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pprofondisci - Associazione Luca Coscioni

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4A CONGRESSOI NOSTRIOBIETTIVIVI CONGRESSO A SALERNO, 15-17 FEBBRAIODal corpo dei malatial cuore della politicaL'ultimo congresso di un soggetto radicale nel Mezzogiorno d’Italia si tenne nel 1978a Bari. Ripartiamo dalla Campania, l’occasione di Salerno non va dissipata.MARCO CAPPATOMAURIZIO TURCOIl VI Congresso della “<strong>Associazione</strong><strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> per la libertà diricerca scientifica” si svolgerà dal15 al 17 febbraio in Campania, laregione sommersa dai rifiuti -non, per fortuna, Salerno, la bellacittà che ci ospita - dal dissestoidrogeologico e ambientale,ma soprattutto dal degrado istituzionale.La scelta della sedeavvenne cogliendo la generosadisponibilità locale: dobbiamoora trasformarla in una grandeopportunità. Non tanto e nonIl nostroCongresso èchiamato adessere anche ilCongressodell’iniziativa - apartire dalMezzogiornoma non solo peril Mezzogiorno -per una riformapossibile dellapoliticasolo per i militanti della <strong>Coscioni</strong>o per i Radicali, ma per i cittadinidi questo Paese.Mentre ti scriviamo, siamo agliinizi di una crisi politica dagliesiti incerti, che si inserisce inuna profonda crisi istituzionalee sociale. Le condizioni di illegalitàsistematica che rendono impraticabileil gioco democraticosono, nel Mezzogiorno, ancorpiù soffocanti. Il congresso dellanostra associazione è chiamatodunque ad essere anche il congressodell’iniziativa - a partiredal Mezzogiorno ma non soloper il Mezzogiorno - per una riformapossibile della politica,partendo da quei temi della libertàindividuale e dei nuovi diritticivili che investono in primoluogo il “corpo dei malati”: il perimetrodel corpo, della salute edella malattia dal quale la rivoltaindividuale si può trasformarein rivoluzione civile e nonviolenta,come compresero e vollero<strong>Coscioni</strong> e Welby. Dal corpo dicittadini malati e disabili assediatidalla malapolitica (chéquesto è il vero nome di ognimalasanità) possono arrivareenergie e risorse per la riformalaica e liberale del nostro Paese.E’ la grande scoperta dei nostritempi, e non solo per l’Italia.Uno slogan radicale degli anni'60 diceva, riferendosi a Roma:“Capitale corrotta, nazione infetta”.Oggi, è la “nazione” tuttaad essere “corrotta”, corrotta nelcuore delle sue istituzioni, là dovedovrebbe fondarsi la vita democratica:cioè il rispetto delleregole. Per curare la “nazionecorrotta”, nell'ultimo anno, gliunici progressi, le uniche riformelaiche e di libertà, sono statequelle compiute a partire dalcorpo dei malati organizzati nellanostra associazione: dal corpodi Piergiorgio Welby innanzitutto,con il prezioso contributofornito al dibattito sul testamentobiologico, il proscioglimentodel dottor Mario Riccio e l'impegnostrappato al Governo perchéstanziasse 10 milioni di europer ridare la parola a migliaia didisabili resi muti dal male; dalcorpo di Eluana Englaro, fattooggetto di trattamenti impostida quindici anni, con il pronunciamentodella Corte di Cassazionesulla validità di “direttiveanticipate” anche in assenza diuna legge sul testamento biologico;dai corpi dei portatori dimalattie genetiche ai quali i tribunalidi Cagliari e Firenze hannoconsentito l'analisi geneticapre-impianto per ridurre il rischiodi mettere al mondo un figliogravemente malato; dal corpodi Giovanni Nuvoli, che si èsottratto con otto giorni di iniziativanonviolenza al ricatto diLETTERE@AGENDACOSCIONI.ITLETTORI DAL WEBUna resistenza nuovaCaro Marco,condivido tono, contenuti e prospettive deltuo invito e dei lavori congressuali, cui auguroun grande successo, non solamente dipresenze, che pure sono necessarie. Continueròa seguire il vostro lavoro e il vostropercorso, che è una delle poche speranzeche rimangono a questo povero paese, troppoincline alle genuflessioni nei confrontidei vari poteri e potentati, in primis quelloclericale, quando non padrinati. Quello cheè successo alla Sapienza, con il suo seguitoIl perimetro delcorpo, dellasalute e dellamalattia, ilsoggetto dalquale la rivoltaindividuale sipuò trasformarein rivoluzionecivile enonviolenta,comecompresero evollero <strong>Coscioni</strong>e Welbychi usò perfino le forze dell’ordineper prolungarne la tortura.Proseguiremo riportando suisingoli casi concreti i discorsiastratti, le definizioni di “sana” e“buona” laicità usate per nasconderel’incapacità di fare leriforme necessarie. Molto spesso,tra preferenze morali ipocritamenteauspicate e concreteleggi dello Stato valide per tuttipassa un abisso che non si fanulla per rimuovere: e invece èalla donna che vuole accedereall’analisi