Relazione d'Impatto - Ambiente e Territorio della Capitanata ...
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Europa orientale e nell’Asia centrale, rappresentano il frutto di un’azione antropica piuttosto che quello di<br />
particolari condizioni ambientali che impediscono l’affermazione di na vegetazione arborea ed arbustiva.<br />
Secondo alcuni autori (Fenaroli, 1966), infatti, queste fitocenosi derivano dalla distruzione di<br />
preesistenti foreste dominate da foreste sempreverdi mediterranee. In particolare le steppe presenti nel<br />
territorio in esame sono steppe ad Aspodeletum, nei terreni più pietrosi e a Stipa tortilis Desf. , nei terreni<br />
più profondi.<br />
Tali steppe erano utilizzate per il pascoo invernale dai greggi ed ovini ed hanno dominato il Tavoliere<br />
fino al secondo dopoguerra, per lasciare il posto, in seguito a profonde tasformazion, a partire dagli anni ‘60,<br />
alle ampie e intensive monocolture a cereali.<br />
All’interno del comprensorio sipossono distinguere le seguenti tipologie principali:<br />
Aspodeletum;<br />
Pascolo coltivato a Hordeum sp.;<br />
Monocolture cerealicole;<br />
Garighe a Pistacia lentiscus L., Euphorbia spp., Olea europea L., Asparagus sp. e altre specie<br />
xerofile mediterranee;<br />
Zone urbanizzate e cave intervallate da siepi di Opunzia ficus-indicae 8L.) Miller, muretti a secco,<br />
garighe e cotivi punteggiati da cespugli di Pyrus pyraster Burgsd, Prunus dulcis (Miller) D.A. Webb<br />
e Olea europea L..<br />
In area vasta sono presenti molti ambienti umidi costieri, caratterizzati da qualità ecologiche di grande<br />
importanza, essendo ambienti fragili e rari. Sono fragili in quanto sono sufficienti modificazioni anche lievi<br />
delle caratteristiche fisiche, morfologiche o idrauliche per provocare la loro degradazione o distruzione; sono<br />
rari perché l'estensione areale occupata è molto limitata, soprattutto se confrontata con la superficie<br />
originaria. L'acqua è un fattore decisivo per la vita, tuttavia se, come negli ambienti umidi, la sua presenza è<br />
permanente, gli organismi vegetali ne sono fortemente adattati e dipendenti. La flora e la vegetazione sono<br />
quindi tipiche ed esclusive, in grado cioè di vivere esclusivamente in presenza delle condizioni ecologiche che<br />
si determinano nelle zone umide. La presenza d’acqua è variabile in funzione delle condizioni climatiche e<br />
meteorologiche; in condizioni di morfologia naturale, le oscillazioni nel livello d'acqua producono anche<br />
variazione di superficie con l'aumento e la diminuzione dell'estensione; i terreni temporaneamente emersi<br />
ospitano un insieme di habitat che vanno dai prati umidi alle distese di fango; qui sono presenti<br />
numerosissime specie vegetali spesso gravemente minacciate o addirittura scomparse da gran parte del<br />
territorio regionale. Nell’area di studio sono presenti antiche paludi originate da torrenti provenienti dal<br />
Subappennino Dauno e generate anche dal sopralzo degli argini attuato verso la metà degli anni 60 per<br />
scopi essenzialmente irrigui e successivamente venatori. Ne sono un esempio le Paludidi Lago Salso e le<br />
Paludi di frattarolo.<br />
Tali ambiente sono costituiti da estesi canneti (Phragmites australis) che si alternano a larghe zone di<br />
acque aperte, che permettono l’osservazione di molte specie floristiche e faunistiche tipiche degli ambienti<br />
palustri.<br />
La predominanza <strong>della</strong> tifa (Typha latipholia) e <strong>della</strong> canna di palude conferiscono all’area un aspetto<br />
di apparente monotonia. Nei periodi primaverile-estivi si osservano anche specie caratterizzate da vivaci<br />
S.G.T.&A. – Geol. F. Ferrante AEnergy S.r.l. Cod. - R_MF_RIA<br />
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