2A CONGRESSOI NOSTRIISCRITTIPERCHÉ VENGO AL CONGRESSO DI SALERNO?All’offensiva mediaticadel Vaticano, si rispondecon azioni concretePERCHÉ VENGO AL CONGRA noi iscritti ail dovere di dadignità al pensSono stato attivamente vicino alle iniziative dell’<strong>Associazione</strong><strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>, dalla lunga campagna per cambiare la legge 40,poi ancora alla battaglia di Piergiorgio Welby e per il testamentobiologico. Anche in occasione del prossimo Congresso di Salernosarò fisicamente con voi, votazioni al Senato permettendo.Conto, almeno per un giorno, di essere lì con voi.Il clima odierno nel nostro paese è certamente quello di unavigorosa offensiva di una Chiesa che sa come valersi dei suoi“laici-devoti”. Si è fatta un braccio armato, dove “armato” è metaforiconel senso delle armi intese come strumenti ma invecenon è metaforico se si intende la sua forza mediatica. Una forzamediatica, come ha dimostrato Marco Pannella nel corso diuna puntata di Porta a Porta nella quale sia il conduttore, sia laparte devota-cristiana, tendevano a trattarlo come un minorato,come un disturbatore. Poi il body language del conduttore,che alzava le braccia e gli occhi al cielo, che faceva dei segnidi diniego incredibili ed il comportamento sia dell’onorevoleprofessore e senatore Rocco Buttiglione, sia quello del cappellanodella trasmissione Monsignor Fisichella, erano assolutamentedestinati a screditare i soli dati oggettivamente verificatie materialmente incontrovertibili che Pannella stava dandoin quel momento. E cioè l’enormità di tempo che viene data intv al Papa, presunta vittima di censura ed intolleranza. Il fattoche si possa fare questo gioco, dimostra quale livello di controllototale dei media si sia raggiunto, perché nessuno lo denuncia,in nessun telegiornale del regno - papale, si intende -, innessun quotidiano che si rispetti, tra nessun critico televisivonormale. Piuttosto sono inciampati l’uno sull’altro per dire cheil papa era stato censurato, quando invece il papa aveva sceltodi non andare là dove non sembrava gradito all’universalità deipresenti ma dove una parte aveva espresso un netto dissenso.Ora il papa era perfettamente in grado di tener conto di quellasituazione, di decidere magari di affrontarla come insegnerebbela tradizione missionaria. “Vai tra i bantù che certo non sonolì ad aspettare di celebrare il cristianesimo e cerchi, con lebuone, di fargli capire che stai proponendo delle cose buone”.E invece il papa non va perché, seguendo il consiglio del famosofilm di Nanni Moretti, scopre che lo si nota di più se non va.Così determina infatti la ribellione apparente di un intero paese,di un’intera classe dirigente in nome della censura di cui sarebberimasto vittima. Come a dire che il papa o incontra il tripudiodelle folle, oppure non va. Questo vuol dire piuttosto invocarela censura delle decine di professori firmatari dell’appellocontro l’invito e di centinaia di studenti. E’ una situazioneche scredita la logica e le sequenze di ragionamento le piùelementari.Furio ColomboSenatore del Partito Democratico, editorialista egià direttore de l’Unità, Furio Colombo è uno deiparlamentari iscritti all’<strong>Associazione</strong> <strong>Coscioni</strong>MESSAGGI DAL WEBIO PARTECIPOAL SESTOCONGRESSODELLA“COSCIONI”PERCHÉ…GUSTAVO FRATICELLISono in carrozzina a rotelle ,cercoun contatto con un compagno chevada da Roma a Salerno in macchinaed abbia spazio per me e la sediache, essendo smontabile, nonoccupa molto spazio, con cui condivideròle spese del viaggio.CARMELO G. NUCERAParteciperò al Congresso perchéritengo necessario sostenere i valoridella laicità dello Stato e dellalibertà di ricerca dalle ingerenzedel Vaticano e da una buona partedella classe politica dal cuore diconiglio.PAOLA VIANELLOCondivido queste importantibattaglie per la libertà e dignitàdel cittadino.GIACOMO NARDONEPerché, tra le altre cose, la libertàdi scienza sia anche applicata all'informatica,dove impera il linguaggioinglese a solo vantaggiodelle popolazioni anglofone, lasciandoa ciascuno di voi immaginarecosa potrebbe accadere seai bambini si potesse insegnarel'uso di un comando di programmazionecome "stampa" o "faifinché" invece di "print" e "dowhile"... Perché l'Open Source sitrasformi in “fonte malferma”!GUIDO BIANCARDIDal corpo di un territorio malato.FABIO MILITO PAGLIARAPer un messaggio di civiltà che rispettila scienza e il diritto alla ricerca.DINO DI BERARDINODesidero sostenere fortemente lalibertà nella ricerca scientifica atutti i livelli, sono contrario perprincipio ad