Sentenza%20Tribunale%20Vaticano_24-12
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BOLLETTINO N. 0933 - <strong>24</strong>.<strong>12</strong>.2016 42<br />
dichiara: «Certamente come Segretario [l'imputato L.Á. Vallejo Balda] aveva diritto a<br />
consultare tutti i documenti dell'archivio…[e] poteva reperire qualsiasi tipo di<br />
documentazione» (doc. 147 f u, p. <strong>12</strong>; cfr. altresì interrogatori degli imputati L.Á. Vallejo<br />
Balda, doc. <strong>12</strong>2 f u, p. 5 e F.I. Chaouqui, doc. 134 f u, p. 14).<br />
Si deve anche rilevare come i rapporti tra i membri della Prefettura fossero contrassegnati,<br />
nelle relazioni del capo ufficio nei riguardi sia dei superiori sia degli altri dipendenti, da<br />
attriti che lo avevano portato per ben quattro volte a chiedere un trasferimento sempre<br />
negato (cfr. deposizioni del teste A. Abbondi, doc. 168 f u, p. 11 e p. 20), e fossero inoltre,<br />
caratterizzati almeno a partire da un certo periodo, da tensioni in particolare nei confronti del<br />
segretario del Dicastero, secondo quanto osserva il testimone S. Fralleoni: «Tutto l'ufficio,<br />
ma parlo per me, ha notato in Mons. Vallejo Balda un cambiamento nei modi con la<br />
[costituzione della] COSEA. Prima c'era un rapporto di stima… Poi tutti i dipendenti erano<br />
diventati incapaci e fannulloni; c'era sempre da parte di Mons. Vallejo Balda il modo di rilevare<br />
qualcosa che non andava. Diceva inoltre che tutto il personale della Santa Sede era di basso<br />
livello. Nelle normali pratiche di ufficio Mons. Vallejo Balda trovava sempre delle anomalie<br />
e voleva che le cose fossero fatte in modo diverso. Ha dato modo di far vivere un clima<br />
sgradevole con manifestazioni violente e fisiche, tipo strattonamenti. E ciò ha comportato la<br />
reazione del personale con un'informazione all'autorità competente» (doc. 147 f u, p. 7; cfr.<br />
inoltre interrogatori dei testi P. Monaco, doc. 147 f u, p. 4, P. Pellegrino, doc. 149 f u, p. 10,<br />
pp. 17-18, R. Minotti, doc. 168 f u, p. 8 e F. Schiaffi, doc. 171 f u, pp. 4- 5).<br />
La presenza nei locali della Prefetture dell'imputato L.Á. Vallejo Balda che nel Dicastero –<br />
essendone il segretario – aveva il proprio ufficio, era costante ed assidua, mentre era<br />
variamente ricorrente quella degli altri due imputati dei quali si sta valutando la<br />
responsabilità penale, che alla stessa Struttura curiale erano estranei.<br />
In particolare l'imputata F.I. Chaouqui, in riferimento al periodo anteriore alla costituzione<br />
della COSEA nel luglio 2013, afferma: «Le mie occasionali presenze [in Prefettura] non<br />
erano certamente ingombranti. Sono stata alcune volte da Mons. Vallejo Balda [che per<br />
parte sua esplicita come avvenuta, prima della nomina alla COSEA «una sola visita di<br />
cortesia» (doc. <strong>12</strong>2 f. u, p. 5)] e altre da mons. Abbondi, in tutto quattro o cinque volte»<br />
(doc. 134 f u, p. 4). Il testimone S. Fralleoni in proposito dichiara: «Prima dell'inizio dei<br />
lavori di COSEA… la Chaouqui veniva raramente… e si relazionava con Mons. Vallejo<br />
Balda… senza ragioni che giustificassero la sua presenza in Prefettura… Dal momento che la