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autorità preposte a vigilare sulla corporate governance, il citta<strong>di</strong>no vede minato il rispetto del<br />
proprio risparmio.<br />
Un altro spunto <strong>di</strong> analisi comparata fra crisi <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi è che elementi centrali dei<br />
primi esercizi <strong>di</strong> ingegneria sia in Francia che in Inghilterra furono le ristrutturazioni del debito<br />
pubblico me<strong>di</strong>ante operazioni <strong>di</strong> swap, veri e propri palleggiamenti <strong>di</strong> patate bollenti tra il settore<br />
pubblico e un – apparente - settore privato (quanto meno nei capitali investiti dai piccoli<br />
risparmiatori). Tali operazioni riecheggiano quelle moderne: per citarne una recente e<br />
particolarmente complessa per la forte frammentazione tra una pluralità <strong>di</strong> detentori, la<br />
ristrutturazione del debito argentino, che si inaugurò nel giugno 2001 con una prima operazione <strong>di</strong><br />
debt-swap <strong>di</strong> 30 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari.<br />
Tra Parigi e Londra si scatenò un altro fenomeno oggi tipico: la competizione per attrarre<br />
capitali e/o arginarne i deflussi (il Bubble Act inglese e i <strong>di</strong>vieti francesi <strong>di</strong> esportare capitali e altre<br />
attività facilmente liquidabili). Si sperimentarono, dunque, i primi controlli sui movimenti <strong>di</strong><br />
capitali per contrastare le onde speculative e le loro risacche.<br />
Le crisi “gemelle” del ‘700 risultarono foriere <strong>di</strong> una profonda crisi istituzionale, <strong>di</strong> tensioni<br />
politiche e sociali, <strong>di</strong> processi giu<strong>di</strong>ziari e carcerazioni: insomma, come già nella bolla dei tulipani,<br />
ne emerse la canonica <strong>di</strong>ade market-government failure. Ad aggravare il primo, un illusorio effetto<br />
ricchezza da parte dei detentori delle attività finanziarie drogava la domanda aggregata nei due<br />
paesi, con forti ricadute sul sistema dei prezzi: “bolle” nelle “bolle”. Quin<strong>di</strong>, un propagarsi della<br />
crisi economica dovuto all’intreccio tra aspetti finanziari e reali.<br />
Passando all’analisi comparata dei rime<strong>di</strong>, la portata inflazionistica e recessiva delle crisi <strong>di</strong><br />
allora non poteva certo contare sui meccanismi calmieranti oggi prevalenti, quali un sistema <strong>di</strong><br />
ancoraggio del cambio a una moneta forte (come il currency board o il crawling peg) o la<br />
dollarizzazione dell’economia. Né esisteva alcuna garanzia da parte della comunità internazionale<br />
(un analogo delle IFI) in qualità <strong>di</strong> prestatore <strong>di</strong> ultima istanza e <strong>di</strong> ispiratore <strong>di</strong> ricette <strong>di</strong> policy,<br />
come la ristrutturazione del debito a favore dei risparmiatori e le riforme strutturali per prevenirne<br />
successive. E neppure a livello societario, il <strong>di</strong>ssesto delle due Compagnie, con la conseguente<br />
rovina della massa <strong>di</strong> risparmiatori, avrebbe dato corso a inchieste circa cause, responsabili, conflitti<br />
<strong>di</strong> interesse coinvolti nelle vicende.<br />
Tuttavia, in Inghilterra, dall’episo<strong>di</strong>o della South Seas Company scaturirono alcune risposte<br />
prodromiche <strong>di</strong> quelle attuali. La Banca <strong>di</strong> Inghilterra (allora non ancora banca centrale) intervenne<br />
con una sorta <strong>di</strong> operazione <strong>di</strong> salvataggio in funzione analoga a quella <strong>di</strong> prestatore <strong>di</strong> ultima<br />
istanza; molti parlamentari furono sollevati o arrestati. Una Commissione <strong>di</strong> inchiesta fu incaricata<br />
<strong>di</strong> indagare sulle tangenti percepite dal management della Compagnia, che portò – tramite un<br />
provve<strong>di</strong>mento legislativo ad hoc – alla confisca <strong>di</strong> enormi patrimoni personali. E la Compagnia?<br />
Secondo un noto copione, sopravvisse per decenni come “ente inutile” (Galimberti, 2002).<br />
2. Alcune analogie fra crisi finanziarie macro e micro<br />
Riportandoci al presente, i principali spunti <strong>di</strong> analisi comparata fra crisi o<strong>di</strong>erne macro e<br />
micro sono in<strong>di</strong>viduabili nei seguenti fattori: a) la <strong>di</strong>mensione spaziale e gli effetti <strong>di</strong> contagio; b) la<br />
persistenza e/o l’evidenziazione <strong>di</strong> squilibri strutturali <strong>di</strong> fondo dei sistemi economici; c) il vaglio<br />
dei mercati e, in particolare delle agenzie <strong>di</strong> rating; d) le opacità del sistema; e) la dotazione