28LETTURELE NOSTRESEGNALAZIONIa cura di Maria PaminiMarco Pannella, Contro i crimini di regime, a cura diLanfranco Palazzolo, Kaos, 2007, pp. 485, euro 23,00La Kaos edizioni ha mandato in libreria da qualche meseil secondo volume dedicato alla raccolta dei discorsiparlamentari di Marco Pannella. Il libro, curato da LanfrancoPalazzolo come il precedente, racchiude gli interventipiù significativi del periodo che va dal 1980 al1986.Nelle elezioni politiche del 1983 i radicali avevano presentatoliste proprie ma invitando allo sciopero del voto,avvalendosi così dell’opportunità, altrimenti negata,di denunciare e spiegare agli italiani come e perché ilpaese fosse divenuto il regime partitocratico che era.Questa linea di condotta all’insegna del deliberato emotivato distacco sarà poi mantenuta dai parlamentariradicali (dodici) durante tutta la legislatura attraversol’astensione dal voto: “La decisione di non onorare conla nostra partecipazione il vostro gioco, le vostre votazioninon repubblicane, le vostre votazioni non democratiche,corrisponde alla scelta che avremmo comunquepraticato, anche se non l’avessimo compiuta dinanzial vuoto, al nulla che state ancora una volta aprendo.E, signor presidente, nella vita e nella storia il contributodel nulla è il contributo del male”.In tutti gli interventi si riconosce lo spirito liberale dell’ottimismodella volontà, quello di Gaetano Salvemini,per il quale era sempre la minoranza che aveva il compitodi convincere la maggioranza. Rileggendo un testo diErnesto Rossi in cui commemora Salvemini ben riconoscola scuola frequentata da Pannella: “Bisognava denunciare,senza riguardi per nessuno, gli intrallazzi, glisperperi, le ruberie di coloro che tenevano in mano leleve di comando; illuminare l’opinione pubblica suquelli che erano i maggiori difetti delle nostre strutturegiuridiche ed economiche; studiare seriamente, al difuori degli interessi contingenti dei partiti, i problemiconcreti della vita pubblica”. Ed ecco allora la lunga audizionedavanti alla Commissione sulla Loggia P2 (“Abbiamodetto P2-P38. Poi, una volta, abbiamo detto chedopo la P2 ci sono la P3, la P4 e la P5… e si può arrivarecosì fino a 38 e probabilmente superarlo, andare oltre”),il caso Toni Negri (lo abbiamo scelto perché era “il mostrodi un processo mostruoso”), il nuovo ConcordatoStato-Chiesa (l’articolo 1 stabilisce la reciproca collaborazioneper la promozione dell’uomo: “A che cosa, a caporale?Chiedo scusa, ma questo testo non è che meriti,purtroppo, uno humour di alto livello; non lo sollecita.La promozione in quale direzione? Per una cultura èpromozione quel che per un’altra è aberrazione: per unacultura cattolica qualcosa è promozione, e per un’altra èdegradazione”). E le leggi speciali, e i delitti di mafia, elo scandalo Donat-Cattin, e il rapimento di Ciro Cirillo,e il crack Sindona, e il delitto Moro, e… Nomi, tanti, voltie avvenimenti che affiorano alla memoria. Io, nel 1983,ancora non avevo raggiunto la maggiore età e quindi ildiritto al voto. A scuola non m’interessavo particolarmentedi politica, sì, seguivo il rito imposto, compiutoda tutte le famiglie medie italiane di allora, di consumarei pasti “ascoltando” il telegiornale, sapevo della guerrafredda, del terrorismo, della fame nel mondo, ma nonmi sentivo direttamente coinvolta. Il primo passo lo fecipartecipando, grazie ad un amico, alle riunioni dellaL.O.C. (Lega Obiettori di Coscienza) della mia città, Ferrara,dove conobbi un paio di radicali...In quegli anni il PR si era già aperto al mondo, soprattuttocon