terr<strong>it</strong>orioBernazzoli: “Obiettivo, traIntervista al presidente della Provincia: “Passi avanti per la realizzazione diinfrastrutture fondamentali”. Confermato l’obiettivo 2012 per la Ti-Bre. Intantol’ente di piazzale della Pace si riorganizza e stabilizza 129 lavoratori precariDI MASSIMO CAPUCCINIIl 2008 potrebbe essere un annoricco di nov<strong>it</strong>à per la nostra provincia.Così almeno lasciano sperarele buone notizie che caratterizzanoquesto inizio anno per l’Ente di piazzaledella Pace. Dalla Ti-bre ai finanziamentiper la Massese all’importante ed impegnativariorganizzazione della Provinciasono tanti i fronti in cui il presidente VincenzoBernazzoli è chiamato a garantireil buon es<strong>it</strong>o dell’attiv<strong>it</strong>à amministrativadella sua giunta.Presidente Bernazzoli, dall’inizio dell’annosi sono moltiplicati gli incontri perrilanciare il progetto della Tibre. Qual èa suo parere la s<strong>it</strong>uazione del progetto?“Nell’ultimo anno abbiamo fatto moltipassi avanti, primo fra tutti l’inserimentodel corridoio Tirreno-Brennero trale opere r<strong>it</strong>enute prior<strong>it</strong>arie a livello nazionaleed europeo da parte del Ministerodelle infrastrutture, il via libera delCIPE alla progettazione defin<strong>it</strong>iva delraddoppio della ferrovia Pontremolese,lo sblocco del cantiere di Solignano e lacostruzione del nuovo terminal ferroviarioal Cepim. Ora che l’importanza strategicadel Ti-Bre è stata riconosciuta,dobbiamo lavorare affinché il progettovenga affrontato senza incertezze e conla tempistica indicata”.Se dovesse scegliere, r<strong>it</strong>iene che siapiù urgente la scadenza del 2008 perl’appalto del collegamento tra la A15 ela A22 o il raddoppio ferroviario dellaParma-La Spezia?“Si tratta di due infrastrutture indispensabilima diverse. La bretella autostradalerisponde in primo luogo allenuove esigenze della mobil<strong>it</strong>à di medioraggio, la sua realizzazione renderà piùagevole il collegamento e porterà a undecongestionamento della viabil<strong>it</strong>à ordinaria.La ferrovia ha una valenza strategicanel contesto di un corridoio internazionaleche punta al centro dell’Europa,senza contare che andrebbe finalmentea risolvere i disagi che da decennipenalizzano gli ab<strong>it</strong>anti di quella partedi Appennino e favorirebbe il trasportomerci su ferro rispetto a quello sugomma”.Cosa ha frenato maggiormente, a suoparere, la realizzazione dell’intero progettoTibre fino ad oggi?“Sono essenzialmente tre le ragioniche finora avevano imped<strong>it</strong>o che il progettoTi-Bre venisse valutato per il suovero valore. In primo luogo bisogna considerarela forte concorrenzial<strong>it</strong>à tra iprincipali porti del Tirreno, tutti interessatiad aggiudicarsi il ruolo di riferimentoper la movimentazione delle mercidirette al Nord-Europa. A questo si aggiungonole scelte di RFI, che tende apuntare su altri assi ferroviari, come adesempio la Bologna-Firenze. Negli anniabbiamo infine scontato un errore di prospettiva,che aveva portato a considerarel’asse Parma-La Spezia come un collegamentodi carattere locale, sottovalutandonele potenzial<strong>it</strong>à in chiave piùampia. Se oggi il progetto del corridoioTi-Bre è sostenuto dalle Province di Parma,La Spezia, Massa Carrara, ReggioEmilia, Mantova e Verona e dalle rispettiveRegioni, è perché abbiamo saputoriconoscere la sua valenza strategica intermini molto più ampi”.In questi anni il progetto Ti-Bre ha potutosempre contare sul sostegno dell’amministrazioneprovinciale, anche se nonsono mancate proteste e perpless<strong>it</strong>à sullareale util<strong>it</strong>à dell’opera. Cosa rispondea che r<strong>it</strong>iene un asse tirrenico nord-sudnon sia una prior<strong>it</strong>à?