economia-ascomParma chiama ilresto del mondoPrima il Giappone, ora l’India. Il marketingterr<strong>it</strong>oriale di Parma Incoming guarda a 360°.Malanca: “Puntare sul turismo di nicchia”di Erika VaresiSi torna a parlare di turismo, del lungoe indispensabile lavoro di marketingterr<strong>it</strong>oriale e di promozione che lanostra c<strong>it</strong>tà da qualche anno sta portandoavanti con l’obiettivo di far crescere esviluppare un nuovo turismo di nicchia,interessato all’arte e alla cultura che ilterr<strong>it</strong>orio può offrire. Un turismo “intercettato”come lo definisce Enzo Malancapresidente di Parma Incoming, di cui fannoparte quei flussi già destinati in Europao ancor più in Italia che possono lasciars<strong>it</strong>entare dall’offerta parmense.Dall’Europa al Giappone, fino in India.“Con Parma Incoming - spiega Malanca -stiamo seguendo una serie di fiere di settoreche ci stanno facendo entrare in contattocon altri tour operator nazionali edinternazionali. Recentemente, insieme alTeatro Regio, abbiamo partecipato ad unworkshop a Dehli e Mombay, un incontrodi lavoro organizzato dall’En<strong>it</strong> (Ente NazionaleItaliano per il Turismo, ndr). Anchese può sembrare un terr<strong>it</strong>orio lontano,l’India fa parte di quelle nazioni emergentidove è possibile trovare nicchie d’interesse.E oggi è fondamentale muoversied investire con anticipo”.Comunicazione e promozione: è questoil turismo?“Promozione e comunicazioneservono per uscire dall’individual<strong>it</strong>àe devono essererealizzate con coerenza e con continu<strong>it</strong>à;senza per forza utilizzare grandi somme,piuttosto agendo con comunicazionimirate e costanti. Il turismo oggi è sapercreare attrazione, saper rendere unicaun’offerta e saperla presentare. Il turismoè emozionare, saper valorizzare un valoreaggiunto”.Da sempre sostiene l’importanza deigrandi eventi. Il Festival Verdi sembraavere fatto un salto di qual<strong>it</strong>à, cosa chenon è riusc<strong>it</strong>a con il Festival del Prosciutto,almeno non del tutto...“Credo che si sia avuto il timore di perdere“l’esclusiva”, l’identificazione traprodotto e terr<strong>it</strong>orio, e che allargare il Festivalalla c<strong>it</strong>tà potesse fagoc<strong>it</strong>are la manifestazionein provincia. La volontà invecenon è quella di trasferire l’evento nelcapoluogo: l’obiettivo è trasformare il Festivaldel Prosciutto in una manifestazioneinternazionale e per farlo è necessariocoinvolgere la c<strong>it</strong>tà, perché un grandeevento funziona se sa spostare i vis<strong>it</strong>atoridalla c<strong>it</strong>tà verso il terr<strong>it</strong>orio; difficilmenteavviene il contrario. Il modello che abbiamoin mente è per esempio quello di Alba,In alto a sinistra unacantina di culatelli; soprauno scorcio del Battisterodi Parma. A fianco EnzoMalanca“Oggi è necessario investirecon largo anticipo ed esserepresenti nei terr<strong>it</strong>ori emergenti”da applicare anche ad un’altra importantemanifestazione che non ha ancoraespresso tutte le sue potenzial<strong>it</strong>à e chepotrebbe diventare un terzo grande evento,quella del Fungo della Val Taro”.Parla di operare in sinergia sul terr<strong>it</strong>orio.Qual è il rapporto con le c<strong>it</strong>tà lim<strong>it</strong>rofe?“Oggi il marketing turistico deve agireper sistemi. Parma, per esempio, è baricentricarispetto quella porzione di terr<strong>it</strong>orioche abbraccia Piacenza, Cremona,Mantova, Modena e Ferrara: è con questec<strong>it</strong>tà che dobbiamo studiare pacchetti turisticilegati alle eccellenze”.Si ripete sempre che Parma è una bellac<strong>it</strong>tà: è ancora così?“La nostra c<strong>it</strong>tà eserc<strong>it</strong>a molto fascinosu chi viene da fuori che la considera sempreuna bella c<strong>it</strong>tà, con un centro storicoancora molto attrattivo e molto meno deturpatorispetto ad altre realtà. In questianni si sono fatte buone cose in terminidi urbanistica e oggi con i nuovi piani divalorizzazione commerciale si cercherà dirafforzare e sviluppare l’offerta del centrourbano”.38 il mese febbraio 2008
ascom-economiaFINANZIARIA SE NE È PARLATO A GENNAIO IN UN CONVEGNO ORGANIZZATO DA SEACOMPrincipali nov<strong>it</strong>à incampo finanziarioDalla riduzione dell’aliquota Ires e di quella dell’Irapal contribuente minimo, dalle nuove regole IVA al“forfettone”. In sintesi alcuni promemoria fiscaliLa finanziaria 2008 approvata a fineanno contiene molte importanti nov<strong>it</strong>àper le imprese, in particolare sul frontefiscale. Per introdurre e illustrare i principalicambiamenti lo scorso 24 gennaio si èsvolto un convegno rivolto al settore terziarioorganizzato da Seacom, la societàdi Ascom che fornisce servizi integrati alleimprese.Tra le nov<strong>it</strong>à più vistose e di sicuro impattoè la riduzione dell’aliquota Ires, chepassa dal 33% al 27,5%, alla quale siaffianca un’altra riduzione, quella dell’Irap,che scende dal 