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Numero 2 - IPASVI - Roma

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strumentali come:1. ortopanoramica;2. Tac, eventuale RMLa diagnosi di natura va formulata conbiopsia diagnostica.Una volta definita la natura neoplasticamaligna, la stadiazione deve esserecompletata con:• esame radiografico del torace;• ecocolordoppler Tsa;• visita angiologia;• visita chirurgo plastico.Terapia chirurgica 2Occorre distinguere fra pazienti operabilie inoperabili.La chirurgia è il trattamento di scelta,poiché è quello che, indiscutibilmente,garantisce le maggiori probabilità dicura.L’approccio chirurgico richiede, di regola,vie combinate e un tempo ricostruttivocon opportuni lembi deve essere quasisempre previsto.È ragionevole proporre un trattamentoradiante post-operatorio.Nei pazienti inoperabili, il trattamentochemioradioterapico associato (sincronoo alternato) è ritenuto da molti ilmigliore, quando le condizioni delpaziente lo consentono.CANCRO DELL’OROFARINGE 3In fase precoce il sintomo più frequenteriferito dai pazienti è costituito da unvago mal di gola. Inoltre, è possibile cheil paziente descriva un senso di corpoestraneo in gola che determina difficoltàalla deglutizione.Il dolore può essere anche riferitoall’orecchio, quasi sempre unilateralmente(otalgia riflessa).Il trisma è, in genere, un sintomo tardivodovuto alla infiltrazione dei muscolipterigoidei. Anche il tono nasale dellavoce, l’alito fetido (per ulcerazione enecrosi) e la fissità della lingua sonosintomi tardivi.Un ingrossamento dei linfonodi è moltofrequente nei carcinomi della regionetonsillare e della base lingua e puòspesso costituire il sintomo di esordiodella malattia.DiagnosiÈ basata sull’esame clinico ispettivo epalpatorio, sono indicati inoltre esamistrumentali come Tac o RM, mentre ladiagnosi di natura va formulata conbiopsia diagnostica.Le terapie di scelta sono rappresentateda: chirurgia e radioterapia (da sole ocombinate) e dalla chemioterapia, utilizzatasempre in combinazione con leprecedenti, in varie sequenze.I rapporti con strutture ossee contiguecomportano la necessità di sacrificarein parte (o per intero) formazioni osseeadiacenti alla neoplasia, quali la mandibola,il bordo alveolare superiore, ilpalato duro.È possibile un ampio arco di opzioni fradifferenti procedimenti di ricostruzioneche richiedono un approccio multidisciplinare.Descrizione del percorso clinicoassistenziale:caso clinico 4I pazienti con carcinoma del cavo oraleorofaringe,pervengono alla nostra osservazioneattraverso:1. l’ambulatorio del medico di medicinagenerale, dallo specialista liberoprofessionale;2. il pronto soccorso, in genere, per ilsopraggiungere di complicazioni qualiil sanguinamento della neoplasia, ladisfagia, il peggioramento di unasintomatologia algica preesistenteche giustificano la visita urgente.La prima tappa del percorso seguito dalpaziente prevede: la documentazionedella diagnosi della neoplasia e dellasua stadiazione che vengono effettuatetramite l’esame clinico e una serie diesami strumentali (endoscopia delleprime vie aerodigestive, Tac testa ecollo, RX torace) che hanno lo scopoanche di escludere la presenza di neoplasiesincrone delle vie aerodigestive.Essenziale è l’esecuzione di un prelievobioptico per avere una conferma istologicadella natura carcinomatosa dellalesione.Nei casi più frequenti, in cui l’accesso inospedale venga effettuato in regimeprogrammato, il paziente seguirà l’iterdella preparazione all’intervento chirurgicoeseguendo tutti gli esami previstiper ottenere una corretta stadiazionedella malattia e il giudizio anestesiologicodi operabilità (pertanto ancheinerente a patologie concomitanti: spirometria,visita cardiologia,ecocolordopplertsa, visita angiologia, visita delchirurgo plasitico, ecc).Una volta valutata l’operabilità, il pazienteviene informato sul tipo di intervento a cuiverrà sottoposto e le possibili complicanze,su quale sarà l’iter per il recuperodelle funzioni vocali e deglutitorie.Al paziente vengono prospettate tutte lepossibili alternative terapeutiche nonchirurgiche (quali radio e chemioterapia),se indicate, e le eventuali conseguenzedella sua scelta.Il colloquio viene formalizzato attraversoil documento del “consenso informato” 5dopo aver accertato la comprensionedelle informazioni ricevute.Ricovero e preparazione 6Il paziente B.P, di anni 70 circa, sesso M,giunge in reparto proveniente dal Dea,dopo visita dello specialista, per l’accoglimentoche comprende:• l’identificazione e la presa in caricodel paziente da parte dell’infermiere,• l’assegnazione del posto letto condescrizione dei servizi,• la rilevazione dei parametri vitali;• la visita medica.In questa fase, viene pure effettuatol’iter burocratico; la compilazione dellacartella clinica è stata effettuata precedentementein fase di preparazioneall’intervento; alla visita specialistica ilpaziente riferisce da circa tre mesil’insorgenza di odinofagia, associata adisturbi minori, trattati con terapia dalmedico curante senza alcun riscontropositivo.In fase di accertamenti vengono richiesteulteriori indagini complementari quali:• TC total body con Mdc;• Pfr, Ega;• Ecocoldoppler Tsa;• videat Cardiologico e Ecg-Holter;• visita internistica, psichiatrica, terapiaantalgica.Nei pazienti ove sia presente una patologianon correlata alla diagnosi di tumoreche necessita di trattamento farmacologicosi procede alla somministrazionedei farmaci, tenendo conto delleeventuali variazioni terapeuticheprescritte dal-l’anestesista nel periodopre-operatorio.Alla sera viene somministrata un’eventualeterapia ansiolitica prescritta dall’anestesista.Il paziente viene mantenuto a digiuno32

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