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Numero 2 - IPASVI - Roma

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clinico (riduzione della sintomatologiadepressiva) che su quello della sanitàpubblica (in termini non tanto di riduzionidegli accessi ai servizi sanitari, ma diperdita di produttività lavorativa, costiumani dei pazienti e familiari).Nella terapia di gruppo, il paziente èstimolato a prendere consapevolezza delproprio funzionamento mentale e a svilupparedelle strategie adeguate al padroneggiarela sofferenza generata daldisturbo.Alcuni studi recenti hanno dimostrato chel’abbinamento della Tcc a un trattamentofarmacologico, sotto stretto controllomedico, è tra i sistemi più efficaci percurare la depressione.Quando le persone sono depresse, infatti,cambiano sia il loro modo di pensare, dicomportarsi e di sentire, sia i meccanismibiochimici del cervello su cui agiscono ifarmaci antidepressivi.Il terapeuta cognitivo-comportamentaleaiuterà il paziente a identificare e acambiare i modi di pensare (fattori“cognitivi”) e i comportamenti (fattori“comportamentali”) distorti che lomantengono in stato depressivo, a ristabilirei precedenti livelli di attività, ariprendere le proprie relazioni sociali e,soprattutto, a prevenire eventualiricadute, riconoscendo i sintomi delladepressione appena si manifestano.Piacentini et al (2011) hanno testato l’efficaciadi Tcc standard della depressionenelle donne con Dpp, sulla base di unadattamento che segue un preciso protocollotratto dal manuale di Milgrom et al(2003) i cui punti fondamentali sono:aumentare le attività piacevoli; insegnareabilità sociali (abilità di comunicazione,assertività, capacità di richiedere aiuto);insegnare tecniche di rilassamento;insegnare a riconoscere il rapporto trapensieri, emozioni e comportamenti;aiutare a identificare e monitorare leconvinzioni erronee legate alla maternità;aiutare ad identificare i pensieri disfunzionalilegati alla bassa autostima; contrastarel’eccessivo altruismo, portare adiscutere le somiglianze e differenze neglistili genitoriali propri, del partner, deigenitori.Le principali innovazioni rispetto ad altrepsicoterapie cognitivo-comportamentalivalidate con studi di efficacia sono ilformato di gruppo, il coinvolgimento delpartner e l’attenzione alla relazionemadre-bambino e ai meccanismi dell’attaccamento.Gli autori hanno riscontrato che questointervento è stato accettato da oltre il95% delle donne e sono stati osservatimiglioramenti statisticamente significativiin termini di riduzione della patologiadepressiva fino a 12 mesi dalla suaconclusione.INDICAZIONI PER LA PRATICAL’intervento cognitivo comportamentaledi Milgrom et al (2003) per le donneaffette da Dpp ha come obiettivo quello difornire informazioni sul disturbo,insegnare a riconoscerlo, fornire strategiedi copying, dare indicazioni al partner sucome favorire il superamento della crisi esupportare adeguatamente la propriadonna.Questo approccio tiene conto dei fattori divulnerabilità, socio-culturali e scatenantiper aiutare le donne a capire qualielementi abbiano contribuito all’insorgeredella loro depressione.Il punto di partenza dell’intervento è trattodal corso “Far fronte alla depressione”sviluppato da Lewinsohn e Munoz (1979).Il training di rilassamento si basa sulmodello del rilassamento muscolareprogressivo di Jacobson (1929); gli incontridi terapia cognitiva comprendonoelementi delle teorie cognitive di Beck(1929) che riguardano l’identificazione e ilcambiamento dei pensieri irrazionali enegativi; mentre gli incontri sulle abilitàsociali si focalizzano sul training dell’assertività,sulla pianificazione e l’aumentodel numero di attività sociali, nonchésull’imparare delle tecniche per farsinuovi amici (Milgrom et al, 2003).Il corso “Far fronte alla depressione” èriproducibile in qualunque Servizio diSalute Mentale e prevede 10 incontri consei-otto partecipanti (più due seduteaggiuntive a cui partecipano anche ipartner) con cadenza settimanale, delladurata di 90 minuti.Durante i primi due incontri, la depressioneviene presentata dal punto di vistadella teoria dell’apprendimento sociale,vengono definite le regole di gruppo einsegnate delle abilità di auto-cambiamento.Gli otto incontri successivi sono dedicati,invece, all’insegnamento di attività specifiche(rilassamento, aumento del numerodelle attività piacevoli, controllo deipensieri negativi o irrazionali, e abilitàsociali).La guida di Milgrom et al (2003) contieneindicazioni pratiche su come condurre gliincontri seduta per seduta, sui contenutie alcuni suggerimenti operativi.Gli argomenti da affrontare nelle sedutesono i seguenti:1. Comprendere e trattare la depressionepost-partum. Prevede informazioni suldisturbo e su come si manifesta, conl’obiettivo di correggere o modificareinformazioni errate e pregiudizi,diminuire lo stigma, favorire l’adesioneal programma terapeutico.2. Presentazione dei compiti a casa.L’obiettivo è coinvolgere attivamente isoggetti nel programma, spiegarel’importanza di mettere in praticaquanto emerso durante gli incontri,acquisire nuove e più funzionali abilitàfunzionali di fronteggiamento deldisturbo.3. Incrementare le attività piacevoli.Aumentare le attività in grado dimigliorare l’umore, combattere laspirale depressiva “meno fai e menofaresti”.4. Imparare a rilassarsi. Consiste nel dareinformazioni sui meccanismi fisiologicidell’ansia e insegnare tecniche di rilassamento(rilassamento muscolareprogressivo, rilassamento isometrico,respiro lento) per combattere ansia etensione eccessiva.5. Abilità di comunicazione, assertività eautostima. L’obiettivo di questa unità èdi migliorare le abilità di comunicazionee la capacità di esprimere apertamentepensieri ed emozioni.6. Metodo strutturato di soluzione deiproblemi. Viene insegnato come affrontarei problemi attraverso l’utilizzo delmetodo strutturato di soluzione deiproblemi (problem solving), applicatoin particolare ai problemi più comuniche le neo mamme devono affrontare.7. Introduzione alla terapia cognitiva.Consiste nello spiegare il razionaledella terapia cognitiva, insegnare aidentificare le relazioni fra emozioni,pensieri e conseguenze, e ad indivi-12

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