e quindi particolarmente adatto alle caratteristiche di<strong>Coppi</strong>, la sua prestazione fu assolutamente deludentee finì per ritirarsi prima dell’arrivo. La maglia iridataandò a Middlekamp, un forte passista olandese. Faustosi rifece pochi giorni dopo nella prova di inseguimentosu pista, nella quale conquistò il titolo mondiale.<strong>Bartali</strong> così commentò nelle sue memorie: “Io a Reimsforse non sarei stato in grado di lottare per la vittoria,che andò a Middlekamp, un olandese che andava fortesolo in pianura. Ma la maglia azzurra mi spettava didiritto. E comunque peggio di <strong>Coppi</strong>, che in quellagara si ritirò, non avrei fatto. Anzi, avrei fatto meglio,perchè io non mi ritiravo mai.” <strong>Le</strong>arco Guerra, persolidarietà con <strong>Bartali</strong>, subito dopo i mondiali si dimisedall’incarico e fu sostituito da Alfredo Binda.Nel finale di stagione <strong>Coppi</strong> si mise ancora inevidenza: mentre Magni trionfava nella 3 Valli Varesine,Fausto vinse il Giro dell’Emilia e quello di Lombardia,aggiudicandosi così, grazie alla formula del tempo, lamaglia tricolore di campione su s<strong>tra</strong>da. Mentre oggiil titolo nazionale viene assegnato in prova unica, aquel tempo veniva assegnato in base ai piazzamentinelle principali corse nazionali (i vari Giri di Toscana,Emilia, Lombardia etc etc...).E forse era più giusto fare così, visto che il titoloitaliano, assegnato in quel modo, andava quasi sempread atleti di assoluto valore, al con<strong>tra</strong>rio di oggi. Inultimo, <strong>Coppi</strong> s<strong>tra</strong>vinse ancora, per il secondo annoconsecutivo, il Gran Premio delle Nazioni a Parigi,vero e proprio campionato del mondo per cronomen,specialità per la quale i francesi, anche a quel tempo,andavano pazzi.Finì così quel 1947. Come il ’46 si era chiuso afavore di Gino, il ’47 si può <strong>tra</strong>nquillamente considerare38
a favore di Fausto. A <strong>Bartali</strong> erano andati, oltre allaSanremo, il 2° posto in un Giro da lui dominato ebanalmente perso, e il Giro di Svizzera. Un pò poco,anche tenuto conto che nel finale di stagione non avevaparticolarmente brillato. A Fausto andava, oltre che lamaglia tricolore (vittorie nel giro di <strong>Romagna</strong>, Emilia eLombardia), il Giro, la maglia iridata dell’inseguimentosu pista e il G.P. delle Nazioni. Il duello continuava...39
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(addiritura...)? Ma Armstrong si pu
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IndicePremessa pag. 5Il Giro del 19