n. 83 Gennaio 2014
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informazione tecnica<br />
Popolazioni microbiche della rizosfera<br />
per un uso più efficiente dell’acqua<br />
Ricerca Finanziata dalla Regione Piemonte<br />
Laura Bardi, Eligio Malusà, Francesca Zoppellari, Giacomo Sala, Fulvia Rosso<br />
CRA - Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni tra Pianta e Suolo<br />
Anna Brondolo, Giusto Giovanetti<br />
CCS Centro Colture Sperimentali Valle d’Aosta S.r.l.<br />
La carenza idrica è divenuta, a causa dei cambiamenti climatici, uno<br />
dei fattori di stress abiotico maggiormente temuti in agricoltura<br />
non soltanto nei paesi a clima caldo-arido, ma anche nelle regioni<br />
temperate, contestualmente al problema divenuto emergenza globale<br />
della disponibilità delle risorse idriche.<br />
In quest’ottica, su iniziativa della Regione Piemonte, è stato realizzato<br />
il progetto Idrostress, con il quale si è inteso valutare tecnologie<br />
innovative di gestione dei microrganismi del suolo per<br />
ottimizzare le rese dell’acqua di irrigazione e per rendere possibili<br />
produzioni anche in condizioni di carenza idrica. Il progetto, che nel<br />
suo complesso prevedeva anche sperimentazioni in sistemi colturali<br />
del Senegal, è stato condotto in Piemonte su mais, una coltura che<br />
nelle ultime annate ha subito danni dovuti alla siccità.<br />
E’ noto che alcuni microrganismi rizosferici possono proteggere<br />
la pianta dallo stress da carenza idrica attraverso vari meccanismi:<br />
incrementando i volumi di suolo esplorabili dalle radici per l’assorbimento<br />
di acqua, migliorando la capacità di assimilazione dei nutrienti,<br />
o modificando la risposta fisiologica allo stress. Obiettivo del<br />
presente progetto è stato di selezionare e di testare, in condizioni<br />
controllate e in pieno campo, un consorzio di microrganismi rizosferici<br />
specifici per questo scopo. Le prove sono state condotte su<br />
piante di mais inoculate con tale consorzio e poste a confronto con<br />
piante inoculate con un consorzio commerciale e con piante non<br />
inoculate. L’effetto dell’inoculo è stato valutato a diversi regimi idrici<br />
e con diversi livelli di concimazione fosfatica.<br />
Il consorzio microbico<br />
E’ stato costituito un consorzio di microrganismi selezionati dalla<br />
rizosfera di piante di pomodoro campionate nella regione di Louga<br />
in Senegal, in suoli sabbiosi e salini in un ambiente arido. Sono<br />
stati isolati e propagati funghi micorrizici del genere Glomus spp,<br />
utilizzando il sorgo come pianta ospite (Luster and Finlay, 2006), e<br />
due ceppi di batteri, utilizzando terreni selettivi specifici per PGPR<br />
(Plant Growth Promoting Rhizobacteria) addizionati di NaCl per selezionare<br />
ceppi tolleranti lo stress osmotico. Il consorzio specifico è<br />
stato denominato M1.<br />
Prove in condizioni controllate<br />
Le prove sono state condotte in mesocosmo su piante di mais presso<br />
l’azienda sperimentale Ortoamico Scrl (Pocapaglia, CN) all’interno<br />
di una serra per escludere l’effetto degli eventi meteorici. Sono<br />
state poste a confronto piante inoculate con il consorzio microbico<br />
selezionato M1 e piante inoculate con un consorzio commerciale<br />
(MICOSAT F) denominato M2. Per ogni pianta alla semina è stato<br />
distribuito circa 1g di preparato attorno al seme. Il controllo era costituito<br />
da piante senza inoculo (M0). Campioni di suolo sono stati<br />
analizzati per determinare la tessitura, il contenuto di nutrienti e la<br />
capacità di campo, necessari per pianificare le prove.<br />
Sono stati presi in esame cinque diversi livelli idrici e tre diversi livelli<br />
di concimazione fosfatica (0, 2.5 e 5 g/mq), quest’ultima abbinata<br />
ai regimi idrici CC, H2 e H4 (Tabella1).<br />
Agricoltura <strong>83</strong><br />
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