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I Giovani e il volontariato nelle Marche - CSV Marche

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Appendicenazionale uffici stampa del no-profit e gestisce i rapporti con <strong>il</strong> segretariato sociale RAI. Con laFederazione nazionale della stampa ha aperto un sito web dove sono presenti i riferimenti dellacomunicazione dei <strong>CSV</strong> e la bacheca degli avvenimenti.Ha partecipato alla realizzazione della ricerca affidata alla FIVOL "Quale comunicazione per leassociazioni di <strong>volontariato</strong>”.Nel 2000 ha collaborato all'organizzazione con <strong>il</strong> coordinamento nazionale uffici stampa del no-profit delseminario formativo per coloro che si occupano di comunicazione nei <strong>CSV</strong> e <strong>nelle</strong> organizzazioni noprofit.Nel maggio 2000 si è svolto un significativo e partecipato seminario a Firenze che ha visto coinvoltala maggioranza dei Centri di servizio attualmente esistenti attraverso la partecipazioni di presidenti,membri dei Consigli direttivi, direttori e operatori, per un totale di circa 90 persone.Da sempre <strong>il</strong> Collegamento nazionale ha anche espresso la volontà e l’interesse a collaborare con <strong>il</strong>Dipartimento Affari Sociali della Presidenza del Consiglio, con l’Osservatorio nazionale sulVolontariato, con la Conferenza permanente dei Presidenti delle organizzazioni nazionali di <strong>volontariato</strong>e a rapportarsi in maniera collaborativa con le altre componenti del Terzo Settore. Inoltre <strong>il</strong>Collegamento nazionale si rapporta con i coordinamenti regionali dei Centri di Servizio.Ancora oggi è necessario affermare che <strong>il</strong> collegamento Nazionale dei Centri di Servizio non vuoleessere un'associazione nazionale dei Centri che si sovrappone ai Centri stessi, ma solo uno strumentoag<strong>il</strong>e e snello di collegamento per lo scambio e la valorizzazione delle esperienze maturate in questiprimi anni di attività dei centri, per meglio realizzare le finalità istituzionali e per interloquire in manieraefficace ed organizzata con enti, organizzazioni, ed istituzioni di carattere nazionale ed internazionale.In questa ottica l’obiettivo prioritario del collegamento deve essere quello di produrre delle attività diservizio, degli strumenti, delle sistematiche occasioni di confronto, messe a disposizione dei singoliCentri per favorire <strong>il</strong> raggiungimento degli obiettivi specifici che ciascun Centro si è dato nella propriaautonomia.Come già sopra accennato <strong>il</strong> seminario di Firenze del maggio 2000 ha rappresentato un passaggiosignificativo per lo sv<strong>il</strong>uppo del Collegamento nazionale.Innanzitutto ha rappresentato concretamente un'occasione di conoscenza e confronto fra i Centri diservizio a diversi livelli e su diverse tematiche. Erano infatti presenti sia <strong>il</strong> livello "politico" con diversipresidenti e consiglieri dei consigli direttivi, sia <strong>il</strong> livello "gestionale" con numerosi direttori e operatoridei Centri. Nei lavori di gruppo si è potuto portare a conoscenza l'esperienza su diversi temi della vitaquotidiana dei Centri, promuovendo un reale confronto che ha potuto individuare i nodi critici, gli aspetticonsolidati e le problematiche emergenti.La totalità dei presenti ha esplicitato la necessità di rafforzare <strong>il</strong> Collegamento nazionale affinché possadivenire secondo gli indirizzi contenuti nel protocollo uno strumento di conoscenza reciproca, dicollegamento, di confronto e di individuazione, dove ritenuto ut<strong>il</strong>e, di linee guida comuni.Concretamente sono state individuate due tipologie di priorità: alcune di natura istituzionale e riferite alruolo stesso dei Centri e alle loro interazioni con <strong>il</strong> contesto istituzionale e del terzo settore; altre afferentii contenuti e articolate in progetti e attività specifiche ut<strong>il</strong>i al confronto e al miglioramento dellarealizzazione degli obiettivi concreti dei Centri.Infine è da sottolineare un lavoro approfondito di verifica del protocollo che ha portato ad individuarealcuni emendamenti che lo rendono più aderente agli indirizzi e alle necessità del collegamento.237

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