“Negli ultimi anni la movimentazionemerci del porto di La Spezia ha registratoun incremento notevole, che fa prevedere,nel giro di pochi anni, l’arrivo di circa2 milioni di container all’anno. La maggiorparte di queste merci arrivano dall’Asiae sono dirette al centro e al nord-Europa, e la naturale direttrice per losmistamento sarà l’asse Tirreno-Brennero.Se arriveremo all’appuntamento senzauna dotazione infrastrutturale adeguata,non solo perderemo una grande occasionedal punto di vista economico, marischieremo di congestionare la nostrarete”.Che scenari di sviluppo si aprono per lanostra provincia, e soprattutto per la montagna,qualora il raddoppio della pontremolese,la realizzazione della bretella e ilterminale ferroviario per il Cepim dovesserodivenire realtà?“La provincia di Parma si trova in unaposizione privilegiata perché si collocaproprio al centro del corridoio, e il nuovoterminal ferroviario del Cepim sarà in gradodi movimentare una mole di merci 5volte superiore a quella di oggi. Questoapre importanti prospettive di cresc<strong>it</strong>a,candida Parma a polo logistico di primariaimportanza e si configura come grandeoccasione di sviluppo per le nostreimprese e per l’intero terr<strong>it</strong>orio. Sarannomolti anche i vantaggi per la montagna,perché un collegamento con la c<strong>it</strong>tà intempi ragionevoli agevolerà la permanenzadegli ab<strong>it</strong>anti e sarà da incentivo pernuovi servizi, attiv<strong>it</strong>à commerciali e imprend<strong>it</strong>oriali”.Cambiando argomento, con i recenti finanziamentidestinati ad opere per la Massesepossiamo considerare conclusa quest’opera?E se no cosa manca al comple-7 milioni per la MasseseAlla presenza dell’ing. Lelio Russo, capodipartimentoAnas, e dell’assessore provincialealle infrastrutture Ugo Danni, l’11 gennnaioscorso è stata messa la firma sul protocolloche darà nuovo impulso ai lavori sulla Massese.L’accordo prevede infatti un sostanziosofinanziamento pari a 7.022.071,29 di euro,destinati ad opere per questa importante infrastrutturaviaria. In particolare tali risorse sarannodestinate alla progettazione, appalto erealizzazione di uno stralcio funzionale dellavariante di Ranzano nel comune di Palanzano,nonché di ulteriori opere di miglioramento d<strong>it</strong>ratti della ex SS665 lim<strong>it</strong>rofi alla variante stessa.La Massese fra pochi anni avrà meno curvee su questa via “storica” che da Parma arriva aMonchio si potrà viaggiare in sicurezza e inmodo più scorrevole. La strada è oggetto di unpoderoso restiyling: 8 interventi lungo il suopercorso fra varianti e rettifiche, finalizzati almiglioramento complessivo della viabil<strong>it</strong>à.34 il mese febbraio 2008
terr<strong>it</strong>oriosporti e logistica”Tavolo di mon<strong>it</strong>oraggio,buone notizie per la Ti-bretamento del progetto?“I nostri interventi sulla strada Masseseavevano come obiettivo prior<strong>it</strong>ario quellodi risolvere le s<strong>it</strong>uazioni più urgenti,come le varianti di Pilastro e di Groppo,già in gara d’appalto, e quella di Ranzano,per la quale abbiamo ottenuto il sospiratotrasferimento di risorse da partedi Anas. Restano però ancora delle questioniaperte, come il collegamento Par-129 nuovi dipendentiA gennaio l’ente provinciale ha presentatola propria riorganizzazione. I punti essenzialisono: l’introduzione delle Aree funzionali; laridefinizione di ruolo e funzione dei dirigenti;il nuovo schema delle posizioni organizzativecon responsabil<strong>it</strong>à più ampie e deleghe piùarticolate e con una riduzione effettiva delleposizioni (da 46 a 40). In conseguenza diquesta “rivoluzione” sono 129 i nuovi assuntidalla Provincia: 50 a tempo indeterminato(36 da tempo determinato, 1 da tempodeterminato tram<strong>it</strong>e concorso pubblico, 7 dalavoratori interinali, 6 da co.co.co) e 74 a tempodeterminato (30 da co.co.co., 44 da interinali,part<strong>it</strong>a iva e co.co.co.), più 5 assunzioniin ruolo da graduatorie e mobil<strong>it</strong>à. Sono inoltrestate avviate le procedure concorsuali (alcunegià in corso di espletamento) per l’assunzionea tempo indeterminato di ulteriori 8un<strong>it</strong>à per far fronte a funzioni attualmente presidiateda personale precario.il mese febbraio 2008ma – Corcagnano – Pilastro, che contiamocomunque di affrontare per portare acompimento il progetto di riqualificazione”.Infine parliamo della recente riorganizzazionedell’ente provinciale. Sempre agennaio avete annunciato la stabilizzazionedi 129 lavoratori precari. Consideraquesto un importante risultato per la suapresidenza?