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Angolo dei consigli<br />
CASH-BACK:<br />
COMPRARE<br />
ONLINE<br />
RISPARMIANDO<br />
Bestshopping.com è stato il primo sito<br />
a utilizzare in Italia una metodologia che<br />
permette a chi acquista di guadagnare<br />
una quota di quello che spende.<br />
Sembra strano, ma è proprio così.<br />
Ecco come funziona di Margot Rossi<br />
Il cash-back questo sconosciuto.<br />
O meglio, questo sconosciuto<br />
in Italia, perché nel mondo anglosassone<br />
è un fenomeno di<br />
grande successo; è nato 10 anni<br />
fa negli Stati Uniti, dove oggi,<br />
insieme all’Inghilterra, è la forma<br />
di “risparmio online” con maggiore<br />
crescita. È un sistema che<br />
permette di “guadagnare” una<br />
quota di quello che si spende online.<br />
In Italia la prima realtà a importare<br />
in Italia il cash-back, nel<br />
“lontano” 2008, è stato Bestshopping.com<br />
(offrendo fin<br />
da subito price comparison e<br />
cash-back): realtà, nata dall’incontro<br />
di Alessandro Bonzi e Nicolò<br />
Soldani, ex dipendenti di Yahoo!<br />
Italia, che oggi può contare<br />
su una base utenti di più di 200<br />
mila iscritti e oltre 1000 commercianti<br />
affiliati, tra cui Amazon in<br />
via esclusiva. Il sito di cash-back<br />
guadagna una percentuale sugli<br />
acquisti effettuati dall’utente<br />
presso uno dei negozi convenzionati<br />
e riversa una parte di questo<br />
suo guadagno all’utente stesso. I<br />
portali di cash-back, infatti, stringono<br />
accordi commerciali con<br />
vari siti e-commerce dai quali<br />
ottengono una commissione per<br />
ogni acquisto eseguito con la<br />
loro intermediazione. La somma<br />
ottenuta viene divisa con l’utente<br />
che effettivamente ha sostenuto<br />
la spesa, al quale viene restituita<br />
una percentuale prestabilita. Più<br />
I negozi online che si possono<br />
rintracciare con il metodo cash-back<br />
sono i più disparati: viaggi, musica,<br />
elettronica, si può acquistare di tutto<br />
nel dettaglio, questo modello<br />
prevede una restituzione reale, in<br />
denaro (tramite assegno, bonifico<br />
o accredito su conto PayPal),<br />
a fronte del raggiungimento di<br />
una soglia minima di “accumulo”,<br />
che solitamente si aggira<br />
intorno ai 50 euro e che, va da<br />
sé, ha lo scopo di fidelizzare il<br />
cliente. Insomma, l’utente è invogliato<br />
a comprare attraverso la<br />
piattaforma almeno fino a che<br />
non mette da parte una quota:<br />
a questo punto potrà riscuotere<br />
il suo pagamento e sarà, nella<br />
migliore delle ipotesi, soddisfatto<br />
del servizio e più che felice di ritornare<br />
a usarlo. In Italia questo<br />
resta ancora un mercato tutto da<br />
scoprire: dei 21 milioni di utenti<br />
italiani che comprano online,<br />
solo il 2,4% utilizza piattaforme<br />
che offrono servizi di cash-back.<br />
All’interno del variegato mondo<br />
dell’e-commerce è una formula<br />
vincente perché consente di raggiungere<br />
la soddisfazione di<br />
tutte le parti coinvolte: il commerciante<br />
vende i propri prodotti,<br />
l’utente finale è gratificato con la<br />
restituzione di una parte dei soldi<br />
e il sito di cash-back rinuncia<br />
sì a una porzione delle proprie<br />
provvigioni, ma così facendo ottiene<br />
un accrescimento rapidissimo<br />
ed esponenziale sia del<br />
numero di registrazioni sia della<br />
quantità delle transazioni che<br />
vanno a buon fine.<br />
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