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I CAPITELLI ROMANI DI ALTINO * Luigi Sperti - Margherita Tirelli

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134LUIGI SPERTI - MARGHERITA TIRELLI [RdA 31co. Quest’ultimo aggetta notevolmente rispetto al kalathos,e ha lati articolati con un cavetto e un listello moltosemplificati.Bibliografia: inedito.50 - Frammento di capitello corinzio asiatico.N. inv. AL. 34760. Marmo. Alt. massima cm 15; largh.massima cm 8,5. Angolo di abaco con lati scheggiati: siconserva solo parte della voluta sottostante.Provenienza ignota. Conservato nel magazzino III.La voluta superstite, ridotta ad un nastro appiattito eatrofizzato, è simile a quella dell’esemplare n. cat. 49.Bibliografia: inedito.51 - Capitello corinzieggiante di colonna (tav. XXIV, c).Senza n. inv. Calcare d’Aurisina. Alt. cm 57; alt. coronacm 20; alt. abaco cm 8; diam. base cm 51. Esemplarein buono stato di conservazione: spezzate le estremitàdelle volute, lievi abrasioni diffuse soprattutto sullefoglie della corona.Provenienza ignota. Riutilizzato nel portico della villaCanossa Reali a Dosson di Casier (Treviso).La base del kalathos è avvolta da due corone di otto foglied’acanto ciascuna disposte su due piani, che occupanocirca un terzo dell’altezza complessiva. Le foglie sonoarticolate in un lobo centrale e due laterali ad andamentoinnaturalmente verticale, percorsi da un solco assiale, ecomposti da fogliette aguzze a sezione angolare che formanotoccandosi una successione di tre o quattro zoned’ombra triangolari: identico trattamento geometrizzantedell’acanto si trova nelle foglie del pulvino del capitelloionico n. cat. 5. Dietro le foglie sorgono su ciascun latodue volute con stelo scanalato e ornato da calici posti diprofilo. Le coppie di volute convergono verso gli angolidell’abaco. La zona centrale di ogni lato è occupata dauna complessa combinazione di elementi vegetali: allabase un calice si apre in due racemi laterali che passanodietro le volute, desinenti in una semipalmetta che decoralo spazio compreso tra le due volute angolari. Dalcalice si genera un robusto stelo del fiore dell’abaco chepresenta un elemento centrale ricoperto da brattee, e dueracemi simmetrici, ritmati da calici, che disegnando unsemicerchio si incurvano per il peso di fiori quadripetali,mentre un’infiorescenza più piccola si insinua nel triangolodi risulta tra i racemi e le volute. Lo stelo sostieneun fiore a tre sepali che sboccia poco sotto l’orlo del kalathos,e si sviluppa in un calice ornato da un grosso pistilloa forma di pigna. Lati dell’abaco modanati con cavettoliscio e tondino con kyma ionico.Bibliografia: Valentinis 1893, p. 36, tav. X, 1; Gans 1992,n. 4, pp. 10, 12 s., fig. 3.52 - Capitello corinzieggiante di pilastrino (tav. XXV, a).N. inv. AL. 34622. Marmo. Alt. cm 21; lato base cm17; alt. abaco cm 4; lato abaco cm 27. Stato di conservazionediscreto: mancano due volute, e si notano lievischeggiature diffuse, soprattutto lungo la base. La parteposteriore è lavorata a gradina. Il piano di posa reca unforo di forma irregolare, e sopra l’abaco compare un foromolto largo e profondo.Provenienza ignota. Conservato nel magazzino III.Capitello a base quadrata con tre lati che recano lostesso schema decorativo: foglie d’acanto dai lobi conmargine frastagliato coprono gli angoli sotto le volute;al centro uno stelo sorgente da un calice si apre in unagemma schiusa, sotto al quale sorgono due volute neltipico motivo “a doppia S” che si sovrappongono appenaal margine inferiore dell’abaco. Tra l’orlo del kalathose l’abaco si sviluppa un’alta fascia, occupata ai lati dainastri delle volute. Sull’abaco, modanato con un alto cavetto,un fiore privo di collegamento con il motivo sottostante.Bibliografia: inedito.53 - Frammento di capitello corinzieggiante di pilastro (tav.XXV, b).N. inv. AL. 3. Calcare d’Aurisina. Alt. massima cm25; largh. massima cm 30; alt. abaco cm 6,5. Rimane laparte superiore di un lato, fortemente scheggiata nellevolute e nell’abaco.Provenienza incerta: probabilmente dalla località Fornasotti,che si estende prevalentemente sull’area urbana.Conservato nella sala I.Nonostante la lieve curvatura del kalathos, il frammentofaceva parte di un capitello di pilastro, in quantorientra in una tipologia (cd. “Hüllkelchvolutenkapitelle”:Gans 1992, p. 71 ss.) rappresentata unicamente daesemplari a base quadrangolare. Da un piccolo calicedischiuso sorge uno stelo del fiore dell’abaco, a cui sisaldano tramite un anello due volute acantacee che nasconoda due calici simmetrici (uno conservato; dell’altrotracce). Abaco modanato con tondino e cavetto, fiorecon petali percorsi da un solco sottile, e bottone centrale.Bibliografia: inedito.54 - Frammento di capitello corinzieggiante (tav. XXV, c).N. inv. AL. 8. Marmo. Alt. massima cm 17; lungh.massima cm 40, alt. abaco cm 11. Rimane parte dell’abaco,con una foglia sottostante. Abrasa gran parte del kymaionico sul tondino.Proviene dalla località Fornasotti, che si estende inprevalenza sull’area urbana. Conservato nella sala I.Abaco con tondino decorato da kyma ionico e cavettocon baccellatura, cui si sovrappone una foglia d’acantodal margine frastagliato. Sulla superficie dell’abaco i restidi uno scamillus (Pensabene 1973, p. 192) segnano lazona portante del capitello.Bibliografia: inedito.

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