13.07.2015 Views

scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ContributiFig. 2. Ch<strong>il</strong>ostoma achates achates,loc. Gesause, Austria. (Foto GiuseppePocaterra)18citazione dall’autore che non descrisse mai ufficialmenteuna nuova entità (Strobel, 1857).Il nome adelozona (Strobel, 1857) è dunque da considerarsiun nomen nudum come giustamente ci fa notare FranciscoWelter-Schultes, autore del progetto AnimalBasedell’Istituto Zoologico dell’Università <strong>di</strong> Gottinghen,che attribuisce la specie Ch<strong>il</strong>ostoma adelozona forse a Stab<strong>il</strong>e,1864. Il nome adelozona infatti fu riut<strong>il</strong>izzato nel 1864da Stab<strong>il</strong>e per sostituire <strong>il</strong> vecchio sinonimo <strong>di</strong> Helix foetensvar. cisalpina (Stab<strong>il</strong>e, 1864) descrivendone la specie.Il nome cisalpina (Stab<strong>il</strong>e, 1864) non era più ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>eperchè in tassonomia era già presente una Helix cisalpina(nomen nudum Helix cisalpina sensu De Cristofori & Jan,1832 e descritta successivamente da Rossmässler) (Rossmässler,1837) <strong>di</strong>ventata oggi Cernuella cisalpina (Rossmässler,1837). Il nome valido dovrebbe dunque essereCh<strong>il</strong>ostoma adelozona (Stab<strong>il</strong>e, 1864) come ritiene FranciscoWelter-Schultes e non Ch<strong>il</strong>ostoma adelozona (Strobel,1857) come troviamo scritto nella Checklist <strong>di</strong> Bank. Unfatto importante che voglio far notare è che se adelozona èsinonimo <strong>di</strong> cisalpina, allora anche le popolazioni <strong>di</strong>Gressoney dovrebbero essere considerate dei Ch<strong>il</strong>ostomaadelozona (Stab<strong>il</strong>e, 1864), ma sembra che nessuno ne abbiatenuto conto e che queste entità siano rimaste fuoridalla revisione.In letteratura, per questa specie furono descritte numerosevarietà tra cui alcune ritenute tutt’ora valide sottospecie.Helix cisalpina (Stab<strong>il</strong>e, 1864) = Ch<strong>il</strong>ostoma adelozona(Stab<strong>il</strong>e, 1864):– Varietà adelozona (Strobel, 1857)Dimensioni: (ø) 24-25 mm - ombel. 4,3 mmEntità non descritta ufficialmente da Strobel che la menzionavasolo come una varietà della Valle S. Martino(LC) e Valbrembana (BG) (Strobel, 1857).Questa forma, <strong>di</strong>venuta poi sottospecie nominotipica,corrisponde a tutte quelle popolazioni presenti tra <strong>il</strong> lago<strong>di</strong> Lugano e la provincia <strong>di</strong> Brescia. Sulla vetta del monteGeneroso (Svizzera), su parete calcarea, ho personalmenteraccolto alcuni nicchi piatti con apertura obliqua,ombelico molto largo e riferib<strong>il</strong>i a questa varietà (Fig.4A) e questa località sembra essere l’estremità occidentaledel suo areale. Altre popolazioni le trovai anche nellezone cacuminali delle montagne intorno alla Valsassina(LC), sulla Grigna Meri<strong>di</strong>onale (LC) (Figg. 4B, 5), <strong>il</strong> monteResegone (LC), sul gruppo montuoso dello Zucconedei Campelli (LC) (Fig. 4C) e in alcune località della provincia<strong>di</strong> Bergamo ai pie<strong>di</strong> del Pizzo della Presolana (Fig.4D) a quote comprese fra i 1500 m e i 1800 m s.l.m. esempre su pareti calcaree. In queste ultime località, a <strong>di</strong>fferenza<strong>di</strong> quelle del monte Generoso, riscontrai un nicchiopiuttosto elevato e ombelico più stretto ma con labocca anch’essa molto obliqua. A quote molto inferiori esu parete non calcarea, ho invece trovato in Val Brembana,tra Piazza Brembana (BG) e Barni (BG), degli esemplaridal nicchio più piccolo, lucido, me<strong>di</strong>amente elevatoe bocca meno obliqua, quasi a essere una forma interme<strong>di</strong>acon Ch<strong>il</strong>ostoma zonatum (Figg. 4I, 6).Fig. 3. Esemplare vivo <strong>di</strong> Ch<strong>il</strong>ostoma achates achates, loc. SalzachofenGola, Golling, Austria. (Foto Giuseppe Pocaterra)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!