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06_giugno - Porto & diporto

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portante; per non perderla occorremettere mano alle persistenti carenzedella nostra portualità che necondizionano il posizionamento competitivoed in particolare – per quelloche riguarda più da vicino il mondodell’autotrasporto e le prospettive disviluppo delle Autostrade del mare– alle forti criticità del cosiddetto “ultimomiglio”, cioè dell’interconnessionetra i nodi portuali e le reti terrestrie ferroviarie; sono fattori di debolezzadel sistema che condizionanopesantemente l’accessibilità dei portie dunque la fluidità dei flussi di traffico,incidendo in definitiva sui tempidi consegna degli auto-trasportatoriche volessero utilizzare la modalitàmarittima.Come migliorare i fattori di debolezza?Le questioni cruciali da risolveresono sostanzialmente due: attivare imeccanismi di una efficace programmazionee reperire risorse finanziarieadeguate rispetto alla mole degliinvestimenti da effettuare. Sul primopunto è indispensabile un indirizzostrategico, un quadro di riferimentonazionale che coordini i diversi attoridel sistema e che metta a fattor comunead esempio gli interventi delloStato e le scelte delle Regioni; aquest’ultimo riguardo l’ormai avviatofederalismo accentuerà, anche nelsettore dei trasporti, l’iniziativa delleRegioni ed implicherà una più direttadislocazione delle risorse proprioa livello regionale; a più forte ragione,proprio per evitare dispersioni oduplicazioni di interventi, è indispensabileuna cabina di regia, un Pianodella logistica rivisitato, ammodernato,idoneo alle nuove sfide del postcrisi;la Consulta per l’autotrasporto ela logistica, appena ricostituita potràoffrire, su impulso del suo Presidente,il Sottosegretario Giachino, lasede più idonea per mettere a puntoun efficace quadro programmatico diriferimento.Considerando la crisi, come reperireingenti risorse finanziarie?L’altro grande tema è quello delreperimento delle risorse occorrentiper garantire un’effettiva competitivitàdel nostro sistema logistico, acominciare dalle grandi infrastrutturedi rete e dai nodi portuali; e qui è necessarioormai abbandonare vecchiementalità legate al solo investimentopubblico; le condizioni della finanzastatale, i sempre più stringenti vincolidi bilancio impediscono ormai lamobilitazione di un volume adeguatodi risorse; è significativa in propositola persistente difficoltà ad attivarel’autonomia finanziaria delle AutoritàPortuali. Occorre allora un approccioinnovativo, l’unica via percorribileormai è quella del partenariatopubblico - privato: la mano pubblicadovrà definire le scelte strategiche,il quadro di riferimento normativo edamministrativo in grado di assicurareprocedure trasparenti e certe nellatempistica mentre l’iniziativa privatapotrà apprestare i capitali occorrenti,trovando le sue convenienze ed ilritorno degli investimenti nella gestionedelle infrastrutture e dei sistemilogistici.Parlando di risorse finanziarie sipensa anche agli incentivi?Vorrei sottolineare l’efficacia di unapolitica intelligente e mirata di incentiviin grado di orientare e sostenerele scelte del mercato e degli operatori.Da questo punto di vista abbiamoavuto la felice esperienza dell’ECO-BONUS, un incentivo che ha sollecitatoed aiutato gli autotrasportatoria privilegiare la modalità marittimae le “Autostrade del mare”. I risultatidi questa esperienza sono noti; si ètrattato di una misura particolarmenteagile dal punto di vista operativo che,superate le iniziali difficoltà, ha messoa disposizione dell’auto-trasportoun significativo volume di risorse;RAM ha da tempo liquidato le istanzedel 2007 per circa 50 milioni di Euro;verrà completato entro l’estate l’esamee la liquidazione delle pratichedel 2008 per un ammontare di circa70 milioni; sono state acquisite ledomande per il 2009 (circa 260) cheverranno esaminate e liquidate entroTommaso Affinita, Amministratore delegato RAM SPAi primi mesi del 2011.E’ stata una iniziativa efficace?Che si sia trattato di una misura efficaceè testimoniato dall’attenzioneche gli ambienti comunitari stannodedicando a questa iniziativa italiana,prefigurando una estensionedell’ECOBONUS a livello europeo,che potrebbe quindi diventare unamisura strutturale a sostegno dell’autotrasportoche sceglie la modalitàmarittima. Intanto però sarebbe veramenteirragionevole interrompereun circuito virtuoso che ha visto, nel2007, 500.000 viaggi di TIR sottrattidalla rete stradale ed indirizzati sullenavi RO-RO; andrebbe dunque assicuratacontinuità a questo incentivoalmeno per il biennio 2010 – 2011in modo da non vanificare il positivotrend di utilizzo della modalità marittimache l’ECOBONUS ha attivato,in attesa appunto che diventi unamisura comunitaria. Il Ministro Matteolisi è già impegnato per ottenereil rifinanziamento dell’ECOBONUS esarebbe opportuno che tutti i soggettiinteressati – dall’armamento alle Associazionirappresentative dell’autotrasporto- sostenessero decisamentetale impegno.Stefania Vergani<strong>giugno</strong> 2010 - 15

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