dell’interconnessionetra i nodi portuali e le reti terrestrie ferroviarie; sono fattori di debolezzadel sistema che condizionanopesantemente l’accessibilità dei portie dunque la fluidità dei flussi di traffico,incidendo in definitiva sui tempidi consegna degli auto-trasportatoriche volessero utilizzare la modalitàmarittima.Come migliorare i fattori di debolezza?Le questioni cruciali da risolveresono sostanzialmente due: attivare imeccanismi di una efficace programmazionee reperire risorse finanziarieadeguate rispetto alla mole degliinvestimenti da effettuare. Sul primopunto è indispensabile un indirizzostrategico, un quadro di riferimentonazionale che coordini i diversi attoridel sistema e che metta a fattor comunead esempio gli interventi delloStato e le scelte delle Regioni; aquest’ultimo riguardo l’ormai avviatofederalismo accentuerà, anche nelsettore dei trasporti, l’iniziativa delleRegioni ed implicherà una più direttadislocazione delle risorse proprioa livello regionale; a più forte ragione,proprio per evitare dispersioni oduplicazioni di interventi, è indispensabileuna cabina di regia, un Pianodella logistica rivisitato, ammodernato,idoneo alle nuove sfide del postcrisi;la Consulta per l’autotrasporto ela logistica, appena ricostituita potràoffrire, su impulso del suo Presidente,il Sottosegretario Giachino, lasede più idonea per mettere a puntoun efficace quadro programmatico diriferimento.Considerando la crisi, come reperireingenti risorse finanziarie?L’altro grande tema è quello delreperimento delle risorse occorrentiper garantire un’effettiva competitivitàdel nostro sistema logistico, acominciare dalle grandi infrastrutturedi rete e dai nodi portuali; e qui è necessarioormai abbandonare vecchiementalità legate al solo investimentopubblico; le condizioni della finanzastatale, i sempre più stringenti vincolidi bilancio impediscono ormai lamobilitazione di un volume adeguatodi risorse; è significativa in propositola persistente difficoltà ad attivarel’autonomia finanziaria delle AutoritàPortuali. Occorre allora un approccioinnovativo, l’unica via percorribileormai è quella del partenariatopubblico - privato: la mano pubblicadovrà definire le scelte strategiche,il quadro di riferimento normativo edamministrativo in grado di assicurareprocedure trasparenti e certe nellatempistica mentre l’iniziativa privatapotrà apprestare i capitali occorrenti,trovando le sue convenienze ed ilritorno degli investimenti nella gestionedelle infrastrutture e dei sistemilogistici.Parlando di risorse finanziarie sipensa anche agli incentivi?Vorrei sottolineare l’efficacia di unapolitica intelligente e mirata di incentiviin grado di orientare e sostenerele scelte del mercato e degli operatori.Da questo punto di vista abbiamoavuto la felice esperienza dell’ECO-BONUS, un incentivo che ha sollecitatoed aiutato gli autotrasportatoria privilegiare la modalità marittimae le “Autostrade del mare”. I risultatidi questa esperienza sono noti; si ètrattato di una misura particolarmenteagile dal punto di vista operativo che,superate le iniziali difficoltà, ha messoa disposizione dell’auto-trasportoun significativo volume di risorse;RAM ha da tempo liquidato le istanzedel 2007 per circa 50 milioni di Euro;verrà completato entro l’estate l’esamee la liquidazione delle pratichedel 2008 per un ammontare di circa70 milioni; sono state acquisite ledomande per il 2009 (circa 260) cheverranno esaminate e liquidate entroTommaso Affinita, Amministratore delegato RAM SPAi primi mesi del 2011.E’ stata una iniziativa efficace?Che si sia trattato di una misura efficaceè testimoniato dall’attenzioneche gli ambienti comunitari stannodedicando a questa iniziativa italiana,prefigurando una estensionedell’ECOBONUS a livello europeo,che potrebbe quindi diventare unamisura strutturale a sostegno dell’autotrasportoche sceglie la modalitàmarittima. Intanto però sarebbe veramenteirragionevole interrompereun circuito virtuoso che ha visto, nel2007, 500.000 viaggi di TIR sottrattidalla rete stradale ed indirizzati sullenavi RO-RO; andrebbe dunque assicuratacontinuità a questo incentivoalmeno per il biennio 2010 – 2011in modo da non vanificare il positivotrend di utilizzo della modalità marittimache l’ECOBONUS ha attivato,in attesa appunto che diventi unamisura comunitaria. Il Ministro Matteolisi è già impegnato per ottenereil rifinanziamento dell’ECOBONUS esarebbe opportuno che tutti i soggettiinteressati – dall’armamento alle Associazionirappresentative dell’autotrasporto- sostenessero decisamentetale impegno.Stefania Vergani<strong>giugno</strong> 2010 - 15