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Sentenza%20Tribunale%20Vaticano_24-12

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BOLLETTINO N. 0933 - <strong>24</strong>.<strong>12</strong>.2016 46<br />

al fine di poter inviare le password per l'apertura dei documenti prodotti dai membri della<br />

COSEA su tutte le materie trattate, quasi tutte riservate» (doc. 171 f u, pp. <strong>12</strong>-13).<br />

Il medesimo teste asserisce che il dott. C. Lanino, in quanto amministratore del server, era<br />

legittimato (cfr. doc. 178 f u, pp. 7-8) ad avere tutte le chiavi di accesso al medesimo (cfr.<br />

doc. 178 f u, pp. 13-14; cfr. pure interrogatorio dell'imputato l'imputato L. Á. Vallejo Balda,<br />

doc. <strong>12</strong>2 f u, p. 9) ed afferma che i documenti più importanti della COSEA sono stati inviati<br />

solo ai membri della medesima Commissione.<br />

D'altra parte era altresì obbligata per COSEA la disponibilità di un archivio per la adeguata<br />

conservazione dei documenti – dei quali l'imputato L. Á. Vallejo Balda nel suo<br />

interrogatorio (cfr. doc. <strong>12</strong>2 f u, p. 16) dichiara di avere avuto la completa disponibilità in<br />

quanto segretario coordinatore della COSEA – attinenti «questioni e interessi istituzionali e<br />

fondamentali della Santa Sede e dello Stato» (interrogatorio dell'imputata F. I. Chaouqui,<br />

doc. 134 f u, p. 7).<br />

In proposito l'imputato L. Á. Vallejo Balda esplicita: «Il primo problema della COSEA era lo<br />

spazio e per questo motivo abbiamo chiesto al Santo Padre una stanza a Santa Marta, la stanza<br />

<strong>12</strong>7, come archivio. La scelta di Santa Marta è stata fatta per la sicurezza trovandosi all'interno<br />

dello SCV» (doc. <strong>12</strong>2 f u, p. 6; cfr. pure interrogatorio degli imputati F. I. Chaouqui,<br />

doc. 134 f u, p. 6 e N. Maio, doc. 136 f u, p. 5). In effetti, per quanto concerne la sicurezza –<br />

anche se il segretario coordinatore della COSEA non se ne preoccupava molto (cfr.<br />

interrogatorio del teste A. Abbondi, doc. 168 f u, p. 18) – è stata asserita la presenza di<br />

microspie negli uffici della Prefettura (cfr. interrogatori dei testi A. Abbondi, doc. 168 f u, pp.<br />

14-15, P. Pellegrino, doc. 149 f u, p. 15 e S. De Santis, doc. 178 f u, p. 11).<br />

La COSEA era anche travagliata da contrasti così esterni come interni, secondo quanto<br />

esplicita l'imputato L. Á. Vallejo Balda: «All'interno della COSEA in relazione con altri<br />

Enti c'erano delle tensioni. C'erano problemi sia sulla gestione della struttura della COSEA»,<br />

sia sulle «competenze di qualcuno» (doc. <strong>12</strong>2 f u. p. 6; cfr. anche interrogatorio dell'imputata<br />

F. I. Chaouqui, doc. 134 f u, p. 5).<br />

51. Nell'ambito di questa operatività della Prefettura, e in modo specialissimo della COSEA –<br />

evidenziati anche dagli esiti dell'analisi forense (cfr. interrogatorio del teste G. Gauzzi, doc.<br />

171 f u p. <strong>12</strong>) – si erano venuti costituendo dei rapporti particolarmente intensi tra gli<br />

imputati L. Á. Vallejo Balda, F. I. Chaouqui ed N. Maio, che hanno suscitato peculiari<br />

perplessità nella Prefettura, dove essi si incontravano nell'ufficio del segretario di quel

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