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“BADA A COME PARLI!” in PDF - Ibfan Italia

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A volte il messaggio non corretto viene <strong>in</strong>vece trasmesso attraversole immag<strong>in</strong>i che corredano l’<strong>in</strong>formazione: le foto di mamme-modelle<strong>in</strong> forma perfetta, che esibiscono sorrisi smaglianti con un neonato(sempre bellissimo) non offrono certo una rappresentazione veritieradella realtà del post parto.La mamma normo-tipo dopo il parto spesso è sfatta, con le occhiaie, almeno 5/6chili <strong>in</strong> più di quanto dovrebbe, con la pancia un po’ gonfia dall’utero che deverientrare alle sue dimensioni normali e non ha il tempo né per vestirsi bene né perfare un giro dal parrucchiere. Non è il massimo... ma è la realtà quotidiana. A cosaserve dare come assurdo modello una modella che certamente NON ha n<strong>in</strong>nato ilneonato per gran parte della notte precedente? Redattori, capiservizio, perpiacere: se potete usate foto VERE, di mamme vere come ognuna di noi, con laciccia <strong>in</strong> più e le occhiaie, se occorre. Sorridenti, magari quello sì, ma non certotaglia 40! Questo sarebbe un aiuto vero, per mamme vere, per vivere unamaternità vera.Conoscere <strong>in</strong> anticipo la realtà può essere d’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito aiuto per calibrare le proprieaspettative e non restare ‘spiazzate’ di fronte agli imprevisti del puerperio. Inoltreuna donna ben <strong>in</strong>formata può diventare a sua volta una ‘comunicatrice’,condividendo quello che sa e che ha imparato con altre mamme. Si crea <strong>in</strong> questomodo un circolo virtuoso dell’<strong>in</strong>formazione, <strong>in</strong>dispensabile per promuovere lacultura dell’allattamento.Tutte le <strong>in</strong>formazioni adeguatamente trasmesse <strong>in</strong> un articolo possono rassicurarela neomamma confermandole le sue potenzialità di nutrire adeguatamente ilproprio bamb<strong>in</strong>o. E se c’è bisogno di ulteriori approfondimenti, le strutture persaperne di più sono a vostra disposizione, sempre e con grande disponibilità (vedipag. 54).Per la mia esperienza ho potuto constatare che le donne che più si scaglianocontro il senso di colpa del mancato allattamento sono <strong>in</strong> realtà quelle che hanno“fallito” nei loro tentativi e si sono dovute arrendere alla giunta. Se una donna nonha desiderato allattare, sicuramente non perderà tempo nei blog o nei forumdedicati alla difesa del biberon. Nel mio ruolo di responsabile delle relazioniesterne de LLL mi trovo spesso a colloquiare privatamente con donne che <strong>in</strong> spazivirtuali hanno gettato accuse e frasi pesanti verso chi le ha condannate e

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