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NOTIZIECon 180 miliardi di dollari in cassa e una capitalizzazione di borsa checorre verso la cifra record di mille miliardi, Apple può comprare tutta lafarina (e i cervelli) che vuole.Molti pensano che vista la sua capacità di rivoluzionare un intero settorecome avvenuto per la telefonia, la rivoluzione del settore auto non sia poicosì lontana, tenendo conto che in un campo come questo i tempi sonocomunque lunghi e occorreranno almeno cinque anni per vedere realizzatoil miracolo dell’iCar.Che quelli di Apple siano ben coscienti dell’ampiezza della sfida, lo dimostrail nome in codice del progetto per l’auto made in Cupertino, un nomeche è di per sé un simbolo, perché l’hanno chiamato Titan.E sono ormai centinaia le persone impiegate nello sviluppo del progetto,assai caro allo stesso Steve Jobs, il mitico fondatore di Apple.D’altronde non si parte da zero, perché la società è già attiva nel settore, inparticolare con l’applicativo Carplay, che consente all’utilizzatore di accederea tutte le funzioni del proprio iPhone direttamente dall’auto.Il progetto Titan va però ben oltre l’interazione tra il telefono e la vettura,perché ha l’obiettivo di concepire un’automobile completamente nuovache funzionerà, ovviamente, con un motore elettrico.D’altronde, a riprova della fragilità delle barrieretra i settori ad alta tecnologia, anche il gigantedi internet Google, ha già sviluppato un veicolodi sua produzione e qualche prototipo di GoogleCar circola già sulle strade americane.Ma mentre Google, sulla scia dell’esperienza diNvidia e del suo sistema Drive Px, si è concentratosoprattutto sulla guida senza conducente(il cosiddetto self driving), l’ambizione di Appleè quella di entrare a tutto tondo nel mercatodell’automotive come produttore.L’attitudine ad innovare non abita solo nellaSilicon Valley, visti i progressi dei produttori diauto nello sposare le nuove tecnologie, ma l’averguadagnato qualcosa come 18 miliardi di dollarisolo nel primo trimestre del 2015, consentead Apple di muoversi con una certa libertà diazione in un campo altamente competitivo.A noi consumatori non resta che aspettare pervedere se il forno di Cupertino sarà capace distupirci ancora; di certo non sarà la farina amancare.applegiugno 2015 | Plus <strong>Magazine</strong> | NOTIZIE 37

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