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pprofondisci - Associazione Luca Coscioni

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DIVENTAAZIONECELLULEDI ALTERNATIVA29CELLULA COSCIONI DI MILANOI campioni della vita in LombardiaL’informazione sessuale negata nelle scuole italiane. L’iniziativa dei radicali milanesi.VALERIO FEDERICO*CATERINA TAVANI**Le iniziative della Regione Lombardia,da anni, hanno contribuitoad un aumento degliostacoli posti alla donna checompie la scelta dell’InterruzioneVolontaria di Gravidanza. Idati non premiano i ‘campionidella Vita formigoniani’: inLombardia fino al 2000 le IVGper 1000 donne in età fecondaerano inferiori alla media nazionale,ma si è poi verificata unainversione di tendenza. Il numerodei consultori è, invece,decisamente inferiore alla mediadel Paese. Il 70% dei ginecologinegli ospedali della regioneè obiettore, raggiungendo addiritturail 100% in 12 strutture edunque i tempi di attesa delladonna risultano ben più lunghirispetto ai 7 giorni previsti dallalegge, aumentando i rischi perla sua salute.L’informazione sessuale e il supportoalle donne sono semprepiù delegati a consultori privatifinanziati e ai Centri di Aiuto allaVita, a scapito di un’azione laicavolta ad una procreazione responsabile.I consultori privatiaccreditati e i consultori pubblicivengono finanziati, appellandosiad una presunta equiparazionetra pubblico e privato, quasigarantissero lo stesso servizio.In realtà accade che i consultoriprivati accreditati, finanziati dunquedal denaro dei cittadini, quasitutti di area cattolico-massimalista-ciellina,non garantisconoparte dei servizi: infatti con unalegge regionale del 2000 “in derogaa quanto stabilito dalle norme,i consultori familiari privati possonoescludere dalle prestazionirese quelle previste per l’interruzionevolontaria di gravidanza(…)”. Insomma, una competizionetruccata tra chi garantisce tuttii servizi previsti dalla legge e chi,finanziato dagli amici, fa quelloche vuole.Le recentissime decisioni dellaRegione, se prevedono uno stanziamentoconsistente per gli operatoridei consultori pubblici -che non può che essere valutatopositivamente – non si allontananoda un’impostazione invasivaed invadente nella sfera decisionaledella donna, promuovendol’accoglienza negli ospedali delleAssociazioni dei Genitori, tra lequali quelle dei portatori di handicap,nelle strutture dove sonopresenti i Centri di Diagnosi Prenatale.Come dire, “ci pensiamonoi a spiegarti quanto è grave esbagliato rinunciare a una gravidanzacon un feto malformato”!In risposta alle politiche di promozionedei sensi di colpa dellaRegione Lombardia, e non solo (ilVeneto un paio di anni fa ha tentatodi rendere obbligatoria lepresenze dei Centri Aiuto alla Vitanei reparti di ostetricia e ginecologia)si rende sempre più necessariauna vera politica di prevenzionedelle gravidanze indesideratee questo non può che venirepartendo dalle Scuole.Alle scuole medie inferiori e superiorivengano date indicazionivincolanti perchè sia inserita neiprogrammi di insegnamentol’informazione sessuale, con particolareriferimento a tutti i metodicontraccettivi, intervenendocosì sull’ennesima anomalia delnostro Paese. In quasi tutti i Paesieuropei, infatti, l’informazionesessuale è obbligatoria per gli studenti.* Consigliere generale <strong>Associazione</strong><strong>Coscioni</strong>** cellula <strong>Coscioni</strong> di Milano@<strong>pprofondisci</strong>Scarica il volantinowww.lucacoscioni.it/files/volantinosex.pdf32 pagine completamente autofinanziateche raggiungeranno questo mese 5.000 deinostri iscritti e contribuenti. 3.000 copie per icomponenti delle Cellule dell’<strong>Associazione</strong>,perché possano distribuirlo in tutta Italia contavoli di informazione ad hoc o passaparola.Abbiamo inviato 1.000 copie a tutti i membridella Camera e del Senato della Repubblica,agli europarlamentari italiani, oltre che aicomponenti del Governo. 6.500 copie leabbiamo destinate ai legislatori locali, tra sindaci,assessori, consiglieri regionali, provincialie comunali.5.000 tra docenti, medici e ricercatori universitarihanno ricevuto il mensile. Insieme aloro anche 4.000 cittadini della provincia diSalerno lo leggeranno in allegato al quotidiano“Il Salernitano” e 4.000 della provincia diAvellino assieme al quotidiano “Otto Pagine”;in Molise sarà il mensile “Il bene comune” adistribuirne, via posta, 800 copie.Vuoi aiutarci a distribuire Agenda <strong>Coscioni</strong> nel tuo quartiere, in ufficio o nellatua università? Vuoi collaborare alla nuova versione on-line del giornale? Scrivi alettere@agendacoscioni.it

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