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REGIONE MOLISE POR FESR 2007 – 2013 CCI ... - Ufficio Europa

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e aree urbanizzate. I programmi mirano entrambi anche a favorire una crescita equilibrata e a scoraggiarei fenomeni di spopolamento delle aree marginali.Di seguito si riportano pertanto i principali ambiti di interazione che possono individuarsi e le rispettivearee di pertinenza:- Ricerca: il <strong>POR</strong> <strong>FESR</strong> nell’ambito dell’Asse I “R& S, Innovazione e Imprenditorialità” potràsvolgere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei principali comparti che interessanole aree rurali ovvero l’agro – industriale e il forestale; ciò in quanto il <strong>FESR</strong> agisce nell’ottica dipromuovere i fattori di competitività del sistema regionale. Il Programma FEASR potrà invecesviluppare ai sensi del Reg. CE 1698/2005 le attività previste da detto regolamento e relativeall’innovazione, la sperimentazione e l’applicazione dei risultati della ricerca alle imprese cheoperano sui prodotti contenuti nell’Allegato I del Trattato;- Ambiente: su questa tematica che presenta come ovvio ampie possibilità di complementarità tra ledue politiche, il <strong>POR</strong> <strong>FESR</strong> potrà intervenire, attraverso le attività di cui all’Asse II – “SostenibilitàAmbientale” - con azioni che mirano alla valorizzazione delle Aree di interesse naturalisticomediante investimenti ed infrastrutture anche collegate alla biodiversità (Attività II.2.1) mentrericadranno nella sfera di competenza del FEASR il finanziamento di Piani di Gestione delle areeProtette nonché gli interventi tesi alla tutela e conservazione degli habitat naturali e della biodiversitàin detti siti di interesse naturalistico; sul piano degli interventi volti a prevenire e contrastare ifenomeni di dissesto idrogeologico il presente <strong>POR</strong> potrà, nell’ambito dell’attività II.1.1 finanziareazioni riferibili ad aree a rischio massimo (3 e 4) previsti ed inseriti nei PAI approvati. Il FEASRpotrà realizzare invece altri interventi nelle aree rurali che presentano livelli di rischio minore;- Energia: lo sviluppo delle filiere bioenergetiche rappresenta un importante ambito di interazionedelle due politiche. Nello specifico si evidenzia come nelle zone rurali tutti gli interventi a montedella generazione di energia di natura agricola e forestale e gli investimenti finalizzati allagenerazione di energia da imprese agricole e forestali, nonché investimenti in impianti fino ad 1 MWrientrino nel campo di azione del PSR FEASR; al contrario il <strong>POR</strong> <strong>FESR</strong> –sosterrà (Asse II – AttivitàII.3.2) investimenti tesi alla produzione di energia degli impianti di dimensione superiore ad 1 MW;- Infrastrutture materiali: il <strong>POR</strong> <strong>FESR</strong> ai sensi dell’articolo 5 del Reg. CE 1080/2006 potrà finanziaregli interventi di potenziamento delle infrastrutture di trasporto locale finalizzati a migliorare ilcollegamento ai nodi e alle reti principali tra i quali rientra la realizzazione dell’asse stradale mirato amigliorare il collegamento tra Tirreno e Adriatico (Asse III - Attività III.1.1); in tale contesto siperseguirà con la politica di coesione unitaria l’intermodalità delle imprese; il PSR – FEASR potràintervenire sulle reti secondarie (strade rurali poderali ed interpoderali) per favorire i trasporti aservizio delle aziende agricole.- Tecnologie dell’Informazione e della comunicazione (TIC): in tale ambito l’Asse III del <strong>POR</strong> <strong>FESR</strong>,con l’Attività III.2.1, svilupperà investimenti nelle imprese per il miglioramento dell’accesso alletecnologie informatiche e per promuovere il miglioramento dell’efficienza dei processi aziendali ecommerciali ed interverrà nelle aree rurali in stretta sinergia e coordinamento con similari azionifinanziate dal FEASR in favore delle aziende operanti nei comparti di cui all’Allegato I al TCE; leinfrastrutture nel comparto delle TIC sono a carico del <strong>FESR</strong> e verranno realizzate nell’ambitodell’Asse IV “Dimensione Territoriale” del Presente <strong>POR</strong> (Attività IV.2.1). Va detto infatti che learee rurali caratterizzate da fenomeni di marginalità (quali quelle montane) necessitano diun’adeguata diffusione delle infrastrutture immateriali, al fine di superare il digital divide, che68

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