pre-impianto o all’abortofarmacologico o alla pillola-del-giorno-dopoche si deverispondere, subito e con chiarezza,indicandole se può prenderele sue decisioni legalmenteoppure se - con il trucco di una“moratoria” non criminalizzanteo la prevaricazione di farmacistiche esercitano l’”imposizionedi coscienza” e ospedali cheaccettano “obiettori” della 194 -dovrà rivolgersi all’estero o allaclandestinità.Partire dal corpo dei malati, daicasi individuali, significa muoversisu un terreno molto fragile,ottenendo risultati che possonofacilmente essere ribaltati, in unPaese dove la classe politica èparalizzata da chi usa la religionecome strumento di potere, dachi ritiene che proprio le sceltepiù difficili, più belle e drammatichedella vita debbano esseresottratte alla libertà e responsabilitàindividuale. Sull'amore,sulla famiglia, sul sesso, sulle cure,sulla morte, sulla riproduzione,sulla vita, per costoro la libertàè ridotta e svilita a mero “capriccio”,a “consumo”, a “desiderio”,cioè a disvalori da denunciaree porre sotto accusa, persostituirli con le false certezzedei dogmatismi di cui si ergonoa soli arbitri e custodi.L'ultimo congresso di un soggettoradicale nel Mezzogiornod’Italia si tenne nel 1978 a Bari.Oggi l'<strong>Associazione</strong> <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>riparte dalla Campania, el’occasione del Congresso di Salernonon va dissipata. Una partecipazionein più o in meno potràessere decisiva. Un medico,un malato, un militante, un cittadinoin più presente a Salernopuò fare la differenza, perchéporta una storia, un volto, unatestimonianza, una esigenzapersonale dalla quale può affermarsinuova libertà per tutti.Uno scienziato o una personacon disabilità che donino tempo,soldi ed energie preziose perdi un ampio codazzo di politici, politicanti,figure istituzionali ai massimi livelli, subitopronte a lanciare falsi allarmi di attentato allelibertà di espressione del pontefice(!), dellachiesa e dei cattolici, mi ha sgomentato.Così come mi ha mortificato la codardia ditroppi colleghi universitari (ahi, la solita accademia,serva del potente di turno) ben attentia non lasciarsi sfuggire nemmeno unasillaba a sostegno dei firmatari della "famigerata"lettera al rettore, a smarcarsi dall'ariainfetta dei "liberi pensatori" ottocenteschilaicisti,bla-bla, abbandonati al pubblicosberleffo, trattati come degli intolleranti, assimilatia terroristi e a fondamentalisti diuna neoreligione dell'integralismo laicista.stare due giorni insieme, a discutereil da farsi sulla ricercascientifica, sulla “vita indipendente”,sull'autodeterminazionenelle cure, sulle politiche per ilrilancio della ricerca e dell'università,possono essere determinanti.Uno in più conterà anche perché,clandestini come siamo -come è stato <strong>Luca</strong> fino al giornodella sua morte, nonostantel’appoggio dei 57 Premi Nobelalla sua candidatura per le elezionipolitiche del 2001, come èstato per anni il dirigente radicalePiergiorgio Welby, noto tutt’alpiù ai “naviganti” del forum diwww.radicali.it - l'annuncio delnuovo possibile, di una democraziain grado di governare latecnica e il progresso invece diconsegnarli nelle mani di governiantidemocratici e fondamentalisti,viaggerà sui corpi e sulleparole di chi avrà scelto di esserci.Per questo ti chiediamo di esserepuntuale, il 15 febbraio alle14.30, al Palazzo di Città di Salerno,e di rimanere fino al primopomeriggio del 17 febbraio. Dovremodecidere – e il dibattitoprecongressuale è già aperto suwww.lucacoscioni.it - su cosaimpegnarci, su quali forme dovràdarsi l'associazione con lesue cellule locali o tematiche sulterritorio, nelle università e negliospedali, interferendo con leelezioni nelle università o degliordini dei medici, riprendendo ilgrande progetto di <strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong>del Congresso mondiale per laLibertà di Ricerca. Infine ti chiediamo,se non lo hai già fatto, diiscriverti all’associazione <strong>Coscioni</strong>per il 2008. Con Maria Antonietta<strong>Coscioni</strong> e Gilberto Corbellini,con Piergiorgio Strata econ Mina Welby, ti aspettiamo aSalerno.Seppure minoranza (in televisione e suigiornali, in tutti gli altri luoghi del potere; manel paese forse non è proprio così), però miconsola vedere che c'è chi organizza unanuova resistenza (ti chiedo di credermi sedico che non è retorica!); e i radicali, l'<strong>Associazione</strong><strong>Luca</strong> <strong>Coscioni</strong> sono sicuramente inprima linea tra questi. Scusa lo sfogo, chepuoi usare in qualsiasi modo,compreso il cestino.Invierò un ulteriorecontributo finanziarionei prossimi giorni. WWWPier Paolo Righettifainotizia.radioradicale.it

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