Condizione dell'infanzia nel mondo - Unicef
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UNICEF/HQ05-1222/Roger LeMoyne<br />
L’allattamento esclusivo al seno durante i primi sei mesi di vita aiuta a proteggere i neonati<br />
dalle malattie, riduce il rischio di mortalità e contribuisce allo sviluppo sano del bambino.<br />
Una donna allatta al seno il proprio bambino presso la Uskudar Ana ve Cocuk Sagligi Klinigi,<br />
una clinica gestita dal Ministero della Salute a Istanbul, Turchia.<br />
fistola ostetrica, che si forma in seguito<br />
alla pressione esercitata dalla testa del<br />
bambino durante un travaglio prolungato<br />
e problematico che provoca lacerazione<br />
dei tessuti <strong>nel</strong> canale del parto.<br />
Nel periodo successivo al parto si formano<br />
dei fori e vi sono delle perdite<br />
dalla vescica e/o dal retto <strong>nel</strong>la vagina.<br />
La fistola può essere facilmente curata<br />
da operatori sanitari con competenze<br />
chirurgiche adeguate, ma molte delle<br />
75.000 donne che, secondo le stime,<br />
ogni hanno sono colpite da questa<br />
patologia, non ricevono alcun trattamento.<br />
Al contrario, oltre a dover<br />
affrontare il disagio fisico e lo stress<br />
emozionale, rischiano anche di essere<br />
rifiutate dai mariti e dalle famiglie.<br />
Un’altra patologia debilitante è il prolasso<br />
uterino che si verifica quando i<br />
muscoli, i legamenti ed i tessuti che<br />
sostengono la struttura pelvica cedono,<br />
provocando il prolasso dell’utero <strong>nel</strong><br />
canale vaginale. Mobilità limitata, mal<br />
di schiena cronico e incontinenza urinaria<br />
sono tre delle conseguenze del prolasso<br />
che, se grave, può anche impedire<br />
alle donne di accudire alle faccende<br />
domestiche e ad altri compiti routinari.<br />
Il prolasso uterino può dipendere da<br />
diversi fattori, tra cui il travaglio pro-<br />
lungato, un parto difficile, gravidanze<br />
frequenti, cure ostetriche inadeguate e<br />
lavori manuali pesanti.<br />
Altre forme di morbilità materna sono<br />
l’anemia, l’infertilità, le infezioni croniche,<br />
la depressione e l’incontinenza e<br />
tutte possono essere causa di problemi<br />
domestici, come gli abusi fisici e psicologici,<br />
la fine del matrimonio e l’esclusione<br />
sociale 20.<br />
Mortalità neonatale<br />
Circa l’86% dei decessi di neonati<br />
sono la conseguenza diretta di tre<br />
cause principali: infezioni gravi, come<br />
sepsi/polmonite, tetano e diarrea, asfissia<br />
e parto pretermine. Si stima che le<br />
infezioni gravi rappresentino il 36% di<br />
tutti i decessi neonatali. Si possono<br />
contrarre in qualsiasi momento durante<br />
il primo mese di vita, ma sono la<br />
causa principale di morte neonatale<br />
dopo la prima settimana. L’adozione di<br />
pratiche igieniche durante il parto è<br />
fondamentale per prevenire le infezioni,<br />
ma le infezioni materne devono<br />
essere riconosciute e trattate durante la<br />
gravidanza. Le infezioni dei neonati<br />
devono essere riconosciute e trattate<br />
subito dopo il parto.<br />
L’asfissia (difficoltà di respirazione<br />
dopo il parto) è responsabile del 23%<br />
dei decessi neonatali e può essere prevenuta<br />
con un’assistenza migliore durante<br />
il travaglio e il parto. Questa condizione<br />
può essere alleviata da un operatore<br />
sanitario qualificato in grado di riconoscere<br />
i segni e rianimare il paziente. Il<br />
parto pretermine (parto che ha luogo<br />
prima della 37esima settimana completa<br />
di gestazione) è una causa diretta del<br />
SALUTE MATERNA E NEONATALE: A CHE PUNTO SIAMO 13