004 copia:004 copia - SIUA
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
ATTIVITA’ E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI, R. MARCHESINI-L.CORONA<br />
65<br />
beneficiali. Anche un eccessivo coinvolgimento emotivo può essere estremamente<br />
pericoloso, soprattutto in persone con forti stati ansiosi o con<br />
patologie a carico del sistema cardiocircolatorio. In certi casi un’interazione<br />
ad alta arousal può aumentare lo stato ossessivo-compulsivo della<br />
persona, può peggiorare pertanto il suo stato di benessere soprattutto in<br />
post-seduta. Chiedere particolari performance cognitive a persone che<br />
hanno disturbi o deficit e hanno coscienza del loro stato non è certo piacevole.<br />
Allo stesso modo parlare dei propri progetti per il futuro a un<br />
malato terminale, aumenta nel paziente lo stato discronico, creando uno<br />
stato di sofferenza.<br />
4.1.2 La valutazione ambientale<br />
Rappresenta sicuramente uno degli aspetti di maggiore importanza<br />
nella predisposizione di un progetto di pet-therapy, perché definisce i<br />
principali caratteri di operatività estrinseca ovvero le variabili che stabiliscono<br />
vincoli e opportunità di un particolare ambiente di accoglienza del<br />
progetto che si vuole realizzare. Va subito detto che i due principali fattori<br />
di operatività estrinseca del progetto riguardano da una parte le caratteristiche<br />
dialogiche e interattive dell’utente, dall’altra le caratteristiche<br />
ambientali.<br />
La valutazione ambientale deve prendere in considerazione tre grandi<br />
macroaree: 1) le caratteristiche fisiche del luogo di accoglienza, ovvero<br />
del sito specifico dove si andranno a realizzare le attività di pet-relationship;<br />
2) le caratteristiche situazionali del luogo di accoglienza, ovvero ciò<br />
che suscita quel particolare contesto; 3) le caratteristiche gestionali, ovvero<br />
il metabolismo generale della struttura, vale a dire le prassi, gli orari,<br />
eventuali restrizioni, il comportamento del personale, altre attività che si<br />
fanno nella struttura o esperienze pregresse.<br />
Considerare in modo approfondito tutte queste variabili non è facile e<br />
in genere si procede con una prima definizione sommaria delle caratteristiche<br />
di base della struttura (fase rilevativa) dove si considerano: a) tipologia<br />
generale della struttura (ospedale, casa protetta, day hospital, comunità<br />
di recupero); b) tipologia di utenza (bambini, portatori di handicap,<br />
tossicodipendenti, anziani, pazienti psichiatrici); c) composizione generale<br />
della struttura (presenza di ambulatori, palestre, parchi, fattoria, laboratori);<br />
d) allocazione della struttura (centro città, paesino, zona rurale di<br />
pianura, area collinare, montagna, eremo); e) raggiungibilità (accesso<br />
con strada sterrata, vicinanza a importante strada pubblica, accesso autostradale<br />
più vicino); f) numero medio di pazienti presenti in struttura,<br />
suddivisi per categoria; g) risorse umane presenti (numero complessivo e<br />
diviso per tipologia professionale, eventuale presenza di volontari); h)<br />
presenza di altri animali residenti nella struttura (suddivisi per tipologia e