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FONDAMENTA. 10 - Rotary Old Books

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mentato Novecento, che sacrificate entrambe dalla logica stringente del volume,delle scelte inevitabili (le ottocento pagine non moltiplicabili) e della cronologia(nello spartiacque temporale che ha escluso le donne del secondoNovecento), si è qui così perlomeno voluto ricordare. Piccoli cammei postisullo sfondo di una galleria di donne, di un loro lungo cammino storico e culturaleche dalle “stanze” imposte dalla dura legge delle consuetudini sociali,sofferte e rigettate o interiorizzate nella sublimazione tutta femminile del gestooblativo, alle stanze ritorna come spazio di una soggettività consapevole elibera per sottrarsi ai clamori dissonanti e superficiali del proprio tempo, nell’eserciziodi un’officina poetica dove il “cesello d’arte” e il miracolo dellacreatività trasformano la stessa dolorosa esperienza del vivere.Insieme a quest’ultima anche ad altre molteplici e sofferte scelte di esclusioneci hanno obbligato le ragioni materiali del libro, quelle economiche deglispazi, cronologiche dei limiti storici, archivistiche, della documentazioneperduta, che, non diversamente da quelle più nobili, il giudizio di valore o l’esemplaritàrappresentativa dei caratteri di un’epoca, impongono all’allestimentodi un’antologia il sacrificio e la rinuncia di voci e presenze, altrettantosignificative, di cui si auspicava in origine l’ingresso o che sarebbe stato forseopportuno trattare. Ma chi è avvezzo a confrontarsi con il senso della tradizionee con la memoria del passato sa bene che ogni opera, per quanto sorrettada perlustrazioni esaustive o da proponimenti di completezza, non puòche accettare con socratica umiltà la coscienza del limite, l’inevitabile relativismodegli studi, confidando soltanto che il proprio lavoro possa essere di stimoloe di incoraggiamento ad altre future e più proficue imprese. All’iniziodel nostro viaggio, la navigazione si temeva perigliosa per cause che la pazientee assidua frequentazione degli archivi ha rivelato molto meno tumultuosadi quanto non si prospettasse in partenza: il lungo arco cronologico, sedettato da scelte di metodo, l’interrogarsi attraverso lo scorrere dei secoli, deitempi quotidiani e pubblici, della realtà materiale e della sua sublimazioneletteraria, sul formarsi di un senso della tradizione – una tradizione senza boriae vani miti municipalistici o false coscienze catalogatorie, quale etimologica“consegna” attraverso i percorsi frastagliati della storia di modelli, formedi espressione, linguaggi del sacro e del profano, valori, libri e biblioteche,idee e progettualità, memoria e scrittura nel passaggio di testimone da generazionea generazione di donne autrici del “pensare” come del “fare”, intellettualiin senso pieno –, nondimeno era scelta, quella di longue durée, piùconcretamente motivata da una sorta di orror vacui, dal timore di quei conid’ombra in cui inevitabilmente s’imbattono la ricerca e la ricostruzione dellaXVI

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