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Numero 2 - IPASVI - Roma

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viene richiesto il più presto possibile seun paziente mostra difficoltà a parlare oa esprimersi dopo il trattamento.Spesso, dietro indicazione del medicocurante, lo specialista effettua una visitaper pianificare la terapia e insegnare alpaziente esercizi specifici che egli potràcontinuare, dopo il ritorno a casa, da solo.Risvolti psicologiciL’aspetto psicologico del pazienteoncologico è prioritario per poter affrontarele cure e i disagi derivati dallamalattia stessa.Molteplici sono le situazioni con le qualiil paziente in primis (ma anche i familiari,gli amici, i medici e tutto il personaleinfermieristico) devono confrontarsi.La diagnosi della malattia e gli effetticollaterali delle cure possono indurreuno stato di depressione: la preoccupazioneper le modifiche del proprioaspetto fisico, la difficoltà di comunicazionee i disagi relativi alle terapie sonoumane e comprensibili.Pertanto, è necessario condividere leproprie paure con il personale sanitario,visto che la loro conoscenza della malattiae delle tossicità può portare a risolvere,almeno in parte, alcuni dei disagi.A volte, l’intervento dell’assistentesocia-le e dello psicologo, del riabilitatore,o anche del cappellano, possonoessere di grande aiuto per superare idisagi causati dalla malattia e dalle curead essa con-nesse.Nel caso in cui questi supporti non sianosufficienti, si può pensare di avviare unaterapia antidepressiva farmacologica daassociare alle terapie già in atto 15 .Follow-upRegolari visite di follow-up sono moltoimportanti per chiunque sia stato sottopostoa trattamento per cancro del cavoorale.Il medico esaminerà attentamente ilpaziente per verificare l’andamento delprocesso di guarigione e individuareeventuali segni di recidiva.I pazienti che accusano secchezza dellefauci come effetto collaterale dellaradioterapia dovranno sottoporsi a visitaodontoiatrica tre volte l’anno.Sarà opportuno consultare un dietistase la perdita di peso o la difficoltà adalimentarsi continuano a costituire unserio problema.La maggior parte dei medici consigliafortemente ai propri pazienti colpiti datumori del cavo orale di smettere l’uso ditabacco e di bevande alcoliche perridurre il rischio di sviluppare una nuovaneoplasia.Una volta dimesso, il paziente oncologicoverrà seguito ambulatorialmente aintervalli regolari (mensili per il primoanno e poi a intervalli più lunghi), percontrollare l’eventuale insorgenza direcidive loco-regionali o di secondi T che,in questi pazienti, sono più frequenti chenon nella popolazione generale.Oltre all’esame clinico, vanno periodicamenteeseguiti esami strumentali comeecografie ed esami radiologici (Rx toracee Tac) per evidenziare e trattare precocementerecidive o nuovi tumori.Il sostegnoConvivere con una grave malattia non èfacile.I pazienti neoplastici e i loro cari si troverannodi fronte a numerosi problemi esfide, che saranno più semplici da risolveredisponendo di informazioni utili e diservizi di sostegno.Le persone che convivono con il cancropotranno nutrire preoccupazioni riguardoalla possibilità di continuare a lavorare,occuparsi della famiglia o svolgere unanormale vita sociale.È, inoltre, molto diffusa la paura diesami, terapie, ricoveri in ospedale.I medici, il personale infermieristico ealtri membri dell’equipe di assistenzadovranno rassicurare il paziente risolvendotutti i suoi dubbi sul trattamento,la ripresa del lavoro e la possibilità disvolgere le normali attività quotidiane.Per chi desidera parlare dei propri sentimentie confidare le proprie ansie, uncolloquio con un infermiere/a, uno psicologo,un assistente sociale, o un religiosopotrà essere di aiuto.Gli amici e i parenti del malato (in particolare,quelli che a loro volta sono statiaffetti da cancro), potranno dare unnotevole contributo.Inoltre, molti pazienti sentono la necessitàdi parlare con altre persone chestanno vivendo la stessa esperienza espesso si riuniscono in gruppi di autoaiuto,all’interno dei quali possono condividerele informazioni apprese su comeaffrontare il cancro e sugli effetti deltrattamento.Tuttavia, è importante ricordare che ognipersona è un caso a sé: trattamenti emetodi terapeutici che funzionano perun paziente possono rivelarsi nonefficaci per un altro, persino se affettidalla stessa forma di tumore.Quindi, sarà sempre giusto discutere conun medico sui consigli forniti da amici eparenti.CONCLUSIONICome si è potuto evincere da quest’esperienzaclinica, la professionalità, le cureNOTE1A.Quaranta, F.Fiorella, Manuale di Otorinolaringoiatria, Ed. Mc-Graw-Hill2Watson JC, Ridge JA. Surgical management of local and regional recurrent headand neck squamous cell carcinoma. Current Opinion in Oncology 1998; 10:207-212.3A.Quaranta, F.Fiorella, Manuale di Otorinolaringoiatria, Ed. Mc-Graw-Hill4Di Anne Griffin Perry, Patricia A. Potter, Assistenza infermieristica clinica. Tecnicae procedure, sesta edizione, Elsevier Masson s.r.l., Aprile 2008, (Bologna);5Argomento di Acta,Volume 2, <strong>Numero</strong> IV, Dicembre 20086Wicker P, O’Neill J. Assistenza infermieristica perioperatoria. McGraw-Hill; giu2007:p 53-100.7Association of Operating Room Nurses,”Recommende for skin preparation ofpatients”. Aorn Journal 2002; 75(1): 184-7.8Mangram AJ, Horan TC, Pearson ML, et al. Guideline for prevention of surgicalsite infection. Inf Control Hosp Epidemiol 1999; 20 (4):247-2789Rushman GB, Davies NJH, Cashman JN. Lee’s synopsis of anesthesia Preoperativeassessment and premedication. Butterworth Heinemann (Eds), 12th Edition,1999: 3-1810Il PICC (peripherally inserted central catheter) è un catetere venoso centraleinserito perifericamente all’altezza del braccio (v.basilica) con l’aiuto diecoguida.11Management of Cancer Pain. Clinical Practice Guideline. U.S. Department ofHuman Services. Public Healt Service. Agency for Healt Care Policy and ResearchMarch 1994, Pag. 42-4312Kozier B, Erb G, Barman A, Nursing clinico. Tecniche e procedure. Napoli: Edises;200613SNLG – Sistema Nazionale Linee Guida. Antibioticoprofilassi perioperatorianell’adulto. Doc 17; Sett 2008 CEVEAS Centro per la valutazione dell’efficienzaSanitaria Ministero della Salute e delle Politiche Sociali ISS Istituto Superioredi Sanità14La Gastrostomia Endoscopica Percutanea, detta anche PEG, è una tecnica checonsente la nutrizione enterale.15C.Carola” Aspetti psicologici del laringectomizzato. Atti del convegno”AIOSO-Roncadelle,(BS). 200534

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