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FONDAMENTA. 10 - Rotary Old Books

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vozione con mie lettere for di proposito, e non bisognando. Ma perché un figliolo afflittonon può haver persona, che più amor vol. te lo aiuti, et consegli che la pietosa madre, confiducia ricorro a voi, e vi dimando consiglio, et aiuto spirituale bisognandomi al presente.Dopo che non mi havete udito, io sono stato in lontanissimi paesi mandato dal SignorDuca mio in legatione, et sono stato preso nelli lacci, et insidie del demonio, et di questofalso mondo parendomi bella cosa il fumo, et favore de Signori temporali, e li piaceri, etbeni transitori e brevi, mi era dilongato molto da Dio et uscito dalla via delli soi santi comandamenti,et per quello che hora conosco, certamente io era entrato nella via della perditione.Ma il benigno Jesu mio signore, havendolo più cura dell’anima mia, che non iostesso, mi ha rinovato et mi ha mostrato lo amor mio e con un’amarissima medicina haprocurato di rendere salute alla mia anima inferma de peccati, et mi ha visitato con quelmodo, che sole visitar quello, et cioè con castigo et correttione.Io mi son voltato a lui come quello, che non solo ha conosciuto, ma anco accettato la admirationee pentito del mio fallo li ho dimandato perdono, e misericordia con fermo propositodi riponer ogni mia speranza principalmente in la sua bontà infinita.Ma perchè io son stato in grande angustia e travaglio, più de doi mesi, et ancora non veddoil fine, e sono de poca virtude a sopportar le penitentia, che dio mi da, io vi prego porl’amor di Dio che siate contenta insieme con quella vostra Madre e sorelle far un poco dicordial oratione per me vostro figliolo, e poi consolarmi con una vostra lettera secondo chea Dio piacerà d’ispirarvi, e siate contenta se vi occorrerà darmi qualche consiglio o arricordodi venir al particolare e non star sul generale, che vi prometto che la vostra rispostanon uscirà dalle mie mani, et ne farò quella conserva che voi stessa mi ordinerete.Insomma, ciò non posso più strettamente pregarvi, acciò che Dio mi faccia misericordiaet che io possa viver secondo la sua volontà insieme con la mia consorte, et una mia figliolache io ho, quale ha il nome vostro. Et essendo stato percosso da lui in quelle cose,in le quali io haveva purtroppo affetione, bisogna che io faccia come deve fare il bon figliolo,et servo il quale quando è battuto diventa migliore. Et se pregate Dio con fervoreper me, spero di dire ancora col Profeta: virga tua et baculus tuus ipsa me consolata sunt.M.Mazino pigliarà carico di mandarmi la vostra lettera fedelmente, se voi mi vorrete rispondere.Et se io posso fare alcuna cosa a satisfattion vostra et di quel sacro monasterio,comandatemi come ad amorevole vostro figliolo, et mi vi raccomando.Datta in Ferrara a XI di Aprile 1517Vostro observante figlioloBonaventura PistofiloGli scritti delle religiose si dipanano in un volgare ricco sì di ricordi biblici, che nonesula da alcune raffinatezze retoriche, ma che trova la propria forza nell’immediatezzae nella freschezza d’espressione. La stessa freschezza, ben lontana, dunque,dal latino umanistico di Ginevra Nogarola o da quello veemente e ben più aspro diLaura Cereta, si ritrova nelle lettere delle donne Gambara: Auriga, Emilia, Domitilla(o Domicilla), fra le altre. In particolare, la lingua di Auriga, riassume nel suo inconsapevolepastiche di termini italiani, bresciani, latini, nell’ortografia incerta, nellasintassi mal definita, l’esigenza di immediatezza, il bisogno di arrivare in fretta alXXXIX

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