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ATTIVITA’ E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI, R. MARCHESINI-L.CORONA<br />

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beneficiali. Anche un eccessivo coinvolgimento emotivo può essere estremamente<br />

pericoloso, soprattutto in persone con forti stati ansiosi o con<br />

patologie a carico del sistema cardiocircolatorio. In certi casi un’interazione<br />

ad alta arousal può aumentare lo stato ossessivo-compulsivo della<br />

persona, può peggiorare pertanto il suo stato di benessere soprattutto in<br />

post-seduta. Chiedere particolari performance cognitive a persone che<br />

hanno disturbi o deficit e hanno coscienza del loro stato non è certo piacevole.<br />

Allo stesso modo parlare dei propri progetti per il futuro a un<br />

malato terminale, aumenta nel paziente lo stato discronico, creando uno<br />

stato di sofferenza.<br />

4.1.2 La valutazione ambientale<br />

Rappresenta sicuramente uno degli aspetti di maggiore importanza<br />

nella predisposizione di un progetto di pet-therapy, perché definisce i<br />

principali caratteri di operatività estrinseca ovvero le variabili che stabiliscono<br />

vincoli e opportunità di un particolare ambiente di accoglienza del<br />

progetto che si vuole realizzare. Va subito detto che i due principali fattori<br />

di operatività estrinseca del progetto riguardano da una parte le caratteristiche<br />

dialogiche e interattive dell’utente, dall’altra le caratteristiche<br />

ambientali.<br />

La valutazione ambientale deve prendere in considerazione tre grandi<br />

macroaree: 1) le caratteristiche fisiche del luogo di accoglienza, ovvero<br />

del sito specifico dove si andranno a realizzare le attività di pet-relationship;<br />

2) le caratteristiche situazionali del luogo di accoglienza, ovvero ciò<br />

che suscita quel particolare contesto; 3) le caratteristiche gestionali, ovvero<br />

il metabolismo generale della struttura, vale a dire le prassi, gli orari,<br />

eventuali restrizioni, il comportamento del personale, altre attività che si<br />

fanno nella struttura o esperienze pregresse.<br />

Considerare in modo approfondito tutte queste variabili non è facile e<br />

in genere si procede con una prima definizione sommaria delle caratteristiche<br />

di base della struttura (fase rilevativa) dove si considerano: a) tipologia<br />

generale della struttura (ospedale, casa protetta, day hospital, comunità<br />

di recupero); b) tipologia di utenza (bambini, portatori di handicap,<br />

tossicodipendenti, anziani, pazienti psichiatrici); c) composizione generale<br />

della struttura (presenza di ambulatori, palestre, parchi, fattoria, laboratori);<br />

d) allocazione della struttura (centro città, paesino, zona rurale di<br />

pianura, area collinare, montagna, eremo); e) raggiungibilità (accesso<br />

con strada sterrata, vicinanza a importante strada pubblica, accesso autostradale<br />

più vicino); f) numero medio di pazienti presenti in struttura,<br />

suddivisi per categoria; g) risorse umane presenti (numero complessivo e<br />

diviso per tipologia professionale, eventuale presenza di volontari); h)<br />

presenza di altri animali residenti nella struttura (suddivisi per tipologia e

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