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FONDAMENTA. 10 - Rotary Old Books

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i centri enunciati, in primo luogo Bologna e Ferrara, pur ricchi di una loro autonoma storiapolitica e culturale, sono limitrofi, adagiati in un reticolo di comunicazioni padane brulicanteda sempre di incessanti rapporti, facilitati peraltro dalla sostanziale contiguità fisica deicentri principali: l’area compresa tra Milano, Venezia, Ferrara e Bologna, tanto variegata nelledistinte fisionomie, consente al suo interno spostamenti rapidi, scambi continui. […] nonsolo la storia di questi Studi (Padova, Ferrara, Bologna) presenta infatti tra Quattrocento eCinquecento forti punti di analogia morfologica, ma documentata e amplissima è la circolazionedi docenti, studenti intellettuali fra i tre centri. […] Né meno complesso è il campo dellatradizione letteraria, laddove accanto ai generi che sembrano improntare di sé un’interaparabola cittadina (la poesia cavalleresca a Ferrara) coesistono generi il cui sviluppo si articolae insedia secondo un vero e proprio modello policentrico (canzonieri, novellistica, teatro) 3 .A questa cornice non sfuggono le storie delle donne bresciane. Ricostruire le lorovicende attraverso il Quattrocento significa allargare la propria visuale verso Verona,Milano, Mantova, Ferrara, verso il Piemonte, Roma, la Francia, in uno spaziopolicentrico in cui, intorno alla realtà urbana dominante ruotano e si associanoil mondo dei feudi gentilizi padani (Verola Alghise per i Gambara), cittadineeconomicamente e culturalmente in concorrenza con Brescia (Chiari, in cui sisvolgerà una parte importante della vicenda di Laura Cereta), corti principesche(la Mantova dei Gonzaga con cui sarà in contatto la beata Stefana Quinzani, Ferraracon cui sarà in relazioni epistolari la monaca agostiniana Laura Mignani) 4 ,ma anche la curia pontificia (ancora Laura Mignani fu per un certo periodo la“madre spirituale” di Gaetano da Thiene, protonotario apostolico di Giulio II,conosciuto attraverso la mediazione di Bartolomeo Stella) 5 .E se le vite di alcuni di questi personaggi femminili ci rivelano un dinamismo perlo più coatto (è il caso di Auriga Gambara, costretta a spostarsi fra Verola Alghise,Pralboino, Cremona, Piacenza, Novi Ligure per curare gli interessi della famigliae per riparare dalle conseguenze dai “rovesci” politici e militari), altre possonovantarsi di godere di orizzonti quanto mai ampi nella solitudine di un chiostro onel recinto di un palazzo, da cui levano la loro voce e arrivano a esercitare il lorocarisma e la loro autorità su intellettuali e uomini di potere.3In Anselmi, Avellini e Raimondi, Il Rinascimento padano, in Letteratura italiana: storia e geografia; l’età moderna:Le letterature delle Città- Stato e la civiltà dell’Umanesimo, II, Einaudi, Torino, 1988, pp. 522-523.4A Ferrara Laura Mignani fu in contatto con Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I d’Este, così come testimoniatoda un’epistola scritta da quest’ultima nel 1512. Abbiamo inoltre una missiva di Bonaventura Pistofilo, segretariodi Lucrezia, alla monaca, recante la data dell’11 aprile 1517. Tale scritto si trova in Copia dille Lettere scritte dadiverse Persone alla Rev. Madre Laura Mignani Monaca già nel Monasterio di Santa Croce di Brescia di Beata Memoria,Cavate dalle originali, che si conservano in detto Monasterio, in Bernardo Faino, Historia del monastero di S. Croce,BQ, ms. F I 1.5Sulla corrispondenza della Mignani con Gaetano da Thiene e lo Stella si vedano le pagine di A. Cistellini, SuorLaura Mignani e Bartolomeo Stella, Figure della riforma pretridentina, Brescia, Morcelliana, 1948.XXXI

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