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IL libbro su Padre ADELIO

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Crediamo che la testimonianza di Maria Putzu, per anni maestra alla scuola elementare'Settembrini' di Velate, meriti di essere qui riportata integralmente.Non saprei dire il momento in cui apparve nella mia vita, J. V ma so solo che daallora nulla fu più come prima! In quei lontani anni Settanta facevo parte di quelfortunato gruppo di giovani velatesi che ricevette il prezioso dono di incontrarlo.Rimanemmo travolti dalla gioia di vivere che illuminava i <strong>su</strong>oi occhi, dalla forzache ogni <strong>su</strong>a azione sprigionava e dalla potenza della <strong>su</strong>a voce che ci parlava. Enulla fu più come prima!Vivemmo con lui magici mesi, fatti di serate trascorse intorno ad un fuocoravvivato dai nostri cori di montagna, di domeniche in cui arrivavamo a "cantarepiù messe"pur di essere presenti alle <strong>su</strong>e celebrazioni. Ascoltavamo rapiti la <strong>su</strong>avoce tonante predicare un Gesù che pareva prendere vita in lui, lo seguivamo ovunque,affascinati dal <strong>su</strong>o entusiasmo e dal <strong>su</strong>o amore per la vita. E nulla fu piùcome prima.Sapeva travolgerci, illuminarci, incantare i nostri cuori: dovevamo seguirlosempre, ogni scusa era valida per rubargli momenti in cui respirare la <strong>su</strong>a forza,la <strong>su</strong>a certezza: erano le interminabili prove per i canti natalizi che proseguivanoin estenuanti battaglie a palle di neve, erano gite <strong>su</strong>l Lago Maggiore nel freddo elimpido cielo invernale, erano giornate trascorse a slittare, erano sere nei boschi diFaello, intorno ad un paiolo che conteneva più formiche che polenta, eranodrammatici litigi con i genitori che ci volevano a casa a studiare: non sapevanoquanto avremmo appreso da Lui!Lo ascoltavamo con lo stesso entusiasmo raccontarci la <strong>su</strong>a missione tra i poveridella Cina, parlarci di tutto quello che avremmo potuto fare della nostra vita oraccontarci barzellette. E nulla fi più come prima!Quando arrivò il momento della <strong>su</strong>a partenza odiammo con tutte le forze quellontano popolo che ce lo rubava, ci sembrò che la nostra vita dovesse finire enes<strong>su</strong>no capiva la nostra disperazione, il nostro piangere ininterrotto per giorni egiorni. Ma lui ci aveva toccato nel profondo, aveva saldato amicizie che sarebberorestate nel tempo, ci aveva indicato la strada, ma soprattutto ci aveva donato unbriciolo della forza della <strong>su</strong>a fede. Quella fede che mi ha sempre sostenuto in tuttele prove della mia vita, che mi ha insegnato ad apprezzare la gioia delle piccole170

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