30Una bella esperienzaIl Comitato per le Pari Opportunità termina il proprio mandatoMariaAntoniettaSassaniPARI OPPORTUNITA’Dopo quasi diciassette anni di attività,il nostro Comitato terminail proprio mandato, sostituito dainuovi organismi paritetici di recentecostituzione.E’ dunque tempo di bilanci e disaluti e vorrei qui ripercorrereun po’ della nostra storia, cercandodi essere obiettiva , anche senon posso nascondere una certaemozione, intrisa di malinconia edi orgoglio.Il primo Comitato Regionale perle Pari Opportunità risale al gennaiodel 1995 e da allora ha vistomodificarsi più volte il suo assettoe succedersi molti componenti,ma non è mai venuta meno unagrande coesione interna , né lavolontà di operare concretamentee nel miglior modo possibile.Sono molte le iniziative ed i progettirealizzati e sarebbe davverotroppo lungo elencarli tutti, malasciatemi ricordare, in ordinesparso, almeno quelli più significativi.Il “Codice etico - Profilicomportamentali contro lemolestie sessuali nei luoghi dilavoro”E’ stato uno dei nostri primi documenti.Datato 1997 e successivamentereiterato per adeguarloalle innovazioni normative, è statoadottato - in vari tempi - da tuttele Direzioni Regionali dell’ <strong>Emilia</strong><strong>Romagna</strong> (Entrate, Territorio,Demanio , Dogane), che sono statesicuramente fra le prime pubblicheamministrazioni ad accoglierne iprincipi e le finalità.L’asilo nido aziendalePresso la <strong>Direzione</strong> Regionale <strong>delle</strong>Entrate è in funzione dal 2008un bellissimo asilo nido aziendale(L’isola dei tesori), realizzatograzie all’ impegno di molti, fracui di primaria rilevanza la stessa<strong>Direzione</strong> Regionale, ma di cuirivendichiamo l’iniziativa, la cura<strong>delle</strong> prime fasi del progetto eduna fattiva partecipazione sinoalla sua felice conclusione.Le iniziative per migliorare lecondizioni e l’ambiente di lavoroIl progetto “Riprendiamo illavoro insieme”Destinato ai dipendenti costretti alunghe assenze, prevede di fornireloro un concreto supporto, siadurante l’assenza stessa, sia alrientro in Ufficio.L’obiettivo del progetto è quello ditutelare le competenze personalie di favorire il reinserimento inservizio di quei lavoratori chepotrebbero trovarsi in difficoltà.Il progetto “Lavoro senzaostacoli”E’ fra le ultime iniziative delComitato, che ha predispostoun progetto per consentire aidipendenti disabili di superare ildisagio lavorativo dovuto sia alleloro specifiche esigenze, sia alleinnovazioni organizzative degliUffici.In particolare riguarda il personalenon vedente e ipovedente,fino ad ora addetto ai centralinitelefonici, che dovrà essere ricollocatodopo l’abolizione deglistessi centralini.Il progetto si è concluso con la formulazione,da parte del Comitato,di concrete proposte ai competentiUffici centrali.Il progetto “screening”In collaborazione con la Regione<strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong>, è stato realizzatoun progetto con l’ obiettivodi raccogliere dati statistici e difavorire la partecipazione deidipendenti degli Uffici finanziariagli screening gestiti dalla stessaRegione per la prevenzione dialcune malattie tumorali.Le attività di informazioneOltre ad aver risposto allesingole richieste, abbiamo predispostoe distribuito raccolte <strong>delle</strong>disposizioni normative e contrattualiin materia di conciliazione fralavoro e famiglia, per fornire unostrumento di facile utilizzo sia aidipendenti sia alle strutture degliUffici operativi che gestiscono ilpersonale.