“Senza dubbio. Come prima Provinciain Italia a portare a termine un percorsodi questo genere c’è grande soddisfazioneda parte di tutti noi. Avere un lavoroprecario significa non potersi costruire unfuturo, e con questa scelta abbiamo volutodare un segnale forte di consapevolezza,equ<strong>it</strong>à e giustizia sociale”.Un aumento così considerevole di lavoratorinon rischia di “appesantire” i costidell’ente e renderlo poco virtuoso?“Non si tratta di un aumento del numerodei lavoratori: quei 129 lavoratori eranoin servizio anche prima della stabilizzazione,solo con contratti flessibili. Non abbiamoampliato il nostro organico quindi,lo abbiamo solo reso più stabile. In realtàsi tratta di un considerevole investimento,perché abbiamo reso la Provincia più efficiente,facendo spazio ai giovani. Dal puntodi vista economico, infine, i conti ci diconoche il lavoro precario aveva per l’enteun costo maggiore del lavoro dipendente,quindi l’operazione ci ha anche consent<strong>it</strong>oun risparmio in termini di bilancio”.La riunione del tavolo di mon<strong>it</strong>oraggio provincialedella Ti-bre, svoltasi il 24 gennaioscorso, ha confermato alcune certezze inmer<strong>it</strong>o alla tempistica e alle scadenze. Confermatele nuove scadenze che segnano laripresa dei lavori, dopo l’inopinata sospensioneda parte della d<strong>it</strong>ta Astaldi. Dall’iniziodell’anno sono part<strong>it</strong>i i lavori di bonifica degliordigni bellici. Ad aprile, dopo aver riallest<strong>it</strong>ola casa base del cantiere, potranno riprendereanche i lavori fuori galleria. A questopunto diventa verosimile ipotizzare la finelavori per il 2012.I lavori di bonifica di ciò che la guerra halasciato e più in generale i lavori “fuori galleria”rispetteranno la tempistica, questo significache a primavera 2009 si inizierà alavorare dentro la galleria.Altra buona notizia è quella che riguardale opere cosiddette compensative, ovveroquelle concordate con il comune di Solignano,del valore complessivo di 2milioni e mezzodi euro. Alcune di queste, ha informato il sindacoCarpena, sono già state realizzate comela riqualificazione del parco giochi. L’es<strong>it</strong>opos<strong>it</strong>ivo della riunione del tavolo di mon<strong>it</strong>oraggiova ad aggiungersi ad un’altra nov<strong>it</strong>à diassoluto rilievo: l’atto aggiuntivo firmato a fineanno da Regione e Governo. Un passo questoche come ha spiegato l’assessore Peri, “metteil corridoio fra le prior<strong>it</strong>à nazionali ed europeee assume i contenuti di dettaglio discussifino a quel momento”. La prima conseguenzadi quell’atto ufficiale si è avuta nella riunionedel Cipe del 22 dicembre scorso in cuiè dato via libera alla progettazione defin<strong>it</strong>iva,affidata a Italferr, di tutta la tratta della Pontremolese,a partire dalla nuova galleria divalico (Ghiare di Berceto - Pontremoli), conla messa a disposizione di 48 milioni di euro.La necess<strong>it</strong>à di procedere con l’intera progettazioneè stata più volte sottolineata conforza dal tavolo di coordinamento delle ist<strong>it</strong>uzionie enti che vigilano sulla realizzazionedel corridoio intermodale riun<strong>it</strong>osi la scorsasettimana a Parma.Infine buone notizie per il Cepim, impegnatonella cost<strong>it</strong>uzione della società per ilnuovo terminal, (con Rfi, Rete Ferroviaria Italiae Fer Ferrovie Emilia Romagna), e dellasocietà per l’utilizzo della linea Pontremolesea fini di trasporto merci, due passaggi preliminarie che dovrebbero consentire di realizzareil servizio di navetta fra il porto di laSpezia e il Cepim. Il nuovo terminal, una voltacompletato, avrà una struttura di nove binaricon attrezzature moderne che consentirannoil rapido spostamento dei container. Lanuova struttura, la cui realizzazione comporteràun investimento di circa 40milioni di euro,consentirà all’interporto di Parma una movimentazionedelle merci cinque volte superiorea quella di oggi.35