Nash - Università degli Studi di Pavia

Introduzione
LATTE & TULIPANI
Crisi finanziarie di oggi e di ieri
di
Mariateresa Fiocca (*) e Giancarlo Montedoro (**)
“Senza dubbio vi sono stati sempre dei vizi nel mondo, ma questi vizi
possono differire in quantità, in natura, in qualità dominante e in intensità”.
Joseph de Maistre, Saggio sul principio generatore
delle costituzioni politiche e delle altre costituzioni (Parigi, 1814).
Seguendo un’impostazione di law and economics, il lavoro intende illustrare i collegamenti
esistenti fra crisi finanziarie di macro-area e crisi finanziarie della grande impresa. Per cogliere
alcuni fatti stilizzati dell’una e dell’altra, preliminarmente verranno individuate alcune analogie fra
le crisi attuali e i primi grandi episodi documentati nel passato.
La prima bolla speculativa – cioè la prima testimonianza di una significativa e generalizzata
deviazione del prezzo di un’attività dal suo valore fondamentale (la cd. fad) - è quella dei bulbi dei
tulipani olandesi, verificatasi in Europa nella prima metà del ‘600. All’inizio del ‘700, in Francia e
in Inghilterra si sviluppano due episodi “gemelli” per caratteristiche e sincronia; potremmo quindi
considerarli il primo fenomeno di contagio attraverso i limitati meccanismi di trasmissione allora
prevalenti (sostanzialmente i rumor fra diplomazie, i canali commerciali) 1 . Questi due episodi,
ancora più di quello olandese, presentano già alcune caratteristiche ricorrenti delle crisi finanziarie
internazionali odierne e dei loro rimedi, seppure ovviamente allora solo abbozzati.
Un balzo di qualche secolo conduce alle generazioni di crisi finanziarie e valutarie
sistemiche (d’area o di paese) degli anni novanta: da quella messicana (la tequila crisis) del 1994-
95, propagatasi con rapidità ad altre economie dell’area, a quella del Sud-est asiatico (la mai-tai
crisis), originatasi nel luglio del 1997 in Tailandia e diffusasi in Malesia, Filippine e Indonesia, con
ripercussioni anche sulle più robuste economie della regione, e, nella stessa estate, su Russia e
America Latina (con epicentro in Brasile); a quella turca (dall’autunno 2000) e quella argentina.
La loro ampia portata è iscrivibile a fattori quali la molteplicità dei soggetti istituzionali
coinvolti (pubblici, di mercato e, a livello sovranazionale, le IFI); il profilo geografico (contagio, un
clima di opinioni omogenee convogliate attraverso i vasi comunicanti delle Borse, ruolo-chiave
degli appartati centri off-shore e delle altre maglie deboli, sparse un po’ ovunque, del sistema
finanziario internazionale); la pervasività economica (intreccio di aspetti finanziari, valutari e reali);
gli effetti psicologici di massa.
La comunanza di alcuni importanti elementi fra questi maggiori episodi di crisi e quelli che
sia negli Stati Uniti che in Italia hanno coinvolto i sistemi di corporate governance societari 2 ad
(*) Componente della Segreteria Tecnica del Ministro dell’Economia e delle Finanze; docente a contratto di Teoria dei Giochi e delle
Decisioni presso la Facoltà di Economia della LUISS-Guido Carli. (**) Consigliere di Stato e Professore a contratto di Istituzioni di
Diritto pubblico presso la Facoltà di Economia della LUISS-Guido Carli. Sebbene lo studio sia frutto di un lavoro congiunto, i parr.
2-3 sono da attribuire a G. Montedoro; i parr. 1-4, a M . Fiocca.
1 Un’illustrazione di questi episodi è in Dash, M. (1999), Garber, P. (1989), Galimberti, F. (2002).
2 La corporate governance è il fascio di contratti che disciplinano nelle s.p.a. i rapporti tra agents (che amministrano l’impresa) e
principals (a vario titolo, portatori di interessi nei confronti dell’impresa).