ogni forma della restrizionedella libertà individualeper le proprie scelte.ANDREA PESSARELLIVerrò a Salerno, perché se vi saràuna speranza, per l'alternativalaica e riformatrice allo stato eticoe conservatore, questa speranzanon può che nascere da lì.VALERIO FEDERICOPerché l'umanità non può permettersidi sottrarre alcuna risorsapossibile alla ricerca scientifica.ALDO BARBATILe tematiche trattate sono di miogrande interesse professionale ele condivido pienamente anchedal punto di vista personale.MONICA SOLDANORitengo fondamentale sia nellasostanza che nella forma confrontarsie sapersi riconoscerecome partner di un importantelavoro socio-culturale-politicoper l'autonomia della politica e lalaicità dello stato. Ritengo di averfatto e di continuare a fare la miaparte.GIANCARLO NOBILESarò presente alla manifestazioneper ribadire la convinzione dinoi liberalsocialisti che per giungeread una vera Italia laica in cuivi sia libera scienza in libero Stato
A CONGRESSOI NOSTRIISCRITTI3ESSO DI SALERNO?lla “<strong>Coscioni</strong>”re nuovaiero laicoSono iscritta all’<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>, e neiprossimi giorni confermerò la mia presenza al Congressodi Salerno, anche per ringraziarvi del lavoro cheportate avanti. La mia adesione all’associazione dataormai a tre anni fa. È vero, ci siamo visti troppo pocodopo quella prima assemblea dell’Ergife. Ho sempresostenuto però il lavoro fatto dall’associazione perchécredo sia un lavoro molto difficile e che meriterebbedi essere divulgato meglio. Questo non vuol dire chela mia adesione sia totale rispetto a qualsiasi progettoche l’associazione ha intrapreso, ma questo è naturale.Credo non abbiate bisogno di adesioni acritichema al contrario di persone che sostengano con moltaforza le ragioni di base dell’associazione, che sonoquelle della libertà di ricerca e soprattutto - in un panoramasempre più ampio – delle necessarie interconnessionicon i ricercatori di altri paesi e di altricontinenti per raggiungere l’obiettivo di portare sollievoa quanti sono colpiti da malattie rare o dolorosecome quella che ha colpito <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>.I laici, in qualsiasi formazione politica si trovino, sonostoricamente minoranza. Quando a Montecitorio sidiscute di questi temi eticamente sensibili, noi laici -lo dico sinceramente - possiamo contarci sulle dita diuna mano. Qui c’è un ruolo importante da giocare perl’associazione, a sostegno del pensiero laico, ancorchéfortemente - e direi sempre più - minoritario. Bastapensare all’incredibile episodio dell’invito della Sapienzarivolto al Papa e quello che ne è conseguito,con quanto abbiamo letto su tutti i giornali italianiquanto a “indignazione” contro il laicismo ed i laicisti.Non soltanto siamo pochi, ma addirittura siamoadditati come pochi e spregevoli. Ciò è una grande ingiustizia,una grottesca definizione di quello che è ilpensiero laico in tanti ambiti, incluso quello importantissimoe molto delicato della bioetica. Quindi labattaglia di noi parlamentari iscritti, anche nel centro-destra,è una doppia battaglia: da una parte sostenerele riforme e le iniziative che proponete, e contemporaneamentedare una nuova dignità a quellaminoranza assoluta che nel parlamento italiano sonoi laici.PERCHÉ VENGO AL CONGRESSO DI SALERNO?Perché i nuovi diritti civilioccorrono al PD. Senzasarebbe più debole e povero.Sarò al Congresso di Salerno poiché mi piace rivendicare con vanitàil fatto di essere stato il primo a presentare in Italia un disegnodi legge sul testamento biologico nel 1995. Seguo questo tema,cui dobbiamo dedicare molte energie. Poi sarò al Congressoperché la vicenda di Piero Welby ha rappresentato un’autenticasvolta nella mentalità italiana. “Dal corpo dei malati al cuoredella politica” è una parola d’ordine che io condivido incondizionatamente;il corpo è al centro dei conflitti politici di tutte lesocietà democratiche, con la sua materialità, con la sua corporeità,con ciò che rappresenta nell’esistenza quotidiana dellepersone in termini di piacere e di sofferenza è la vera questionecentrale della politica contemporanea. Spiace che pochissimise ne siano accorti, e i radicali sono tra questi e dunque mi sembradoveroso che io sia con loro in queste battaglie.Da sempre il linguaggio produce, fa, determina conseguenze.Parlare male è un momento di manipolazione della coscienzache si manifesta spesso nella lotta politica. Oggi si definiscono“questioni eticamente sensibili” quelli che invece sono i “diritticivili”, che hanno a che fare con gli spazi di