la campagna contro “l’Olocausto per fame”avviata nel 1979. In queste pagine ne troviamo testimonianzanella dichiarazione di voto che Pannella fece, nel1984, sulla legge per gli interventi straordinari contro losterminio per fame: in quest’aula “abbiamo uditi gli zelotidel tutto e i facitori di niente (demoproletari e indipendentidi sinistra si astennero, N.d.R.). Lasciamoli allaloro solitudine, sempre trista. Cerchiamo un giornodi avere ragione anche della loro incapacità di dialogo,di amore e di lotta, e festeggiamo, signora presidente,proprio noi radicali, che sappiamo di essere qui in condizionidi estraneità per molti versi, festeggiamo con voiquel che voi siete riusciti a creare e conquistare” (l’approvazionedefinitiva della legge avverrà solo nel marzo1985, dopo un ennesimo sciopero della fame di dirigentie militanti radicali).Leggere questi discorsi mi ha consentito non solo di seguireil filo che unisce il passato di Pannella al suo presente,ma anche quello che lega il nostro passato al nostrofuturo, quello degli uomini e delle donne di buonavolontà.segnalazioni - www.lucacoscioni.it/tag/in_libreriaGaetano Salvemini, Sullademocrazia, Bollati Boringhieri,2007, pp. 135, euro 11,50I testi qui raccolti, curati daSergio Bucchi, vanno dal1934 al 1940 e sono statiscritti durante l'esilio americanodi Salvemini. Allametà degli anni trenta la difesadella democrazia diventail compito più importantecui sono chiamati gliintellettuali. Fondamentalediventa allora la distinzionetra democrazia e dittatura,tra pensiero democratico epensiero totalitario, principalefilo conduttore del libro.Gaetano Salvemini,Democrazia,laicità,giustizia, Mephite, 2007, pp.318, euro 20,00In questa antologia di scritticurata da Gaetano Pecoratroviamo tutte le ragioniche militano a favore delloStato liberale contro la clerocrazianera e il totalitarismorosso: “Sono un socialistademocratico all’antica,e per giunta riformista, gradualista(…). Questo vuoldire che non sono comunistaper le stesse ragioni percui non fui mai fascista, enon sono mai stato né sonooggi, né sarò mai, clericale”.Minnie Luongo e Antonio G.Malafarina, Intervista col disabile.Vademecum fra cime e crepaccidella disabilità, FrancoAngeli, 2007, pp. 126, euro13,50Il volume spiega in manierachiara e approfonditache cosa sia oggi la disabilitàin Italia. Grande rilevanzaviene data alla tecnologiache può aiutare il disabile avivere correttamente e pienamentela propria condizioneumana (come, peresempio, nell’ambito sportivo).Il libro si chiude conalcuni contributi autorevoli,tra cui quelli di DavideCervellin, Gae Aulenti, FlavioCaroli e Walter Passerini.
DIVENTAAZIONECELLULEDI ALTERNATIVA29CELLULA COSCIONI DI MILANOI campioni della vita in LombardiaL’informazione sessuale negata nelle scuole italiane. L’iniziativa dei radicali milanesi.VALERIO FEDERICO*CATERINA TAVANI**Le iniziative della Regione Lombardia,da anni, hanno contribuitoad un aumento degliostacoli posti alla donna checompie la scelta dell’InterruzioneVolontaria di Gravidanza. Idati non premiano i ‘campionidella Vita formigoniani’: inLombardia fino al 2000 le IVGper 1000 donne in età fecondaerano inferiori alla media nazionale,ma si è poi verificata unainversione di tendenza. Il numerodei consultori è, invece,decisamente inferiore alla mediadel Paese. Il 70% dei ginecologinegli ospedali della regioneè obiettore, raggiungendo addiritturail 100% in 12 strutture edunque i tempi di attesa delladonna risultano ben più lunghirispetto ai 7 giorni previsti dallalegge, aumentando i rischi perla sua