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questa decida <strong>di</strong> adottare gli standard richiesti dalla comunità internazionale; b) strategia non<br />
cooperativa: continuare ad applicare le contro-misure previste per le giuris<strong>di</strong>zioni incluse nella lista<br />
qualora esse non si adeguino. Corrispondentemente, per la giuris<strong>di</strong>zione, le strategie sono: a)<br />
cooperare: adottare gli standard <strong>di</strong> regolamentazione; b) non cooperare, scegliendo <strong>di</strong> rimanere nella<br />
lista, continuando in una deregolamentazione competitiva.<br />
Rispetto al set informativo, si ipotizza informazione perfetta e completa.<br />
Il folk theorem mostra che anche i giochi <strong>di</strong> natura non cooperativa, se ripetuti in un<br />
orizzonte temporale infinito – come qui viene assunto – possono dar luogo alla cooperazione<br />
implicita tra giocatori (supergame). Esso ipotizza che il first mover – nel nostra caso, la comunità<br />
internazionale (giocatore B) – adotti una strategia cooperativa. Quest’ultima può assumere valore<br />
segnaletico ed è, quin<strong>di</strong>, interpretabile come un investimento iniziale in reputazione, che si<br />
trasforma in un sunk cost qualora l’altro giocatore scelga comunque <strong>di</strong> non cooperare.<br />
Il teorema sottende un confronto intertemporale, operato dal giocatore/giuris<strong>di</strong>zione, fra le<br />
due strategie <strong>di</strong>sponibili (regolamentare/non regolamentare).<br />
Passiamo alla formulazione matematica del problema considerando il gioco dalla prospettiva<br />
del soggetto-giuris<strong>di</strong>zione (A), e supponiamo che esso si trovi a dover decidere come rispondere<br />
alla mossa - cooperativa - del giocatore-comunità internazionale (B). Esprimiamo i payoff <strong>di</strong> A in<br />
termini <strong>di</strong> utilità (V). La funzione <strong>di</strong> utilità permette, infatti, <strong>di</strong> catturare la particolare struttura delle<br />
sue preferenze in termini <strong>di</strong> reputazione e attitu<strong>di</strong>ne al free-ri<strong>di</strong>ng. Ovviamente, non deve trattarsi <strong>di</strong><br />
preferenze “genuine” verso una buona reputazione e a favore della cooperazione in un mondo in cui<br />
gli altri cooperano: più realisticamente, maggiori sono i costi <strong>di</strong> una cattiva immagine e<br />
dell’esclusione dai circuiti internazionali della finanza, minore è la tendenza al free-ri<strong>di</strong>ng e più<br />
forte l’“impazienza” della giuris<strong>di</strong>zione a costruirsi una reputazione sui mercati finanziari.<br />
Se coopera/regolamenta, A ottiene un’utilità pari a<br />
quando entrambi i giocatori non collaborano, la sua utilità è pari a<br />
Coop<br />
V ; se defeziona, consegue<br />
Def<br />
V ;<br />
<strong>Nash</strong><br />
V . Possiamo quin<strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare<br />
Def Coop<br />
le preferenze <strong>di</strong> A secondo la seguente sequenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>suguaglianze: V > V > V<br />
Tale sequenza mette in evidenza il trade-off con cui si confronta la giuris<strong>di</strong>zione. In<br />
particolare, in un contesto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusa cooperazione internazionale,<br />
Def Coop<br />
o ( V − V ) in<strong>di</strong>ca il valore aggiunto della defezione derivante: (i) dalla deregolamentazione<br />
competitiva e (ii) dai conseguenti vantaggi originati dall’arbitraggio da regolamentazione;<br />
Coop <strong>Nash</strong><br />
o ( V − V ) in<strong>di</strong>ca il vantaggio <strong>di</strong> cooperare per evitare: (i) gli elevati costi dell’esclusione dai<br />
circuiti finanziari internazionali, e (ii) la maggiore rischiosità percepita dagli operatori<br />
nell’effettuare transazioni con la giuris<strong>di</strong>zione. I risultati (i) e (ii) rappresentano quin<strong>di</strong> il payoff<br />
della giuris<strong>di</strong>zione in corrispondenza dell’equilibrio <strong>di</strong> <strong>Nash</strong>.<br />
Pertanto, al tempo t, se il giocatore A non adegua la propria regolamentazione, ottiene un<br />
vantaggio incrementale (rispetto all’adozione <strong>di</strong> un comportamento cooperativo) pari a<br />
Def Coop<br />
( V − V ). Tuttavia, in ogni periodo successivo, egli subirà una per<strong>di</strong>ta (derivante dal fatto che<br />
<strong>Nash</strong>