libertà, rimandanoall’autodeterminazione dell’individuo e a garanzie sociali diemancipazione degli individui che sono prioritarie rispetto atutto. Prima ancora di un qualsiasi giudizio morale vale infattiuna questione di libertà. Il dibattito attuale è gravemente alteratodal fatto che l’opzione morale riguarda il sistema di valoridi origine cristiana cattolica nel nostro paese e che, di fronte aquesto, nel migliore dei casi c’è spesso una rivendicazione deidiritti civili in chiave utilitaristica, “sindacalistica”. Questo è unerrore clamoroso a cui anche i non credenti hanno contribuito,rinunciando a creare un proprio sistema di valori moralmentefondato. Questo è il nodo, cioè il fatto che alla fondazione moraledi parte cattolica non siamo stai in grado di opporre una politicache abbia un fondamento morale di origine non cattolica.Ritengo che il Partito Democratico abbia interesse al fatto chesiano presenti al proprio interno diverse opzioni morali e culturali,come ritengo che queste tematiche possano essere rappresentatecomunque anche dai radicali che, fedeli alla tradizionedella “doppia tessera”, debbono ottenere questa libertà di tesseramento.Se nel PD le tematiche di natura libertaria fosseroespunte sarebbe un grave impoverimento, una riduzione dellapossibilità di attrazione di quel partito. Quando io aderii al partitoDemocratico ritenevo che all’interno le opzioni anche radicalmentediverse dovessero confrontarsi, poiché sono rappresentativedella società. Se selezionassimo le opzioni politiche eculturali ci condanneremmo a una condizione di minorità. Serveuna sede unitaria per discutere di quelle questioni.Margherita BoniverDeputata di Forza Italia e già sottosegretarioagli Esteri, Margherita Boniver è una dei parlamentariiscritti all’<strong>Associazione</strong> <strong>Coscioni</strong>Luigi ManconiSottosegretario alla Giustizia, esponente del PartitoDemocratico, Luigi Manconi è uno dei parlamentariiscritti all’<strong>Associazione</strong> <strong>Coscioni</strong>occorre battere prioritariamentequalsiasi forma di ingerenza ecclesiasticanella vita politica e culturaleitaliana. Si veda l'inammissibilepresenza del capo dei cristiano-cattolicialla Sapienza diRoma per l'inaugurazione dell'annoaccademico, una vergognanazionale ed uno schiaffo allalibera ricerca universitaria. Siamopurtroppo ancora ai tempidei processi di Giordano Bruno edi Galileo Galilei.GIUSEPPE CANDIDOClandestinizzati e Anticorpi... ACONGRESSO. Per <strong>Luca</strong>, per Piergiorgio,per NOI.GIACOMO RIZZOLATTIPer un dibattito sull'Università ela Ricerca.ANTONIO C. SCALAMONTIPer salvare il salvabile.CLEO GUARNALa personale battaglia per i diritti,la libertà individuale e la dignitàdell'uomo non può alimentarsisolo di generica sensibilità e dibuone intenzioni. Occorre sviscerare,approfondire, porsi dubbi,problematizzare nel merito lesingole questioni. Mi sembra ilsostegno più cosciente e responsabileda offrire rispetto ai temi eai tempi che abbiamo di fronte.WILHELMINE SCHETTPerché <strong>Luca</strong>, Piero, Giovanni nonsiano morti inutilmente.ANTONIA CORDEDDACiao! Faccio parte da sempre delgruppo di amici che hanno credutoe sostenuto con forza ilgrande valore e merito di questa<strong>Associazione</strong>. Non potevo nonessere partecipe ancora e ancora.LUCA REDAVATIPerché ho capito che non devopiù aver paura.DARIO DE CICCONon sono iscritto all'associazione,ma spero di farlo al più prestocosì come a Radicali Italiani o alPartito Radicale Transnazionale.Se non l'ho fatto fino ad adesso èsolo per questioni finanziarie.Partecipo al Congresso perché ilnome di <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> è per meun esempio di laicità, cultura dellavita e insegnamento per la stessa.Spero vivamente di esserciLUIGIMORELLIPerché ritengo tale evento formativoutile alla crescita di un cittadino,quale io sono, che vuolesentirsi libero, quindi titolare deipropri diritti. Grazie per tuttoquanto operato dall'<strong>Associazione</strong>e da tutti i soggetti Radicali.SILVIA GIACOMELLIPer ascoltare, confrontarmi e comeoperatore sanitario sono fermamenteconvinta che la battagliaper l'approvazione della leggesul testamento biologico siaun momento di crescita per la sanità,i suoi operatori, i pazientiper l'intero paese. Perché la libertàè partecipazione.ANDREA TRISCIUOGLIOPer discutere insieme di legalità.SIMONA MAGGIORELLIDa giornalista ma anche comecittadina, ci sarò, perché i temidella libertà di ricerca scientificae della libertà di scelta delle personerispetto alla propria vita sonoessenziali. Anche per la democraziain questo Paese.