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pprofondisci - Associazione Luca Coscioni

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26!NOTIZIEDAL MONDOSCIENZASENZA FRONTIEREINTERVISTA A ROGER PIELKESe la scienza viene politicizzata,perde il suo ruolo guida nel mondoGli scienziati agiscano come “onesti intermediari” per agevolare il consenso nella politicaGIULIA INNOCENZIg.innocenzi@agendacoscioni.itIn Italia è in corso un dibattitosull’aborto, in cui alcuni politicichiedono nuove restrizioni normative.Quale pensa dovrebbeessere il ruolo degli scienziati?La scienza e gli scienziati hannopoco da offrire ai dibattiti comequelli sull’aborto, che sono basatisu un conflitto fra valori contrastanti.Nel libro contrappongo laquestione dell'aborto alla situazionein cui un tornado si avvicinaa un gruppo di persone. Inquest'ultimo caso, infatti, tuttihanno un valore condiviso: voglionosalvare la propria vita. Quil’informazione può giocare unruolo molto importante, può dirtise il tornado sta arrivando doveti trovi, se devi evacuare, andartene.Al contrario, nel caso dell’abortoe dibattiti simili, fondatisui valori e credi diversi delle persone,l’informazione può faremolto poco per cambiare la percezionedelle persone, se questenon partono da un consenso sucome la buona società dovrebbeessere. La decisione finale in situazionidi conflitto dipendemolto da processi finalizzati alraggiungimento del consenso,perciò la scienza ha poco da offrireper risolvere quel tipo di dibattiti.La scienza dovrebbe essere connessaalla società attraverso ciòche lei chiama “il modello linearedi scienza”.Questo era vero finoalla fine della guerra fredda.Cosa è successo dopo?Il miglior modo per prendere ledecisioni che riguardano lascienza è di raccogliere tutti i fatti,ottenere il consenso delle personesulle conoscenze a disposizione,dopodiché prendere la decisionecondivisa. Questo è il modellolineare. In realtà, però, ilmondo è più complesso. Alla finedella guerra fredda è caduta lagiustificazione predominantedella maggior parte della ricercacondotta in Occidente: la battagliacontro l’Unione Sovietica.Che fosse l’esplorazione dellospazio, la salute o lo sviluppo delletecnologie, tutta la ricerca eraspinta dalla guerra fredda. Dallacaduta del muro di Berlino in poiè stata data una grossa importanzaall’accountability pubblicadella scienza, la gente ha cominciatoa domandarsi la destinazionedei tanti soldi spesi per lascienza. Rispetto al passato, inoltre,le questioni di policy coinvolgonosempre più una componentescientifica o tecnologica.Per esempio, quando Colin Powelldovette sedere di fronte alleNazioni Unite per giustificare laguerra in Iraq, si armò di molteargomentazioni scientifiche, comela dimensione di alcuni tubiper la produzione di materialeRoger PielkeProfessore di Studi Ambientaliall'Università del Colorado.E' autore del libro“The Honest Broker”nucleare. In futuro, sempre piùscienziati saranno coinvolti neidibattiti politici, come quello sulcambiamento climatico o quellosugli organismi geneticamentemodificati, ma c'è un rischio: chela scienza venga facilmente politicizzata.Se ciò succede perdiamoil valore più importante legatoalla scienza: il suo ruolo guidarispetto a ciò che avviene nelmondo.La scienza può essere utilizzatacome giustificazione di una determinataazione, ma tutto dipendedal contesto politico. Cosasuccede se, come in Italia, ilconflitto fra i diversi valori èmolto alto?Dove il conflitto fra valori diversi èalto, la scienza non è il migliorestrumento per giungere a una soluzione.Non c’è nessuna magicasfera cui relegare intense disputeideologiche a esperti tecnici oscientifici e sperare di ottenereuna risposta, così da rimuovere lapolitica dall’equazione risolutrice.Per alcune questioni, non c'èaltra soluzione per la costruzionedella decisione pubblica che unprocesso insoddisfacente di governodemocratico.Per stabilire il ruolo degli scienziatideve essere analizzato il tipodi democrazia nel quale lavorano.Peril beneficio della societàintera, quale dovrebbe essereil ruolo degli scienziati e in qualetipo ideale di democrazia?All'interno del governo democraticovi sono quattro ruoli che gliscienziati dovrebbero ricoprire. Ilprimo è lo “scienziato puro”,quello che fa ricerca, senza aspettarsidi risolvere problemi o di risponderea specifiche decisioni.Gli “arbitri della scienza”, invece,sono scienziati pronti a