n. 83 Gennaio 2014
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notiziario<br />
EUROPEL <strong>2014</strong> a Cuneo<br />
Contest sui formaggi<br />
Europel è una associazione di scuole casearie europee, nasce una<br />
ventina di anni fa dall’impegno di alcuni docenti francesi della<br />
scuola francese ENILV della Roche-Sur-Foron, come opportunità<br />
di respiro internazionale in termini di conoscenza e scambio nel<br />
settore lattiero caseario. Si è costituita come Rete che riunisce<br />
scuole, istituti e università europee che operano nell’ambito delle<br />
produzioni alimentari e casearie. In particolare ogni anno si<br />
organizza un concorso di analisi sensoriale in un Paese europeo,<br />
come momento di incontro e approfondimento professionale e<br />
culturale per studenti e insegnanti.<br />
AgenForm ha aderito alla Rete dalle origini, come ente accreditato<br />
per la formazione, attraverso la sede operativa dell’Istituto<br />
Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta.<br />
Nel 1999, agli esordi dell’associazione, l’Istituto di Moretta è<br />
stato sede di una delle prime edizioni del concorso internazionale<br />
di analisi sensoriale.<br />
Il “Sensorial Contest” è proposto da Europel con cadenza annuale,<br />
scegliendo ogni anno un diverso Paese europeo. La XVI<br />
edizione del contest si terrà in provincia di Cuneo il 19/20/21<br />
maggio <strong>2014</strong>, con affidamento ad AgenForm del ruolo di ente<br />
organizzatore e promotore. L’evento si svolgerà a Cuneo, Saluzzo<br />
e Moretta, con la partecipazione di 60 persone; oltre al<br />
XVI contest sui formaggi, l’edizione <strong>2014</strong> prevede un’importante<br />
innovazione: l’organizzazione del primo contest Europel<br />
sui salumi, presso la sede AgenForm di Moretta.<br />
i<br />
http://www.agenform.it/Aspx/home.aspx<br />
Referente dell’iniziativa: Emilia Brezzo, tel 0172/93564,<br />
brezzo@agenform.it<br />
Si tratta di prodotti che sono parte importante della storia<br />
dell’agricoltura locale e della cucina del vercellese: la fasola è<br />
infatti ingrediente fondamentale nella “panissa” vercellese e<br />
nella “cugina” paniscia novarese; nel “friton” tipico di Villata<br />
(una sorta di frittata di fagioli senza uova) e poi ancora nelle<br />
fagiolate di carnevale. Questo tipo di fagiolo e’ rampicante ma<br />
manifesta una certa difficoltà ad avvinghiarsi ai tutori in campo,<br />
perciò la produzione è effettuata allevando il fagiolo, come<br />
da tradizione, in consociazione ad un mais a sviluppo medio<br />
contenuto.<br />
Tale caratteristica ha comportato tra gli anni ‘60 e ‘70 il quasi<br />
completo abbandono della coltivazione, per l’affermarsi di<br />
varietà di mais di altezza più elevata e a rapido sviluppo, per<br />
la necessità di trattamenti non compatibili con la coltura del<br />
fagiolo, nonché per la componente di manualità che comporta<br />
costi elevati (e maggiore fatica).<br />
Il riso Maratelli prende il nome da Mario Maratelli che selezionò<br />
questa varietà naturalmente 99 anni fa (nel <strong>2014</strong> ricorre il<br />
centenario) nei suoi campi di Asigliano Vercellese. A cavallo degli<br />
anni ‘60 e ‘70 la produzione giunse all’apice sia per l’estensione<br />
delle coltivazioni, sia perchè particolarmente apprezzato<br />
in cucina, tanto che un’intera generazione di mamme cuoche<br />
per circa 20 anni lo ha usato per i risotti e per preparare la<br />
panissa vercellese e la paniscia novarese. Ora, grazie anche alla<br />
caparbietà del risicoltore Eusebio Francese, che nel ‘92 riprese<br />
a coltivarlo, si tenta di rilanciarlo. All’inizio del 2013 è stato<br />
reiscritto nel Registro Nazionale tra le varietà da conservazione.<br />
I Comuni al momento interessati sono Novara ed Asigliano<br />
Vercellese.<br />
Fasola di Villata e Riso Maratelli<br />
due prodotti riscoperti<br />
Venerdì 6 dicembre, a Villata, presso la sede della Società Operaia<br />
di Mutuo Soccorso, è stata inaugurata una mostra fotografica<br />
dedicata a due prodotti tipici del vercellese che negli<br />
ultimi decenni erano stati ormai quasi del tutto abbandonati.<br />
Ritornano infatti ad essere coltivati il fagiolo di Villata (o fasola<br />
d’la Vilata) e il riso Maratelli, grazie al lavoro della SOMS di<br />
Villata e dell’Associazione Maratelli 1914, e alla collaborazione<br />
di Slow Food Vercelli che ha proposto l’inserimento delle due<br />
varietà sull’Arca del Gusto.<br />
8 Agricoltura <strong>83</strong>