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scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

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Presentazione libri e recensioni16Cecalupo A. & Perugia I. Fam<strong>il</strong>y Cerithiopsidae H. Adams& A. Adams, 1853 in the Central Ph<strong>il</strong>ippines (Caenogastropoda:Triphoroidea) Quaderni della Civica Stazione Idrobiologica<strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano. Vol. 30, 262 pp.Gli autori presentano in questo volume <strong>il</strong> frutto <strong>di</strong> una decinad’anni <strong>di</strong> ricerche, condotte personalmente in occasionedei loro viaggi malacologici nelle F<strong>il</strong>ippine centrali.Il risultato delle loro fatiche è un nuovo e importante tasselloche amplia le nostre conoscenze su questa famigliacosì negletta, in un’area geografica sì ricchissima <strong>di</strong> speciemalacologiche, ma dove non solo i Cerithiopsidae,ma tutti i micromolluschi sono tutt’ora quasi totalmentesconosciuti, da ricercare e stu<strong>di</strong>are; come esempio, neirecenti volumi <strong>di</strong> Poppe de<strong>di</strong>cati ai molluschi conchigliatidelle F<strong>il</strong>ippine , si possono contare sulle <strong>di</strong>ta <strong>di</strong> unamano i Cerithiopsidae <strong>il</strong>lustrati.Nel presente lavoro vengono presentate 175 specie <strong>di</strong>microconchiglie della famiglia Cerithiopsidae raccolte sullecoste delle F<strong>il</strong>ippine centrali <strong>di</strong> cui 171 nuove specie e4 identificate per confronto; sono istituiti 2 nuovi generi(Marshallopsis e Ondulopsis) mentre <strong>il</strong> genere CallisteumaTomlin, 1929, risultando ononimo <strong>di</strong> un genere <strong>di</strong> Geometridae(Lepidoptera), è stato sostituito con <strong>il</strong> nuovo genereGranulopsis.Le specie trovate sono così sud<strong>di</strong>vise: 1 Certhiopsidella, 9Clathropsis, 1 Granulopsis, 21 Horologica, 53 Joculator, 14Marshallopsis, 7 Ondulopsis, 3 Prolixodens, 1 Ret<strong>il</strong>askeya, 10Se<strong>il</strong>a, 7 Specula, 39 Synthopsis, 9 Tubercliopsis.Tutte le specie sono state descritte e <strong>il</strong>lustrate con fotoottenute sia con fotocamera <strong>di</strong>gitale sia con microscopioelettronico (SEM); particolare risalto è stato dato alleprotoconche.Delle specie identificate per confronto, Granulopsis thelcterium(Tomlin, 1929), Se<strong>il</strong>a (Notose<strong>il</strong>a) morichimai (Habe,1970) e Se<strong>il</strong>a (Parase<strong>il</strong>a) cf. ampulla (Laseron, 1956), vengono<strong>il</strong>lustrate e descritte le protoconche, mentre l’identificazione<strong>di</strong> Se<strong>il</strong>a (Parase<strong>il</strong>a) cf. japonica (Habe, 1970), restadubbia, mancando al momento in tutti gli esemplari raccolti,la protoconca.Prima delle descrizioni e <strong>il</strong>lustrazioni delle specie trattate,gli autori riportano i meto<strong>di</strong> e le località <strong>di</strong> raccoltadei detriti, dove sono state isolate le conchiglie stu<strong>di</strong>ate,seguono i parametri morfologici analizzati e <strong>il</strong> testo <strong>di</strong>riferimento per le attribuzioni generiche (Marshall,1978); completano l’introduzione, una bibliografia storicasui Cerithiopsidae dell’area geografica , un’elenco deigeneri descritti per l’Indopacifico, Australia e Nuova Zelanda,una chiave <strong>di</strong> determinazione per i generi presentinello stu<strong>di</strong>o e una serie <strong>di</strong> grafici con la <strong>di</strong>stribuzionenumerica dei generi e delle specie rinvenute.Seguono le descrizioni, succinte, ma chiare e le eccellentitavole <strong>il</strong>lustrate (136 !!!!) che permettono <strong>di</strong> riconoscere lavarie specie lasciando ben poco spazio all’immaginazione.Nel primo gruppo <strong>di</strong> tavole sono presentate le specie confoto a colori, in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i in alcuni casi per una correttaclassificazione, seguono le tavole con le foto eseguiteal microscopio elettronico, dove oltre alla conchiglia intera,sono presentati quei particolari, quali protoconca eperistoma che permettono <strong>di</strong> separare con sicurezza lespecie presentate.Per concludere, un ottimo lavoro, de<strong>di</strong>cato a un gruppo<strong>di</strong> molluschi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e reperimento e stu<strong>di</strong>o, che contribuiscealla loro conoscenza in un’area geografica, percerti aspetti della ricerca risultata ancora vergine.Ermanno Quaggiotto

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