risponderea domande molto tecniche,poste dai decisori pubblici. Peresempio, le morti che ci aspettiamodall’inquinamento o il rischiodi terremoto in una zona geograficaspecifica nei prossimi diecianni. I “sostenitori di una posizione”sono utilizzati dalla politicaper interferire in determinatequestioni. Le persone che voglionosia fatto qualcosa sul cambiamentoclimatico, ad esempio chei paesi firmino il Protocollo diKyoto, solitamente ingaggianomolti scienziati come sostenitori,cercando di ottenere l’adozionedi una determinata policy intutto il mondo. L’ultima tipologiadi scienziato individuata nel miolibro è “l’onesto intermediario discelte alternative”, che anzichédirci cosa fare, ci indica quali sonole diverse opzioni in ballo.Credo che una sana democraziadovrebbe contenere tutti e quattroi tipi di scienziati per il processodi decisione pubblica. Il miodubbio è che crescano semprepiù gli scienziati “sostenitori diuna posizione” che partecipanoal processo politico, mentre restanopochi gli “onesti intermediari”.Dagli scienziati abbiamobisogno di più opzioni che portinoal compromesso politico.@<strong>pprofondisci</strong>Ascolta l’intervista a Roger Pielke inversione originale:http://www.lucacoscioni.it/intervista_a_roger_pielke_autore_di_the_honest_broker_0PILLOLE TRANSNAZIONALIFRANCIA45 MILIONI DI EURO ALLA RICERCASUGLI OGM (da Le Figaro, 18/1/2008)Il ministro per la ricerca Valerie Pécresseha confermato che verranno spesi 45 milionidi euro in tre anni, dal 2009 al 2001,alle biotecnologie vegetali nel quadrodella ricerca per gli OGM. Il ministro hadichiarato: “Abbiamo il dovere di rilanciarela ricerca in questo campo se vogliamorispondere alle sfide alimentari eambientali di domani. Quando la Terraconterà nove milioni di abitanti, la Franciadovrà difendere la sua ricerca agronomica,che è la seconda al mondo. E' unaquestione di indipendenza nazionale”.USAPRIMO EMBRIONE UMANO CLONATODA CELLULE ADULTE (da TheIndependent, 18/1/2008)Embrioni umani clonati sono stati creatidalla cellula della pelle di un uomo, usandoper la prima volta la stessa tecnica cheha dato vita alla pecora Dolly. L'annuncio èstato fatto da Stemagen, la compagnia californianache ha pubblicato lo studio sullarivista Stem Cells. I cinque embrioni sisono sviluppati solo fino a uno stadio inizialee gli scienziati non sono stati in gradodi estrarre linee cellulari staminali. Non èla prima volta che gli scienziati hannocreato embrioni umani clonati, ma è la primavolta che è stato fatto con la fusione diun ovulo di una donna con il materiale geneticodi cellule adulte di un uomo. La ricercapotrebbe trovare cure per il morbo diParkinson, disordini neuromuscolari ediabete.GRAN BRETAGNAVIA LIBERO DEFINITIVO AGLIEMBRIONI UOMO-ANIMALE (da TheGuardian, 18/1/2008)Sì definitivo della Gran Bretagna alla possibilitàdi creare embrioni ibridi per estrarrele staminali embrionali utili per la ricerca.Il parere conclusivo dell'HFEA, l'Autoritàper la fertilità e l'embriologia, autorizzadue centri, il King's College di Londra el'Università di Newcastle, a creare gli embrioniformati da un ovocita animale denuclearizzatoe una cellula umana con ilproprio materiale genetico. Il gruppo di ricercadel King's College, coordinato da StephenMinger, ha intenzione di creare embrioniibridi per studiare una serie di malattiecon causa genetica, tra cui Alzheimer,Parkinson e atrofia muscolo-spinale.Stephen Minger, invitato dall'<strong>Associazione</strong><strong>Coscioni</strong>, aveva presentato in ottobre lasua ricerca in Italia, accompagnato daEmily Jackson dell'HFEAUSACUORE UMANO RIPORTATO ALLAVITA CON CELLULE STAMINALI (daThe Independent, 14/1/2008)Gli scienziati dell'Università del Minnesotahanno riportato alla vita un cuore mortoricostruendolo con un tessuto di cellulestaminali. Lo studio apre le porte a un nuovotipo di trapianto di organi. Si pensa sia laprima volta che i ricercatori hanno creatoun intero organo in laboratorio, e la scopertapotrebbe portare alla ricostruzionedi organi come il pancreas o i reni. Il dott.Ott, padre della ricerca, ha dichiarato chespera che la tecnica possa essere sviluppatain un metodo sicuro per la ricostruzionedi cuori umani e altri organi da cellulestaminali di un paziente. La novità legataalla ricerca è che il tessuto trapiantato nondovrebbe essere rigettato dal sistema immunitario

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