enedizione dei miei <strong>su</strong>periori e dalla preghiera dei miei compagni e sono sicurodi trovare un ambiente accogliente e tanto affetto anche da voi. " Nellapresentazione al <strong>su</strong>ddiaconato, nel '62, il rettore scrive di lui: "Gli costa lasciarela famiglia a cui è molto attaccato, ma lo fa volentieri perché convinto dellachiamata alle missioni". Obbediente quindi alla vocazione e alla chiamatamissionaria, anche se non fu semplice né spontaneo per lui il partire. E poi,obbediente ai <strong>su</strong>periori; padre Lino Bianchi, rettore del seminario, nellapresentazione al presbiterato scrive di lui: "Dote <strong>su</strong>a particolare è l'obbedienzache pure gli costa molto. Il <strong>su</strong>o carattere e<strong>su</strong>berante lo fa apparire qualche voltapiuttosto indisciplinato, e di fatto un po' lo è ma, richiamato, si mette in regolae si sforza di starci". Quando riceve la destinazione per Hong Kong, il 26 lugliodel '65, telegrafa a Milano al Superiore: "Obbedisco, é magnifico". Hong Kongnon era la missione scelta da lui; infatti nel '72 confidava a un <strong>su</strong>periore: "Sonoandato a Hong Kong con esitazione e forse anche senza entusiasmo ma ora nonlascerei quel posto per nes<strong>su</strong>n motivo". E ad Hong Kong ci è rimasto fino allafine, lasciando di sé un ricordo vivo e profondo.Concludo con un proverbio cinese: "Fa heung yiu fung cheui, hou sik yiu yahnchyuhn"— il profumo dei fiori ha bisogno del vento per diffondersi, una buonanotizia ha bisogno di uomini per essere comunicata. <strong>Padre</strong> Adelio ha comunicatocon la <strong>su</strong>a vita di uomo e di cristiano "il buon profumo di Cristo", la buonanovella del Vangelo tra il popolo cinese. Lo ha fatto con la ricchezza umana di cuiera dotato, costruendo rapporti profondi di amicizia, battendosi con coraggio perla giustizia, prendendosi cura in prima persona dei più deboli e soli, infondendosperanza e ottimismo a tutti. Nella vita e nelle opere di questo missionario, ilPime vi riconosce la continuità con la più viva e bella tradizione dell'Istituto, chelui ha certamente contribuito ad arricchire.146
<strong>Padre</strong> Franco Cumbo è arrivato ad Hong Kong nel 1972 ed era molto vicino a padreAdelio. Così lo ricorda, in un'intervista concessa a padre Piero Gheddo il 21 settembre 2007, a Roma.E’ stato un grande animatore per le opere sociali della Chiesa, ma tutto venivadalla <strong>su</strong>a fede e vita di prete. Diceva spesso che il prete deve portare la dottrinasociale della Chiesa nella vita dei cristiani e quando ci hanno regalato il volume<strong>su</strong>lla dottrina sociale della Chiesa, lui l'ha studiato e poi ne parlava spesso.All'interno della comunità del Pime aveva iniziato con altri il 'gruppo del lunedì' di noi giovani missionari ad Hong Kong. Il lunedì ci trovavamo nella casa delPime o altrove per un momento di relax, di preghiera e riflessione, si faceva assiemela preparazione alla predica della domenica seguente e discutevamo dei nostriproblemi di preti ad Hong Kong e del Pime. A noi giovani questi incontri davanomolto, ci incoraggiavano, ci orientavano, potevamo esprimerci e discutere. <strong>Padre</strong>Lam era per noi un modello, una guida nei primi passi del nostro apostolato. Eramolto impegnato nelle opere sociali, ma non ha mai trascurato il lavoro pastoralenei posti in cui è stato. Cercava di rendere i cristiani sensibili ai problemidell'uomo e della società di Hong Kong, proprio partendo dalla fede in Cristo; ecoinvolgeva la gente nelle iniziative che prendeva. Ha realizzato molte iniziativein questo senso. Forse la più indovinata è stato il 'Social Concern Group' parrocchiale,cioè il gruppo di cristiani che nella <strong>su</strong>a parrocchia erano impegnatinell'assistenza ai poveri e nelle opere sociali. Poi è nato il 'Pime Social ConcernGroup', per esprimere pubblicamente le prese di posizione del Pime <strong>su</strong>i problemidella città e della società. In seguito il cardinal Zen, vescovo di Hong Kong, hasollecitato ad iniziare il 'Social Concern Group' in tutte le parrocchie eassociazioni cattoliche, con lo scopo di 'coscientizzare' i credenti e impegnarli perl'uomo cinese. Era chiaro a tutti quelli che lo conoscevano che Adelio non era unsindacalista o un agitatore sociale o politico, ma un prete che predicava e viveva ilVangelo e la dottrina sociale della Chiesa, presentando il cristianesimonell'aspetto caritativo e di interesse concreto ai problemi dell'uomo. Insisteva <strong>su</strong>lladottrina sociale della Chiesa che il cristiano, specie in questi tempi molto tormentati,deve dare La <strong>su</strong>a testimonianza soprattutto essendo presente neiproblemi della società, non solo a parole, ma con azioni precise che portino aqualche soluzione. La <strong>su</strong>a azione era rivolta a tutti e quindi anche ai non