4,25% al 3,9%.Questi due interventi rappresentano ilperno attorno al quale ruota tutta la pol<strong>it</strong>icafiscale della manovra, soprattutto seil mese febbraio 2008L’INCONTRO FOCUS ANCHE SU SEGRETO BANCARIO E REDDITOMETROFisco-contribuente: più attenzione con gli studi di settoreAmpio spazio è stato dedicato durantel’incontro anche alla nuova disciplina inmateria di accertamenti finanziari, segretobancario, accertamento dei redd<strong>it</strong>i, studi disettore e redd<strong>it</strong>ometro. È stato sottolineatocome oggi l’amministrazione finanziariaabbia la possibil<strong>it</strong>à di accedere allemovimentazioni dei conti correnti ed alletransazioni finanziarie di ogni tipo e di tutti icontribuenti, eliminando pressochétotalmente il cosiddetto segreto bancario.“Le imprese devono percepire chiaramentequesta nov<strong>it</strong>à” - ha spiegato Enzo Malanca,direttore generale Ascom, presenteall’incontro insieme a Giuseppe Cerati, dott. commercialista in Parma - “perché il fisco puòchiamare a rispondere di qualsiasi operazione”, e se la risposta non è convincente può scattare lapresunzione d’evasione, difficile da smontare: “il commerciante deve essere in grado di dimostrareil motivo e la provenienza di qualsiasi movimento economico, pronto a motivare con precisioneeventuali incogru<strong>it</strong>à”, anche a distanza di otto anni. Il direttore Ascom ha inoltre rimarcato come “lostudio di settore sia diventato l’elemento di riferimento per l’accertamento. Oggi il piccolo così comeil grande imprend<strong>it</strong>ore deve fare molta attenzione a come gestisce le proprie operazioni cercando dirazionalizzarle nel miglior modo possibile”. Gli studi di settore permettono, infatti, di valutare lacapac<strong>it</strong>à di produrre ricavi o conseguire compensi dalle singole attiv<strong>it</strong>à economiche tram<strong>it</strong>e laraccolta sistematica di dati, sia di carattere fiscale che di tipo “strutturale”, che caratterizzanol’attiv<strong>it</strong>à e il contesto economico in cui questa si svolge. Recentemente è stato anche cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o unOsservatorio regionale, composto da una commissione incaricata di analizzare su segnalazione larichiesta di eventuali modifiche ai parametri di riferimento di uno studio di settore per poi trasmetterela segnalazione al Ministero competente. [M.B.]si considera che le due riduzioni sono ilrisultato di una razionalizzazione del sistemafiscale e non comporteranno unminor gett<strong>it</strong>o per lo Stato.A compensazione della riduzione delprelievo fiscale à stata infatti ampliata labase imponibile e la quota imponibile deidividendi percep<strong>it</strong>i e delle plusvalenze realizzate.La base imponibile aumenta soprattuttoper mezzo dell’eliminazione degliammortamenti anticipati ed accelerati.Quanto alla nuova quota imponibile deidividendi e delle plusvalenze in capo aisoci, questa dovrebbe salire dal 40% al51,6% e un successivo decreto ministerialefornirà i dettagli.Il governo ha inoltre introdotto nuove regoledi deducibil<strong>it</strong>à delle spese di rappresentanzache, se risponderanno ai requis<strong>it</strong>idi inerenza e congru<strong>it</strong>à che un appos<strong>it</strong>odecreto andrà a definire, consentiranno,già a partire da questo 2008, di dedurretali spese interamente nell’esercizio in cuivengono sostenute; la Finanziaria precisainoltre che sono deducibili dal 2008 a t<strong>it</strong>olodi rappresentanza le spese relative aibeni distribu<strong>it</strong>i gratu<strong>it</strong>amente se di importoun<strong>it</strong>ario non superiore ai 50 euro.Importante anche l’intervento fatto a favoredelle imprese di piccole dimensionie quelle in fase di start up. Si tratta delcosiddetto “forfettone” che riguarda le impresecon un fatturato inferiore ai 30milaeuro e senza dipendenti. Queste potrannoapplicare un’unica aliquota al 20% chesost<strong>it</strong>uirà l’Iva, l’Irap e l’Irpef. Inoltre chiaderirà al nuovo regime sarà escluso daglistudi di settore. È bene però considerareanche uno svantaggio, ossia che daquest’imposta sost<strong>it</strong>utiva non si può detrarrenulla, a parte eventuali r<strong>it</strong>enuted’accordo sub<strong>it</strong>e.Come detto a questa nuova aliquotarientrano in automatico, salvo scelta differente,i professionisti e le imprese individualiche nell’anno precedente non abbianosuperato i 30.000 euro di ricavi ocompensi né effettuato cessioni all’esportazionené avuto spese per dipendenti ocollaboratori; inoltre, nel triennio precedentenon devono aver acquistato benistrumentali oltre i 15.000 euro totali.Nel corso dell’incontro sono state infinepresentate, alcune delle maggiori innovazionidell’ultima Finanziaria: dallenuove regole IVA, alle esenzioni dall’impostasulle successioni e donazioni, dallemodifiche alla disciplina delle società dicomodo alle nov<strong>it</strong>à in materia di perd<strong>it</strong>e.[Mattia Boselli]39