n. 83 Gennaio 2014
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informazione tecnica<br />
Tabella 1. Schema degli interventi irrigui.<br />
TESI IRRIGAZIONE IRRIGAZIONE PROFONDA<br />
SUPERFICIALE<br />
CC settimanale settimanale<br />
H2 settimanale no<br />
H3 quindicinale no<br />
H4 quindicinale quindicinale a settimane alterne rispetto<br />
all’irrigazione superficiale<br />
H5 quindicinale quindicinale contemporanea con l’irrigazione<br />
superficiale<br />
I mesocosmi sono stati allestiti con sacchi di materiale plastico di<br />
circa 1 mc di volume in ciascuno; sono stati installati, dove previsto<br />
dal piano sperimentale, i tubi di irrigazione in profondità al di<br />
sopra dei quali è stato posto un telo di “tessuto non tessuto” al<br />
fine di limitare l’accrescimento delle radici senza compromettere la<br />
penetrazione delle ife fungine in profondità, allo scopo di valutare<br />
l’eventuale ruolo di trasferimento di acqua alle radici da parte delle<br />
ife fungine (Fig.1). I tubi di irrigazione sono poi stati posti anche<br />
in superficie. In ciascun sacco sono state coltivate 6 piante di mais<br />
della cv. NK Famoso Syngenta (classe FAO 500-600) (Fig. 2).<br />
Lo stato di idratazione del suolo è stato monitorato in alcuni mesocosmi<br />
attraverso l’utilizzo di sonde tensiometriche.<br />
Nel corso delle prove sono state condotte analisi del suolo, per determinare<br />
la composizione delle principali popolazioni microbiche<br />
coltivabili, e delle piante, per valutarne il tasso di micorrizzazione<br />
Figura 1. Prove in condizioni controllate: allestimento<br />
dei mesocosmi.<br />
radicale, alcuni parametri fisiologici (traspirazione, conduttanza<br />
stomatica, uptake CO 2<br />
, indice clorofilliano), l’idratazione, l’accrescimento<br />
e la produzione.<br />
Le prove sono state condotte per due anni consecutivi (2009 e<br />
2010).<br />
Prove in pieno campo<br />
Le prove sono state effettuate presso l’azienda agricola dell’ITA<br />
“Don Bosco” di Lombriasco (TO), in doppio per due anni consecutivi<br />
(2010 e 2011), a integrazione del progetto sui sistemi colturali<br />
erbacei ivi condotto dal Dipartimento AGROSELVITER, nelle tesi<br />
PSR, con concimazione minerale ma senza apporti di fosforo da tre<br />
anni, e MT, con lavorazione minima.<br />
Ogni parcella è stata suddivisa in quattro sottoparcelle:<br />
1) inoculato, irrigato;<br />
2) inoculato, non irrigato;<br />
3) non inoculato, irrigato;<br />
4) non inoculato, non irrigato.<br />
In ogni parcella sono state seminate 16 file di cui 8 addizionate di<br />
inoculo M1 e 8 non inoculate (M0). L’inoculo è stato distribuito nel<br />
solco con microgranulatore applicato alla seminatrice in quantità<br />
pari a 13 kg/ha. Sono stati eseguiti i rilievi già descritti per le prove<br />
in mesocosmo.<br />
Figura 2. Prove in condizioni controllate: disposizione<br />
dei mesocosmi nella serra.<br />
Risultati: produzioni<br />
Nelle prove condotte in condizioni<br />
controllate, nonostante<br />
sia stato rilevato un effetto significativo<br />
dell’annata, è stato<br />
comunque evidenziato che<br />
l’inoculo con consorzi microbici<br />
selezionati risulta efficace<br />
nel determinare un più rapido<br />
accrescimento e una maggior<br />
produzione di biomassa verde.<br />
Il consorzio specifico M1 ha<br />
fornito in linea generale risultati<br />
migliori rispetto al consorzio<br />
commerciale M2, in particolare<br />
in condizioni di disponibilità<br />
idrica ridotta o limitata agli<br />
strati più profondi di suolo;<br />
quest’ultimo risultato indica<br />
che possono avere un ruolo per<br />
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