13.07.2016 Views

FuoriAsse#17

Officina della cultura

Officina della cultura

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

FUOR ASSE<br />

Editor ale<br />

Sulla questione femminile,<br />

oggi come ieri<br />

La questione femminile, seppure presenti problemi umani e sociali gravi, finisce<br />

molto spesso per essere associata a certe manifestazioni dei movimenti femministi,<br />

ritenuti chiassosi e controproducenti. Tuttavia, una rapida analisi degli studi che<br />

riguardano la condizione della donna nella società rivela come le numerose tematiche<br />

affrontate e le tesi sostenute da scrittori, filosofi e intellettuali dell’Ottocento e<br />

del Novecento, siano tutt’oggi ancora aperte.<br />

Nel 1973, Elena Giannini Belotti, nel suo saggio Dalla parte delle bambine, afferma:<br />

«mentre la realtà cambia con sempre crescente rapidità, le strutture psicologiche<br />

dell’uomo mutano con estrema lentezza. Per millenni è stato il detentore del potere;<br />

non sopporta che questo finirà al cessare della sua vita, vuole trasmetterlo a un<br />

altro essere, simile a lui. Chi ha il potere è ammantato di prestigio, assurge a simbolo,<br />

ha il diritto e il dovere di realizzarsi al massimo, da lui ci si aspetta che diventi<br />

un individuo, è considerato per quello che sarà. Dalla femmina ci si aspetta che<br />

diventi un oggetto, ed è considerata per quello che darà». Da queste poche righe si<br />

evince come, mentre la realizzazione del figlio maschio implica la possibilità di utilizzare<br />

ogni possibile risorsa, il destino della donna prevede, invece, la rinuncia di<br />

ogni personale inclinazione. Anzi, dalle sue energie può e deve attingere anche<br />

l’uomo.<br />

Senza ricorrere ai tanti gesti simbolici, in grado di rivelare il senso di ostilità ancora<br />

oggi molto sentito verso il sesso femminile, ci basti solo affermare che le problematiche<br />

intorno alla condizione della donna sono mutate di poco, se non addirittura per<br />

niente. Forse perché, oggi come ieri, il pregiudizio è sostenuto da un linguaggio fuor -<br />

viante, quest’ultimo, a sua volta, è alimentato dalle molte false credenze. Sempre<br />

all’interno dello stesso testo, Elena Giannini Belotti scrive: «Ora la credenza diffusa<br />

che il maschio venga partorito con più facilità della femmina, come se il feto partecipasse<br />

in qualche modo al meccanismo del parto e, essendo il primo più vitale, più<br />

forte, più attivo della seconda, si adoperasse in qualche modo per venire al mondo,<br />

è appunto un meccanismo di proiezione, cioè di proiezione ad altri dei propri impulsi<br />

ostili […] Altro segno dell’ostilità inconscia verso le femmine è la credenza, tuttora<br />

FUOR ASSE<br />

3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!