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IL libbro su Padre ADELIO

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trasmettere simpatia e di stabilire rapporti di amicizia con tutti, in particolarecon i <strong>su</strong>periori e gli alunni del seminario, nella convinzione che queste relazioniavrebbero favorito lo spirito missionario dei futuri sacerdoti. Si distinse anche perla capacità di utilizzare con grande maestria la stampa e gli strumenti dicomunicazione dell'esperienza missionaria. Curioso, ma non unico, l'aneddotovis<strong>su</strong>to durante una campagna missionaria quaresimale quando, trovandosi interritorio jugoslavo e percorrendo a piedi un tratto di strada, si sedeva <strong>su</strong> ogniparacarro, fingendosi stanco e approfittando della breve sosta applicava con faresornione un adesivo di propaganda missionaria rischiando, nella Jugoslaviacomunista di allora, ritorsioni <strong>su</strong>lla <strong>su</strong>a persona. Nella ricerca di fondi diedenotevole impulso alla raccolta di carta e stracci, con azioni che coinvolsero lamaggior parte della popolazione e che permangono nella memoria di chi vi hapartecipato, soprattutto in chi allora era giovane, come il ricordo di un grandemomento aggregativo nella storia della nostra diocesi.Il 6 maggio del 1976 il Friuli venne toccato da un terribile terremoto; di frontea questa catastrofe padre Adelio non si tirò indietro, ma fu tra i primi adaccorrere <strong>su</strong>i luoghi del disastro per dare sollievo a quelle popolazioni. Oltre allavoro <strong>su</strong>l territorio diocesano, si recò in visita anche nelle missioni di Kossou enella neonata Nimbo, nella diocesi ivoriana di Bouakè. La <strong>su</strong>a presenza,insieme al vicario generale di Gorizia monsignor Ennio Tuni, fu molto proficuaper dirimere alcune delicate questioni e per il proseguo della missione gorizianache continua fino ad oggi. Nel 1978padre Adelio partì da Gorizia per la <strong>su</strong>aamata Cina, lasciando insieme a tanti amici una diocesi che grazie al <strong>su</strong>o zelo eracresciuta nella <strong>su</strong>a coscienza missionaria". Nell'Avvento del 1977 il padresaluta gli amici goriziani, nel corso di una celebrazione eucaristica,alla presenza del vicario generale don Ennio Tuni, di monsignorSoranzo, di alcuni padri del Pime e di numerosi fedeli. In unpassaggio dell'omelia, padre Adelio dirà:“… L'amicizia che mi ha legato per questi due anni non è stata motivo discoraggiamento per il fatto di essere prossimo ad una ripartenza, al contrario,arricchito di una esperienza di fede, parto in missione in forza di ciò che abbiamo64

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