31La formazionePer conoscere e poter divulgare lenorme in tema di pari opportunità,abbiamo colto tutte le occasioni:dal Corso di approfondimentotenuto presso la locale sede dellaScuola Superiore della PubblicaAmministrazione, ai gruppi distudio istituiti all’ interno delComitato, alla partecipazione ai“Cantieri di innovazione” tenutidal Dipartimento della FunzionePubblica.La “presenza” del ComitatoAbbiamo sempre cercato di mantenerela “visibilità” del Comitato,anche all’ interno dell’ Amministrazione,con una attiva presenzain tutte le sedi competenti.E così, per fare qualche esempio,partecipiamo alle riunionisindacali, abbiamo ottenuto l’inserimento-negli accordi sullamobilità- di alcune clausole chetengono conto <strong>delle</strong> situazionifamiliari, abbiamo sollecitato ilrispetto <strong>delle</strong> norme sulla presenzafemminile nelle commissionid’esame e nelle riserve di posti.Per creare un rapporto diretto coni dipendenti, è stata istituita unarete di “referenti del Comitato”in tutti gli Uffici finanziari dellaRegione, che ha facilitato lo svolgimentodi molte attivitàLe diverse prospettivePer dimostrare come è diversoil mondo femminile visto dalledonne, è stato organizzato unconcorso fotografico a tema,riservato alle dipendenti degliUffici finanziari, dal titolo “Ledonne fotografano le donne”, cheha riscosso molti consensi e cheha indotto a serie riflessioni.La comunicazioneRitenendo la comunicazione divitale importanza , abbiamo usatotutti gli strumenti disponibili.Il Comitato ha un suo sito nellaIntranet <strong>regionale</strong> dove pubblichiamoi nostri documenti piùsignificativi; abbiamo uno spazionel periodico aziendale “Comunicazione”,dove sono statipubblicati moltissimi articoli, amia firma, su vari argomenti: laviolenza contro le donne, la leadershipfemminile, la parità e lepari opportunità, le celebrazionidell’ 8 marzo, ecc.In particolare vorrei ricordare alcuniscritti su donne straordinarie,ma che non sono famose (come,ad esempio, Maria Luisa Dè Medicied il suo “patto di famiglia”,che ha consentito di mantenere aFirenze ed allo Stato l’immensopatrimonio artistico <strong>delle</strong> raccoltemedicee; Jessie White Mario chegià nell’ 800 si occupava di femminismoe dei relativi problemisociali, Agostina Bonetti Altobelli,che nei primi del ‘900 teneva conferenzesul divorzio, fondava una“Società operaia femminile” e la“Cassa Nazionale AssicurazioniSociali”.E’ stato compilato e diffuso unricco glossario sul linguaggio digenere (“Qualche parola sulle pariopportunità”).Il convegno “Quello che leleggi non dicono”Il convegno è stato organizzato,nel mese di maggio del 2010, incollaborazione con il ComitatoPari opportunità dell’ Università diBologna e la Consigliera Regionaledi Parità dell’ <strong>Emilia</strong> <strong>Romagna</strong>ed ha visto una lusinghiera partecipazionedi pubblico, numerosoed attento.Il tema del convegno era l’analisidei diversi effetti (mai esplicitati)che le leggi possono avere suidestinatari, pur essendo formalmenteuguali per tutti.L’obiettivo era la ricerca di quelloche le leggi non dicono per trarnespunti propositivi .Potevamo fare di meglio ? Forsesi, ma credo che il bilancio siacomunque positivo e che, tuttosommato, possiamo essere soddisfattidel lavoro svolto, perchévi abbiamo profuso impegno epassione e questo è di per sé unbel risultato.Siamo così arrivati ai saluti, malinconici,perché il Comitato èappena stato chiuso e già ne sentonostalgia.So bene che in queste occasioniè facile ricadere nel banale, manon trovo altro modo per direa tutti i componenti che si sonoalternati nel tempo quanto siastato per me importante lavorarecon loro se non con un sinceroringraziamento.Grazie a tutti della stima e dellafiducia che mi avete sempre accordato,sia volendomi come Presidenteper tutta la lunga duratadel Comitato, sia per la costantecollaborazione.Con voi mi sono sempre sentitaa mio agio e le nostre fattiveriunioni di lavoro sono semprestate anche occasioni di incontroe di confronto, mai di contrasti oconflitti e si sono sempre svolte inun clima cordiale ed amichevole.Questo Comitato termina il suomandato nella forma attuale, ma ilmio vivissimo augurio è che nullavada perduto del lavoro svolto eche la nascita della nuova strutturasia solo l’ importante momento diun percorso evolutivo dove lePari Opportunità trovino semprepiù attenzione.La nostra è stata davvero una bellaesperienza, che ora si chiude mache spero rimanga nella memoriadi tutti noi con la stessa intensitàdel ricordo che accompagnerà meper sempre.PARI OPPORTUNITA’2011Comunicazione