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I Giovani e il volontariato nelle Marche - CSV Marche

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Mappa e caratteristiche strutturali ed evolutive del <strong>volontariato</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Marche</strong>Mappa e caratteristiche strutturali ed evolutive del<strong>volontariato</strong> <strong>nelle</strong> marcheA cura di Renato Frisanco, settore Studi e Ricerche della FivolPremessaIl presente rapporto sulle organizzazioni di <strong>volontariato</strong> <strong>nelle</strong> <strong>Marche</strong> è stato realizzato con la r<strong>il</strong>evazionecondotta nel 2001 in sinergia con <strong>il</strong> Centro Servizi per <strong>il</strong> Volontariato. Tale collaborazione ha permesso,sia l’aggiornamento della banca dati FIVOL, che la possib<strong>il</strong>ità di arricchire <strong>il</strong> questionario base con unaserie di informazioni ut<strong>il</strong>i all’attività esplorativa e conoscitiva specifica del Centro Servizi, consentendoaltresì a quest’ultimo di entrare in contatto con le OdV in modo diretto e cap<strong>il</strong>lare sul territorio regionale.La raccolta dei questionari, infatti, è stata affidata ad un gruppo di intervistatori che hanno operato sottola direzione del Centro Servizi facendosi per lo più carico direttamente dell’intervista o delcompletamento del questionario presso la sede dell’organizzazione.Mai precedentemente <strong>il</strong> fenomeno del <strong>volontariato</strong> organizzato era stato esaminato in una proporzionecosì ampia di casi rispetto all’universo noto (825 organizzazioni, quasi 9 unità su 10 censite) così dapermettere una disamina attendib<strong>il</strong>e e autorevole nella descrizione dei principali processi del <strong>volontariato</strong>regionale.Inoltre <strong>il</strong> rapporto di ricerca è stato sottoposto all’attenzione di alcuni “addetti ai lavori” <strong>nelle</strong> <strong>Marche</strong> <strong>il</strong>cui contributo ha permesso di perfezionare e integrare questo testo con spunti qualitativi.L’analisi e l’interpretazione del fenomeno regionale ha tenuto conto di un sistematico confrontoterritoriale - vale a dire con <strong>il</strong> Centro Italia e l’intero Paese - e, per alcuni indicatori, <strong>il</strong> confrontodiacronico con la r<strong>il</strong>evazione precedente, in particolare per lo stesso subcampione preso in esame <strong>nelle</strong>r<strong>il</strong>evazioni 1997 e 2001 (257 unità, pari al 31,2% del totale). Si è cercato inoltre di confrontaresistematicamente le diverse realtà regionali inserendo anche la zona di Fermo (36 comuni) - dopo averneverificato la significatività rispetto a molti dati - attualmente parte della provincia di Ascoli Piceno ecandidata a divenire la quinta provincia delle <strong>Marche</strong>.1. Mappa regionale del fenomenoLa terza r<strong>il</strong>evazione nazionale FIVOL 2001 per l’aggiornamento della banca dati sulle organizzazioni di<strong>volontariato</strong> operative 1 (d’ora innanzi OdV), ha acquisito i dati di 825 realtà marchigiane rispetto alle1.131 identificate in partenza. Tale “universo” è stato successivamente depurato del 15,2% diorganizzazioni che si sono rivelate inattive, non più attive (si sono sciolte) oppure che sono entrateimpropriamente nell’indirizzario di partenza (Tav. 1).La dimensione quantitativa del fenomeno regionale è stata r<strong>il</strong>evata dai ricercatori sulla base di unaspecifica definizione di partenza e tramite un confronto tra l’archivio storico della FIVOL e l’indirizzariodel Centro Servizi per <strong>il</strong> Volontariato delle <strong>Marche</strong>.Secondo i criteri definitori della r<strong>il</strong>evazione, le organizzazioni di <strong>volontariato</strong> oltre a non avere scopo d<strong>il</strong>ucro (requisito di tutte le realtà del terzo settore), sono governate dai volontari, coloro che svolgonocariche associative non ricevono alcuna remunerazione e vengono eletti; <strong>il</strong> lavoro gratuito dei volontariprevale quantitativamente e qualitativamente rispetto a quello del personale remunerato; l’organizzazione1 Trattasi di organizzazioni di primo livello, sono escluse pertanto le organizzazioni di coordinamento provinciale e/o regionaledelle grandi organizzazioni a diffusione nazionale e dei coordinamenti di fatto.1

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