salute.L’informazione sessuale e il supportoalle donne sono semprepiù delegati a consultori privatifinanziati e ai Centri di Aiuto allaVita, a scapito di un’azione laicavolta ad una procreazione responsabile.I consultori privatiaccreditati e i consultori pubblicivengono finanziati, appellandosiad una presunta equiparazionetra pubblico e privato, quasigarantissero lo stesso servizio.In realtà accade che i consultoriprivati accreditati, finanziati dunquedal denaro dei cittadini, quasitutti di area cattolico-massimalista-ciellina,non garantisconoparte dei servizi: infatti con unalegge regionale del 2000 “in derogaa quanto stabilito dalle norme,i consultori familiari privati possonoescludere dalle prestazionirese quelle previste per l’interruzionevolontaria di gravidanza(…)”. Insomma, una competizionetruccata tra chi garantisce tuttii servizi previsti dalla legge e chi,finanziato dagli amici, fa quelloche vuole.Le recentissime decisioni dellaRegione, se prevedono uno stanziamentoconsistente per gli operatoridei consultori pubblici -che non può che essere valutatopositivamente – non si allontananoda un’impostazione invasivaed invadente nella sfera decisionaledella donna, promuovendol’accoglienza negli ospedali delleAssociazioni dei Genitori, tra lequali quelle dei portatori di handicap,nelle strutture dove sonopresenti i Centri di Diagnosi Prenatale.Come dire, “ci pensiamonoi a spiegarti quanto è grave esbagliato rinunciare a una gravidanzacon un feto malformato”!In risposta alle politiche di promozionedei sensi di colpa dellaRegione Lombardia, e non solo (ilVeneto un paio di anni fa ha tentatodi rendere obbligatoria lepresenze dei Centri Aiuto alla Vitanei reparti di ostetricia e ginecologia)si rende sempre più necessariauna vera politica di prevenzionedelle gravidanze indesideratee questo non può che venirepartendo dalle Scuole.Alle scuole medie inferiori e superiorivengano date indicazionivincolanti perchè sia inserita neiprogrammi di insegnamentol’informazione sessuale, con particolareriferimento a tutti i metodicontraccettivi, intervenendocosì sull’ennesima anomalia delnostro Paese. In quasi tutti i Paesieuropei, infatti, l’informazionesessuale è obbligatoria per gli studenti.* Consigliere generale <strong>Associazione</strong><strong>Coscioni</strong>** cellula <strong>Coscioni</strong> di Milano@<strong>pprofondisci</strong>Scarica il volantinowww.lucacoscioni.it/files/volantinosex.pdf32 pagine completamente autofinanziateche raggiungeranno questo mese 5.000 deinostri iscritti e contribuenti. 3.000 copie per icomponenti delle Cellule dell’<strong>Associazione</strong>,perché possano distribuirlo in tutta Italia contavoli di informazione ad hoc o passaparola.Abbiamo inviato 1.000 copie a tutti i membridella Camera e del Senato della Repubblica,agli europarlamentari italiani, oltre che aicomponenti del Governo. 6.500 copie leabbiamo destinate ai legislatori locali, tra sindaci,assessori, consiglieri regionali, provincialie comunali.5.000 tra docenti, medici e ricercatori universitarihanno ricevuto il mensile. Insieme aloro anche 4.000 cittadini della provincia diSalerno lo leggeranno in allegato al quotidiano“Il Salernitano” e 4.000 della provincia diAvellino assieme al quotidiano “Otto Pagine”;in Molise sarà il mensile “Il bene comune” adistribuirne, via posta, 800 copie.Vuoi aiutarci a distribuire Agenda <strong>Coscioni</strong> nel tuo quartiere, in ufficio o nellatua università? Vuoi collaborare alla nuova versione on-line del giornale? Scrivi alettere@agendacoscioni.it